Yukiko Kakimoto, recuperare ciò che si crede perduto
Da autodidatta la designer ha dato libero sfogo alla propria fantasia portandola poi alla creazione di gioielli d’arte contemporanea dallo stile unico
L’approccio artistico della designer giapponese Yukiko Kakimoto è intuitivo e spontaneo. Dalle sue mani nasce un’arte da indossare combinando diverse discipline con materiali naturali. Da autodidatta ha dato sempre libero sfogo alla propria fantasia portandola poi alla creazione di gioielli d’arte contemporanea dallo stile unico, un tratto che l’ha vista partecipare a mostre di respiro internazionali in Europa.
A caratterizzare i suoi manufatti è il “Kintsugi” una tecnica giapponese di delicata estetica che dona una nuova bellezza alla ceramica danneggiata rendendo pregiate le fratture che diventano una peculiarità da esibire come preziose cicatrici. I suoi gioielli sono una mera metafora di vita che insegna a valorizzare e non nascondere le proprie cicatrici.
Tra i materiali utilizzaci ci sono oro, argento, stagno e l’urushi, una lacca naturale estratta dalle piante che solidificandosi diventa molto resistente.
“Facciamo parte della natura. Guardandoci alle spalle ci rendiamo conto che disastri naturali o causati dall’uomo hanno fatto perdere qualcosa che lentamente è ritornato a noi. Tutto è in continua evoluzione ed inarrestabile. I miei pezzi sono creati dialogando con la materia che alla fine tornerà alla natura proprio come noi. È il mio amore, la mia passione, la mia preghiera.”
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