T.Gold. Il ritorno in presenza per la manifestazione dedicata alle tecnologie ed all’innovazione
Dal 10 al 14 settembre il quartiere fieristico vicentino, in contemporanea con Vicenzaoro apre le porte agli operatori del settore che stimolati dal ritorno in presenza, ci hanno raccontato in anteprima quello che presenteranno
T.Gold, si riparte. In contemporanea a VicenzaOro si tornerà in presenza anche il salone dei macchinari per l’oreficeria, organizzato da Ieg in collaborazione con Afemo, l’associazione nazionale di categoria e Ice agenzia.
Dal 10 al 14 settembre il quartiere fieristico vicentino ospiterà quindi anche le più importanti e innovative aziende produttrici di tecnologie per il settore, che saranno collocate in una nuova location, in continuità con le aziende orafe e divise in sei macro-categorie: preparazione delle leghe e trattamenti galvanici; prototipazione e produzione digitale; lavorazioni meccaniche, diamantature e taglio laser; montaggio e saldatura; affinazione e recupero dei residui di produzione; finitura, lucidatura e smalti.
Il tutto facendo tornare dal vivo l’appuntamento leader del comparto, dopo l’ultima edizione di gennaio 2020 e quella ridotta in parallelo a Voice un anno fa.
Abbiamo chiesto ad alcune delle più importanti aziende come si preparano a questo momento.
«Partecipiamo a T.Gold da oltre 20 anni e nonostante l’incertezza ci saremo anche questa volta. Tra le novità che presenteremo ci sarà XCluster, una tecnologia per la produzione in grandi volumi di oggetti microfusi»
Maurizio Costabeber
DWS – Thiene (VI)
Felice di rientrare Maurizio Costabeber, tra i fondatori della Dws di Thiene, specializzata in sviluppo di stampanti 3D e materiali per la produzione di oggetti di altissima qualità, che non vede l’ora di presentare dal vivo le sue novità. «Partecipiamo a T-Gold da oltre 20 anni e nonostante l’incertezza ci saremo anche questa volta. Siamo contenti di tornare, sappiamo che un po’ rischiamo e che non siamo in una situazione normale, ma ci crediamo e abbiamo già avuto riscontri dal mercato, quindi siamo ottimisti. E comunque, non possiamo restare fermi ad aspettare».
Le novità studiate durante i mesi di pandemia, del resto, non sono poche. «La prima è una tecnologia che abbiamo iniziato a sviluppare tre anni fa e che si chiama XCluster, per la produzione in grandi volumi di oggetti microfusi, utilizzabile sia per i gioielli che per gli accessori moda. Si basa sulla microfusione a cera persa ed è una soluzione integrata che si compone di software, stampante e materiali per produrre in maniera totalmente automatizzata, partendo dal cad e innescando un flusso digitale, quindi in modo compatibile con l’industria 4.0. Le altre novità riguardano invece due materiali: Irix V, un polimero translucido che non vuole sostituire le pietre preziose, ma dare una possibilità più ampia di geometrie e che sta andando molto bene: Irix A, una miscela di ceramica e fotopolimeri, che può dare alla gioielleria maggiori possibilità di utilizzo della ceramica».
«La nostra partecipazione è spinta dalla volontà di riattivare tutto il canale e avere un contatto diretto con i clienti. Proporremo loro alcune novità sui prodotti galvanici a base rodio e platino, che sono due metalli che hanno avuto problemi di oscillazione di prezzi»
Massimo Poliero
Legor Group – Bressanvido (VI)
Ha voluto essere presente a T-Gold anche Legor Group, multinazionale vicentina specialista di metallurgia e chimica, guidata da Massimo Poliero, amministratore delegato e figlio del fondatore Gianni. «Non ci attendiamo una grande presenza, visto il momento, ma la nostra partecipazione è spinta dalla volontà di riattivare tutto il canale e avere un contatto diretto con i clienti. Sappiamo che l’afflusso da fuori Europa sarà molto ridotto a causa delle difficoltà negli spostamenti e delle quarantene, ma ci aspettiamo una buona partecipazione da Italia ed Europa, se a settembre non ci saranno altri problemi. Bisogna dare un segnale di speranza, ripartenza e parlare dei nuovi prodotti e di quello che l’azienda sta facendo. Poi speriamo di arrivare a gennaio in una situazione diversa da quella dell’anno scorso».
Le novità che porteranno a T.Gold sono state studiate soprattutto per risolvere i problemi creati dall’aumento esponenziale dei prezzi di alcune materie prime, come il rodio, arrivato a costare oltre 10 volte l’oro.
«Proporremo novità sui prodotti galvanici a base rodio e platino, che sono due metalli che hanno avuto problemi di oscillazione di prezzi. Abbiamo alternative al rodio con metalli preziosi, come appunto il platino, che stanno riscuotendo molto interesse sul mercato, perché molti orafi non possono più permettersi la rodiatura, che viene a incidere troppo sul prezzo del prodotto finito, soprattutto nell’argento. Per quanto riguarda le leghe, il fatto che il prezzo dell’iridio sia quadruplicato ha impattato sui costi dei materiali sia per l’argenteria che per l’oreficeria e anche in questo caso con degli affinatori alternativi siamo riusciti a ottenere leghe con costi meno proibitivi».
«Siamo pronti a ripartire in sicurezza con le giuste misure e felici di tornare ad avere un contatto diretto con i clienti. Siamo parte di questo mercato, ci sentiamo responsabili e ci vogliamo impegnare perché possa tornare a splendere»
Alice Monnanni
Stil Mec- Arezzo
Non era mancata nemmeno a Voice Stil Mec, azienda aretina che produce macchine per stampaggio, formatura e taglio e dei metalli e che vede in T-Gold la fiera della rinascita. «Abbiamo partecipato anche a settembre, sebbene sia stata un’edizione strana – spiega Alice Monnanni, marketing manager e figlia del fondatore Alessandro – Quest’anno ci crediamo davvero, siamo pronti a ripartire in sicurezza con le giuste misure e felici di tornare ad avere un contatto diretto con i clienti, fatto di volti e di fiducia. Siamo parte di questo mercato, ci sentiamo responsabili e ci vogliamo impegnare perché possa tornare a splendere. Partecipiamo perché bisogna crederci, perché è fondamentale per l’economia e la ripresa, ma anche per la voglia di rivedere i clienti, di conoscerne di nuovi e di mostrare le innovazioni: è la fiera della rinascita ed è emozionante».
Ovviamente, nemmeno loro sono rimasti con le mani in mano durante l’anno e mezzo trascorso da inizio pandemia. «La chiusura da una parte ci ha spronati a cercare nuovi metodi per comunicare con i clienti, dall’altro ci ha dato il tempo per guardare la nostra azienda, migliorarla, correggerci e sviluppare nuovi progetti. In fiera porteremo quindi nuovi macchinari, ma anche le innovazioni apportate a quelli storici».
«Noi aziende ce la stiamo mettendo tutta, Ieg in primis, anche se sappiamo che il Covid porterà a cambiamenti a livello fieristico. Abbiamo però bisogno di presenza, i nostri clienti chiedono d’incontrarci»
Mario Ghezzo
Invimec – Sovizzo (VI)
È tra le aziende storiche di T-Gold e anche quest’anno Invimec ci sarà coi suoi macchinari per laminazione, per portare le novità perfezionate negli ultimi mesi e illustrarle finalmente dal vivo. «Esponiamo a T-Gold dal 1992, perché è da sempre l’appuntamento principale per i macchinari, in particolare a gennaio – sottolinea l’amministratore delegato Mario Ghezzo – Speriamo che a settembre ci siano canali che permettano ai potenziali clienti di venire a trovarci. Noi aziende ce la stiamo mettendo tutta, Ieg in primis, anche se sappiamo che il Covid porterà a cambiamenti anche a livello di fiere. Se le cose continueranno a migliorare, l’edizione di gennaio potrà essere un super evento. Abbiamo bisogno di presenza, i nostri clienti chiedono d’incontrarci, mentre pochissimi vogliono fare riunioni online e anche l’e-commerce non si adatta molto al nostro prodotto. In fiera porteremo, non fisicamente viste le dimensioni, alcuni nuovi macchinari personalizzati».
«Abbiamo completamente innovato i macchinari, sia per le catene classiche che proponendone di nuovi per le tipologie che di solito vengono realizzate solo a mano»
Valentina Montanaro
Ombi – Strambino (TO)
Ha scelto di investire su T-Gold per mostrare ai clienti le sue tante novità anche Ombi, azienda specializzata in macchine per catene. A raccontarlo è Valentina Montanaro, titolare col padre Mario e il fratello Stefano. «Abbiamo molti prodotti nuovi e siamo contenti di poterli presentare dal vivo, per questo abbiamo fatto un grosso investimento a livello di stand. Abbiamo approfittato della pandemia per concentrarci su progetti che avevamo nel cassetto e abbiamo completamente innovato i macchinari, sia per le catene classiche che proponendone di nuovi per le tipologie che di solito vengono realizzate solo a mano. Per quanto riguarda le prime abbiamo dotato le macchine di un sistema brevettato a livello internazionale che lavora con motore brushless e pinza elettrica, semplificando moltissimo la messa a punto, perché il motore riceve gli impulsi dal tastierino elettronico, permettendo una maggiore precisione. Relativamente alle seconde, abbiamo creato macchine per fare in automatico la catena rosario e il tessuto polacco, che finora veniva prodotta solo a mano, e portato a 10 mm tutte le macchine per forzatina e catena groumette, che adesso vanno molto anche per il fashion».
La speranza, ora, è che i clienti arrivino. «Sappiamo che per gli stranieri sarà difficile, ma l’Italia sembra interessata, qualche liberalizzazione c’è, anche se non sappiamo cosa succederà da qui a settembre. Speriamo che sia una vetrina per far fare dei ragionamenti fino a fine anno».
«Abbiamo accettato la proposta di Ieg di tornare in presenza e cercare di dare ossigeno a un settore che non sta facendo fiere da un anno e mezzo. Porteremo tante novità tra cui “Figaro” una macchina universale che può muoversi da una catena all’altra senza cambiare parti meccaniche»
Gianni Panizzon
Sisma – Piovene Rocchette (VI)
L’incertezza del periodo non spaventa infine la Sisma di Piovene, che a T-Gold proporrà le sue nuove tecnologie, come racconta Gianni Panizzon, responsabile vendite per il settore gioielleria. «Abbiamo accettato la proposta di Ieg di tornare in presenza e cercare di dare ossigeno a un settore che non sta facendo fiere da un anno e mezzo. C’è ancora incertezza per quanto riguarda gli spostamenti e le quarantene, ma a volte bisogna azzardare per far sorgere interesse nei clienti. Fortunatamente la tecnologia ci ha permesso di tenere contatti stretti coi clienti, ma c’è nostalgia e bisogno del contatto umano, fondamentale per rinstaurare anche il rapporto umano, che va al di là di quello d’affari».
Le novità toccheranno tutte le specializzazioni dell’azienda vicentina. «Per quanto riguarda i macchinari da catena presenteremo una macchina universale, “Figaro”, che può muoversi da una catena all’altra senza cambiare parti meccaniche, ma semplicemente le impostazioni dal touch screen. Nel campo della saldatura avremo una nuova release per quanto riguarda il software, mettendo a disposizione dati che potranno interfacciarsi con i sistemi delle aziende e permettendo anche di autorealizzare dei video sull’operato dei saldatori stessi, da usare magari per la formazione. Nelle marcature presenteremo macchine che permetteranno di farne di molto complesse su oggetti tridimensionali; per il 3D infine porteremo delle catene che di solito sono in tiratura limitata costruite interamente in modo digitale».
Panizzon, poi, parla anche della nuova collocazione, adiacente alle aziende orafe. «È certamente una bella scelta posizionare la tecnologia all’interno della stessa struttura degli orafi, facilitando gli spostamenti a vantaggio di tutti».
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