Stefania Lucchetta, oltre i confini della tradizione
La sua è una predilezione per le geometrie complesse, per architetture indomabili che giocano sulle intersezioni, sulle tolleranze delle superfici e sui movimenti volumetrici
La storia di Stefania Lucchetta parte delle radici della sua famiglia. Dopo la Maturità Classica e un’esperienza all’Accademia di Belle Arti di Venezia, si laurea a pieni voti in Lettere con indirizzo storico-artistico presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia per poi approfondire il suo interesse per il design seguendo corsi di specializzazione in design orafo. Inizia quindi poi la sua collaborazione come designer nell’azienda di famiglia, devota ad una produzione che sposa i principi della tradizione. Principi che sono il punto di partenza per Stefania ma allo stesso tempo le barriere da valicare. La ricerca su forma, materiali e nuove tecnologie la spinge infatti a sperimentare con resine biocompatibili, poliammide, titanio o stellite e con le potenzialità espressive delle nuove tecnologie.
Già a partire dal 2000, dopo aver acquisito una solida esperienza nelle tecniche produttive dello stampato, della fusione a cera persa, dell’incisione e del taglio al laser, rivolge la sua attenzione ai vari sistemi CAD-CAM e di prototipazione rapida. Fin dai primi gioielli si nota una predilezione per le geometrie complesse, per architetture indomabili che giocano sulle intersezioni, sulle tolleranze delle superfici e sui movimenti volumetrici.
Caratteristiche che, trasformandosi ritroviamo ancora nei suoi più recenti lavori.
Vibrazioni, ad esempio, è una serie di gioielli in titanio che cambia colore a seconda del punto di vista dell’osservatore e della posizione della luce. Osservata da destra la metà inferiore appare più scura, diversamente, da sinistra lo è la metà superiore, con tante gradazioni quanti sono i punti di vista o gli spostamenti della superficie luminosa grazie alla diversa inclinazione delle sottilissime lamelle di titanio che compongono la spilla. Superfici che giocando con l’ambiente, l’osservatore e con chi indossa le splendide creature di Stefania Lucchetta.
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