Speciale cerimonie Un cerchietto per l’eternità
Una storia infinita tra tradizioni, fashion e amore
In principio la fede (o vera) era in ferro, al più in argento, gli egizi e i romani antichi le usavano così. La chiesa, poi, volle che il metallo fosse inattaccabile da superare il tempo, da qui la scelta dell’oro. Il perché si porti all’anulare non ha una spiegazione logica, si dice chei nel quarto dito della mano sinistra scorre la “vena amoris” che dal braccio giunge al cuore, una leggenda cinese, invece, vuole che l’anulare rappresenti il partner, eppure, spostandosi da est a ovest, da nord a sud il dito cambia ed anche la mano! Che in Inghilterra si portasse al pollice, in Russia e in Spagna a destra… i più pragmatici giustificano la scelta dell’anulare sinistro perché esporrebbe a minor usura l’anello (e i mancini?).
Di certo è che deve essere rotonda, perfetta come un cerchio, simbolo di completezza, come quello che i pagani disegnavano sulla terra intorno agli sposi quale sigillo di inseparabilità, senza inizio e senza fine, in poche parole magico. Tutto torna, in latino anulus significa cerchio, fides fedeltà…e via dicendo.
Ma è facile immaginare le evoluzioni che ha subito decorandosi all’occorrenza ma, secondo la chiesa, il troppo storpia, e impone la semplicità, che puntualmente il Rinascimento contrasta con generosi ornamenti, addirittura con frasi e versi di poemi, sulla parte esterna e, più intimamente, dove l’occhio estraneo non può vedere, perché una fede sarà sempre la materializzazione di una promessa di fedeltà.
Benedette da Dio o scambiate davanti all’ufficiale di stato civile, è personalizzazione la parola d’ordine: date, nomi, frasi…ma anche gemme preziose e così, uscendo dagli schemi, la fede acquista un diverso valore. E che non si badi a spese, comperarle spetta al testimone di nozze!
La scelta è pressoché infinita, variando anche di peso, dai 3 ai 16 grammi: Classica, in oro giallo, bombata all’esterno e piatta all’interno; Mantovana, appena più larga e più piatta della classica ma leggermente più pesante; Francesina, sottile e leggermente bombata all’esterno; Comoda, con i profili stondati per un facile indosso; Sarda, con piccole sfere che rimandano all’abbondanza dei chicchi del grano; Turca, con fili di oro intrecciati tenuti insieme da una fascetta perché non si disfi; Etrusca, piatta con scritte beneauguranti; Unica, con un diamante incastonato. Ma anche griffata, bicolore, disuguale per differenziare quella maschile da quella femminile, e tante altre ancora ispirate alla tradizione o di stampo moderno.
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