Alessi Domenico, ogni suo gioiello è una forma d’arte innovativa
Riduttivo chiamarle catene
Se il cliente ha riposto la sua fiducia nell’azienda bassanese è perché è inconfondibilmente italiana e, in quanto tale, rispettosa dei più tradizionali canoni di qualità e di eleganza. Valori ereditati dal fondatore e che oggi la quarta generazione mette al centro della propria ricerca con inesauribile energia facendo di quelle idee, di quei disegni, di quelle leghe un’eccellenza contemporanea.
Un successo senza eguali per gli Alessi, orefici e gioiellieri di alta professionalità, perché hanno capito che, per essere il mezzo di contatto con il tempo presente, il gioiello deve utilizzare nuovi vocaboli come sovrapposizioni maschili e femminile, mix di volumi e un pizzico di stravaganza, ma fedeli alle pratiche tradizionali dell’arte orafa ereditate dal fondatore Domenico, che tutto annotava in quaderni ancora adesso custodi della identità della famiglia Alessi, che attraversa il tempo con grande forza imprenditoriale.
Tuttavia è la pratica la scuola migliore e ogni modello segna l’inizio di una nuova partita giocata a suon di inventiva, come la ‘Herringbone FLEX’ che un innovativo processo di lavorazione le riconosce estrema flessibilità evitandole piegature e spaccature. Riadatta i tratti dell’intramontabile motivo a spina di pesce per una catena elegantemente casual intrisa di fisicità e dalle diverse interpretazioni: singola, a più fili e in differenti misure.
Un fiore all’occhiello per l’azienda, insieme al modello ‘Rope chain’, un grande classico attraversato da un senso di modernità imposto in primis dalla diamantatura, dettaglio che garantisce lucentezza e morbidezza a questa iconica chain declinata in varie misure e dimensioni, in tutti i colori di lega naturale, e anche in versione pavé per pattern particolarmente preziosi.
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