“Milano d’Oro” un nuovo progetto per chi ha a cuore il concetto di fare squadra


Nell’ambito dei cambiamenti che stanno mutando il volto dell’economia, anche il settore orafo necessita di adeguarsi attraverso una serie di azioni, affinché si affrontino con maggiore equilibrio e competenza le richieste che il momento impone.

Da questi stimoli nasce un nuovo progetto che ha a cuore il concetto di “fare squadra”. Come? Attraverso un appuntamento che metta insieme una serie di eventi, microeventi e vernissage. Questo progetto è Milano D’Oro perché chiama a raccolta le forze dell’intero comparto orafo affinché vengano promossi tutti insieme gli appuntamenti che solleciteranno l’incontro dei dettaglianti con i produttori, grossisti e distributori di marchi. Dove? A Milano, crocevia dell’economia europea e mondiale, ma anche sede dell’Associazione Orafa Lombarda (AOL) ideatrice e promotrice del progetto che racconta con passione il suo presidente, Andrea Sangalli.

Titolare, insieme agli altri membri della sua famiglia della storica orologeria Sangalli, dal 1900 nel cuore del capoluogo lombardo, Andrea si è speso molto affinché questa idea di connessione si concretizzasse.

Presidente, come nasce questo nuovo progetto?
Quello che stiamo vivendo è un momento eccezionale, che aggiunge criticità ad un periodo in cui i cambiamenti e le trasformazioni ci inducono ad una riflessione seria che deve inevitabilmente per tutti sfociare poi in operazioni concrete. L’emergenza sanitaria ci ha travolto, ma gli sviluppi tecnologici e le rivoluzioni in corso hanno cambiato il nostro mondo e la nostra economia.
L’epidemia che sta coinvolgendo il mondo intero ci costringe anche a ripensare a quelle che erano delle situazioni scontate e chiare.

Quello a cui abbiamo pensato è un incubatore di appuntamenti, una grande manifestazione diffusa rappresentato da molteplici iniziative

Nel pratico, Milano D’Oro che tipo di evento sarà?
Diciamo subito che Milano D’Oro, il cui titolo già racconta molto, non sarà solo un evento. Quello a cui abbiamo pensato è un incubatore di appuntamenti, una grande manifestazione diffusa rappresentato da molteplici iniziative. Ogni impresa coinvolta produrrà il suo evento nell’ambito della Milano D’Oro che si svolgerà in questa sua prima edizione dal 5 al 10 novembre. Sei giorni che vedranno la città di Milano palcoscenico di incontri per le presentazioni delle nuove collezioni o anche solo di occasioni di incontro che favoriranno le relazioni tra i protagonisti dell’intero comparto.

Un “evento diffuso” sarà occasione di incontro ma anche di relazione col territorio?
Assolutamente!
È quello che quotidianamente auspichiamo con la nostra Associazione: un presidio solido per tutto il comparto meneghino. Da settantacinque anni raggruppiamo tutte le aziende del settore, dai banchi metalli ai produttori industriali, dai grossisti ai commercianti di gemme, dagli orologiai ai dettaglianti. Forti del nostro impegno, oggi contiamo oltre cinquecento iscritti e puntiamo molto alla loro sensibilità, soprattutto in questo periodo che ci vede accomunati dalle stesse problematiche. La nascita di Milano D’Oro è nata anche dalle loro sollecitazioni e dallo scambio reciproco di idee e riflessioni.
Ad oggi l’evento ha già ricevuto il patrocinio della confederazione CIBJO guidata da Gaetano Cavalieri, da Confcommercio Federpreziosi, presieduta da Pino Aquilino e da Confcommercio Milano -Lodi- Monza e Brianza. Inoltre può vantare la collaborazione di due partner strategici come le riviste di settore Preziosa Magazine e l’Orologio.

Milano resta capitale d’Europa in Italia?
Milano è una città che conta circa un milione di city users al giorno e questo la rende decisamente dinamica anche commercialmente parlando. È poi una città ricca di stimoli, non a caso auspichiamo che tutto il flusso che si creerà con Milano D’Oro possa creare sinergia anche sociale e culturale, perché non vogliamo che diventi un appuntamento solo di natura economica, ma aggregativa e di spessore, per sottolineare anche il valore del background del settore orafo, che rappresenta uno dei capisaldi della cultura del Made in Italy, del fare italiano che continuano ad invidiarci in tutto il mondo.

Come sarà comunicato questo nuovo appuntamento?
Stiamo già lavorando attraverso i social. Milano D’Oro sarà smart come è normale che sia, confidiamo di creare una community che possa seguirci non solo per questo primo appuntamento e per scoprire tutti gli eventi (che saranno consultabili in un apposito sito web), ma anche successivamente rispondere a degli stimoli che possano mantenere attiva la curiosità e l’interesse rispetto agli avvenimenti che si avvicenderanno nel nostro settore. Insomma, una Milano D’Oro che possa durare anche dopo i sei giorni a lei dedicati.

Un augurio che si sente di fare ai suoi colleghi?
Einstein diceva che da ogni crisi può nascere un’opportunità. Io aggiungo che le opportunità però vanno create, bisogna credere in quello che si fa, soprattutto in tutto ciò che inevitabilmente ci porta al cambiamento. Chiudersi a riccio e rammaricarsi perché “una volta, però…” non ha più alcun senso. I valori dobbiamo conservarli tutti e rafforzarli, ma per farlo dobbiamo guardare al futuro anche in momenti come questi e noi dell’Associazione Orafa Lombarda ci crediamo fermamente.

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