Federorafi: i giovani sono il futuro del gioiello Made in Italy
Professioni d’oro, così dovrebbe essere definito il percorso professionale di molti giovani del nostro Paese che si cimentano ad intraprendere una carriera nel settore orafo. Eppure, nonostante l’intero comparto abbia raggiunto numeri record in termini di fatturato ed export, rischia un importante impoverimento a causa della difficoltà nel trovare nuovi occupati. Secondo i dati elaborati da Centro Studi di Confindustria, infatti, l’export a novembre 2022 ha sfiorato i 9 miliardi di euro con un +22,1% rispetto al 2021. Un dato molto significativo se si considera che il settore esporta l’89,5% del proprio fatturato. Dati incoraggianti, sì, ma che risultano a rischio a causa della mancata manodopera specializzata che determina l’incapacità ad oltre 7100 imprese di far fronte alle richieste dei mercati.
Così Federorafi, insieme a Skuola.net e Italian Exhibition Group, lancia un nuovo programma che si pone l’obiettivo di attrarre le nuove generazioni alle professioni di un settore leader nel manifatturiero Made in Italy. Il progetto di rilancio del settore – che ruota intorno al tema di orientamento e formazione -è stato presentato a Milano, lo scorso 9 marzo, in presenza di Claudia Piaserico, Presidente Confindustria Federorafi, Daniele Grassucci, Founder e Direttore di Skuola.net, Marco Carniello, Global Exhibition Director Jewellery & Fashion di Italian Exhibition Group e Alessia Crivelli, Vice Presidente con delega alla Formazione.
“Ognuno deve fare la propria parte: le Istituzioni come le imprese. – commenta Claudia Piaserico, Presidente Confindustria Federorafi – Oltre ovviamente a politiche attive per permettere un’inversione di tendenza del tasso di (scarsa) natalità dell’Italia, le Istituzioni devono dare dignità ed autorevolezza agli Istituti Professionali Tecnici che continuano a garantire tassi di inserimento nel mondo del lavoro vicini al 100% ma non sono in grado di attrarre giovani in numero sufficiente per un paese manifatturiero come l’Italia. Il nostro sistema scolastico esprime un decimo di diplomati tecnici rispetto alla Germania. Occorre inoltre uno sforzo formativo ed informativo dei dirigenti scolastici, dei docenti e degli orientatori, a partire dalla scuola secondaria, per acquisire tutti gli elementi e tutte le informazioni utili da trasferire agli studenti valorizzando le tante opportunità in termini professionali e di retribuzione che anche il settore del prezioso può offrire. Parallelamente il sistema delle imprese deve essere più aperto e comunicare meglio. Proprio su questo fronte si concentrano le iniziative che stiamo portando avanti attraverso l’impegno in prima persona della sottoscritta e della Vice Presidente con delega alla Formazione, Alessia Crivelli. In sinergia con le sezioni delle nostre Territoriali di Alessandria, Arezzo, Campania e Vicenza, abbiamo realizzato per la prima volta in Italia la “mappatura” delle scuole/istituti con percorsi orafi, identificandone quasi 40 in 10 Regioni. Abbiamo anche definito i profili professionali più ricercati e organizzato la prima giornata di Orientamento durante Vicenzaoro. A breve attiveremo anche una piattaforma per favorire il matching tra domanda e offerta. Ma la parte più rilevante, per i risultati che ci attendiamo, è quella riguardante la comunicazione. Il settore che rappresento per molti anni ha preferito concentrarsi sul saper fare trascurando il saper comunicare e, spesso, purtroppo, è stato additato come un comparto “blindato” e poco trasparente. Ma oggi la realtà è ben diversa con aziende all’avanguardia in materia di sostenibilità, con i più alti standard di comfort dell’ambiente di lavoro e con grandi prospettive di affermazione a livello mondiale. Dobbiamo quindi alzare il livello del sentire comune sul settore in termini di credibilità e di autorevolezza. Questa è la sfida che abbiamo raccolto e affrontato attraverso due linee di azione. La prima è una importante campagna istituzionale di “influencer marketing” che stiamo approntando con il MAECI e l’Agenzia ICE al fine di comunicare le valenze del saper fare e dell’heritage tradizionale e tecnologico del prezioso che sono un unicum a livello internazionale, ottenendo così un doppio risultato: promozione del gioiello Made in Italy e attrattività delle nostre imprese per i giovani di altri paesi. Contemporaneamente, in collaborazione con Vicenza oro, abbiamo avviato la partnership con Skuola.net per dialogare con gli studenti con il loro stesso linguaggio e con le loro stesse metriche e con i professori e le famiglie affinché si rendano conto di quanto sia interessante e performante il settore per la crescita e l’appagamento personale di ogni ragazzo. La landing page, il sondaggio, il videoblog e gli altri strumenti che sono previsti in questa partnership sono certa che faranno fare un salto in avanti al settore prezioso nel percepito dei nostri ragazzi e delle loro famiglie. Il percorso è lungo e non privo di difficoltà ma lavorare con i giovani e per i giovani rappresenta l’unico futuro per l’imprenditoria orafa italiana.”
Secondo Daniele Grassucci, Founder e Direttore di Skuola.net: “Nel Paese del Made in Italy molte famiglie da tempo hanno smesso di scommettere sui mestieri tecnico-pratici, portando ad una scarsità di capitale umano che invece è il valore aggiunto e non imitabile dei nostri settori di eccellenza come quello orafo-gioielliero. Una situazione aggravata dall’orientamento “a tranci grossi” che viene svolto in molte scuole medie, che indicano gli istituti tecnici e professionali agli studenti meno performanti dal punto di vista accademico. Fortunatamente ci sono ancora ragazzi e ragazze – quasi 1 studente su 3 delle scuole secondarie – che sarebbero interessati a seguire queste strade e, più in generale, a lavorare nel settore del gioiello Made in Italy. Magari non conoscendolo al meglio il settore in termini di professionalità e distretti. Ma ci sono. Ed è per questo che è fondamentale per tutta la filiera raccontarsi agli studenti e alle loro famiglie nei luoghi, come Skuola.net ei social network, che loro frequentano quotidianamente”.
Ad oggi il settore occupa 30.619 persone (il 58% è rappresentato da donne), ma c’è da aggiungere che il 50% degli occupati tra un decennio raggiungerà l’età pensionabile mentre solo il 13% ha un’età inferiore ai 30 anni. Detto questo, è del tutto evidente il problema legato al reclutamento di nuovi professionisti. Nonostante siano quasi 40 gli istituti che hanno ripreso a formare nell’ambito del comparto del prezioso ma il numero di studenti diplomati risulta essere ancora insufficiente rispetto alla richiesta delle aziende. Così – in vista dei prossimi cinque anni – le esigenze dei nuovi occupati per ricambio generazionale nelle aziende, si possono stimare ad una percentuale che si avvicina all’8/10% del totale della forza lavoro attuale (3000).
Afferma Marco Carniello, Global Exhibition Director Jewellery & Fashion di Italian Exhibition Group, operatore fieristico che promuove la formazione in tutti i comparti in cui opera, e con il salone internazionale della gioielleria Vicenza oro è partner strategico di Confindustria Federorafi e Skuola.net per questo progetto strutturato e di ampio respiro: “I giovani rappresentano il futuro della gioielleria. Il nostro impegno per lo sviluppo e l’internazionalizzazione del settore, e in particolare delle eccellenze del Made in Italy, non si esprime solo attraverso le opportunità di business generate dai nostri saloni (oltre alle due edizioni annuali di VicenzaOro a gennaio e settembre, gli eventi ad Arezzo come OroArezzo e il Summit del Gioiello Italiano, JGT a Dubai e la recente acquisizione SIJE a Singapore), ma anche promuovendo la cultura di settore e attivandoci come piattaforma di informazione, formazione e networking. Un riferimento per l’intera industry, capace di mettere in contatto la community e generare relazioni positive tra aziende, operatori, mercati, istituzioni, media e nuove generazioni per dare energia al circolo virtuoso del gioiello italiano. Dai laboratori al Museo del Gioiello di Vicenza alle attività per famiglie nell’ambito del VIOFF (il fuori fiera di VicenzaOro), fino ai progetti di comunicazione che coinvolgono gli studenti delle scuole superiori e i master di design post diploma, siamo in prima linea, felici di poter essere con questa iniziativa un moltiplicatore di opportunità per tutti i player del nostro comparto, ad iniziare proprio dagli orafi di domani”.
Durante la conferenza sul futuro del manifatturiero orafo Made in Italy, è stato prezioso l’intervento di due operai – presentati dal Vice Presidente con delega alla Formazione, Alessia Crivelli – che hanno condiviso la loro testimonianza sul mondo del gioiello, esaltando, in modo particolare, la grande soddisfazione regalata da questo mestiere.
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