Stefania Carrera, materiali differenti, stessa abilità creativa
Geometrie ben definite per la designer milanese che attraversa la materia riconducendola all’eleganza e alla bellezza
Va detto subito che le riescono bene sia quelli realizzati in metallo e pietre sia quelli ottenuti da tutt’altro materiale, come la pelle scamosciata. Messi a confronto, i bijoux della designer milanese Stefania Carrera hanno in comune medesima ariosità, sono entrambi pensati per sapersi dipanare su superfici ampie, vista la loro attitudine a scenografare décolleté, ovali del viso o profili.
I primi, appartenenti alla Serie Metal, sono su base in ottone, saldato a mano, con effetti di galvanica nikel o rutenio. La scelta delle scarne geometrie è rigorosa: poche, essenziali, devono farsi apprezzare così come si presentano. Ci riescono. Poi ci sono i bijoux in pelle, della Serie Camoscio.
Qui l’elemento base ha ovviamente caratteristiche del tutto differenti dal metallo. Ciò nonostante, la designer riesce a ricavarne un’ordito in filigrana che ricorda molto le suggestioni delle filigrane in metallo, nel caso in questione, però, la sontuosità classica delle lavorazioni cambia pelle, si fa lieve, fresca, modernissima, mantenendo la stessa esuberanza d’invenzione.
Metallo o pelle, o altro che sia, il segno non muta, è lineare, asciutto, sempre controllato in geometrie ben definite che, beninteso, hanno i numeri per sconfinare alla grande.
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