Stefano Marchetti: arte, design e ricerca

Stefano Marchetti condensa nelle sue creazioni l’amore per la materia, l’ossessione per la sperimentazione e il rispetto per la tradizione orafa. Tutto questo lo rende un professionista a metà strada tra il design, l’arte e l’oreficeria.
Marchetti ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte Pietro Selvatico a Padova, dove ha conseguito il diploma e della scuola di Padova, ne è oggi la migliore forma evolutiva.

Senza dimenticare gli insegnamenti dei maestri – Pinton e Pavan – Stefano Marchetti non accetta ciò che già è stato fatto nel tentativo di modellarlo in nuove forme, ma esplora mondi diversi e li importa nell’ambito dell’oreficeria. Architettura, scienza, chimica. Ogni mondo vale la pensa di essere indagato per trovare nuove forme di ispirazione.  Affascinato dalle tecniche antiche giapponesi e incantato dai mosaici veneziani, Stefano Marchetti crea volumi e, limandone la superficie, ottiene una continuità stupefacente tra superficie e materia.

Esplora il colore nei metalli, rifiutando un eccesso di decoratismo, attraverso la combinazione di oro, argento e rame in varie leghe o con patine brune che si formano semplicemente andando a fuoco con il pezzo e rendendo le superficie precarie, soggette al passare del tempo che ne cambia le crome e l’aspetto.


Nel 2005 prende l’oro puro, lo polverizza e lo mescola con un materiale plastico che diventa il legante della materia creando un’estetica del tutto inedita e ingannevole e insinua dell’osservatore il dubbio – concettuale e non – ‘è oro o plastica?’.


I suoi più recenti lavori mostrano un interesse per l’alchimia che prende forma in spille che combinando la ricerca artistica con le reazioni nucleari a bassa energia (Omaggio a LENR). Le opere di Stefano Marchetti hanno girato il mondo e sono state presentate nei più importanti musei e nelle più prestigiose gallerie dedicate al gioiello.

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