Sotheby’s Milano, la cultura del gioiello tra storia e contemporaneità


 

L’arte orafa declinata secondo stilemi, forme, periodi storici e autori da Sotheby’s Milano. Nella più importante casa d’aste al mondo per arte e lusso sono esposti e messi all’incanto (le offerte si chiuderanno il 25 ottobre) pezzi unici creati dai marchi più esclusivi, come Buccellati, Bulgari, Marina B, Cartier, Petochi, Van Cleef & Arpels, la newyorkese David Webb, oltre ad una selezione di orologi senza tempo firmati Piaget, Patek Philippe, Audemars Piguet, e da opere storiche realizzate da maestri orafi che hanno segnato la cultura del gioiello nei secoli: Giuseppe Girometti e Jacques-Amboise Oliveras.

Il primo, insieme a suo figlio Pietro Girometti, fu incisore di glifi a Roma tra il 1780 e il 1851, ottenne onoreficenze per la Zecca Pontificia sotto Papa Pio VII, Leone XII, Pio VIII, Gregorio XVI e Pio IX. Imperatori come Alessandro I di Russia e Giorgio IV d’Inghilterra e nondimeno George Washington si avvalsero della sua maestria nell’incisione su pietre dure di ritratti, soggetti mitologici o riproduzioni di sculture di Canova e Thorvaldsen.

Il secondo, Jacques-Amboise Oliveras, firmò il sontuoso diadema in smalto e cammei in asta a Sotheby’s Milano, espressione di finissima esecuzione dei migliori laboratori orafi francesi dell’epoca (siamo ad inizi ‘800) particolarmente apprezzata dall’imperatrice Giuseppina Bonaparte, molto più di una semplice collezionista di antichità bensì intuitiva creatrice di mode che travolsero Parigi e il mondo.


La collezione completa è disponibile su Sothebys.com.

https://www.sothebys.com


Sotheby’s Milan, the culture of jewellery between history and contemporaneity

The goldsmith’s art declined according to styles, forms, historical periods and authors at Sotheby’s Milan. In the world’s most important auction house for art and luxury, unique pieces created by the most exclusive brands, such as Buccellati, Bulgari, Marina B, Cartier, Petochi, Van Cleef & Arpels, and the New York-based David Webb, as well as a selection of timeless watches by Piaget, Patek Philippe, Audemars Piguet, and historical works by master goldsmiths who have left their mark on jewellery culture over the centuries: Giuseppe Girometti and
Jacques-Amboise Oliveras. The former, together with his son Pietro Girometti, was an engraver of glyphs in Rome between 1780 and 1851, and obtained honours for the Papal Mint under Pope Pius VII, Leo XII, Pius VIII, Gregory XVI and Pius IX. Emperors such as Alexander I of Russia and George IV of England as well as George Washington availed themselves of his mastery in engraving portraits, mythological subjects or reproductions of sculptures by Canova and Thorvaldsen on semi-precious stones.

The second, Jacques-Amboise Oliveras, signed the sumptuous diadem in enamel and cameos on auction at Sotheby’s Milan, an expression of the finest workmanship of the best French goldsmiths of the time (we are in the early 19th century) particularly appreciated by Empress Josephine Bonaparte, much more than a simple collector of antiquities but an intuitive creator of fashions that swept Paris and the world.
The complete collection is available on Sothebys.com.

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