Soci Assocoral: partecipazione compatta a VicenzaOro
Vincenzo Aucella: «Torre del Greco ha risposto compatta a questa iniziativa, dimostrando che la stretta di mano di due anni fa ha sancito una collaborazione fattiva»
Corallo, cammeo e perle tornano a VicenzaOro da protagonisti. Ci sono anche le aziende di Assocoral, infatti, tra quelle che hanno deciso di ripartire in presenza dalla manifestazione targata Italian Exhibition Group, dopo un anno e mezzo in cui a mancare è stato proprio l’incontro fisico con i clienti.
A settembre, quindi, l’associazione di Torre del Greco porterà una trentina di aziende, dopo un periodo in cui, come spiega il presidente Vincenzo Aucella, il confronto non è mai mancato.
«Il nostro comparto ha dialogato a lungo con Ieg, in modo sempre leale e propositivo. Torre del Greco ha risposto compatta a questa iniziativa, dimostrando che la stretta di mano di due anni fa ha sancito una collaborazione fattiva, non solo sulla carta, e questo per il bene di tutto il settore e del Paese. È stato un anno e mezzo che ci ha fatti confrontare e crescere, sempre con sincerità, trovando assieme le soluzioni».
La fiera di settore è fondamentale, perché ogni prodotto è un pezzo unico e i nostri compratori sono abituati a scegliere e contrattare di persona.
Vincenzo Aucella
presidente Assocoral
«Per noi – continua Aucella – la fiera di settore è fondamentale, perché ogni prodotto è un pezzo unico e i nostri compratori sono abituati a scegliere e contrattare di persona. Per questo la pandemia ci ha messi a dura prova, ne siamo usciti con le ossa rotte e siamo curiosi di vedere cosa succederà ora. Siamo consapevoli che settembre non sarà la più grande fiera del secolo, ma speriamo anche che non sia un’altra Voice, che è stato più un appuntamento di incontro e confronto, che era ciò che si poteva fare un anno fa. L’impegno di Ieg, del resto, è sempre stato ad organizzarla a fronte di una percezione di poter fare una buona fiera. Oggi le condizioni sono cambiate, le persone hanno ancora paura ma pensiamo che VicenzaOro di settembre possa essere un preludio per arrivare poi a gennaio con la fiera “classica”, come la conosciamo».
L’associazione, comunque, in questi mesi non è stata ferma e se da un punto di vista commerciale la pandemia ha complicato non poco le cose, si è concentrata su un’iniziativa che dovrebbe concretizzarsi entro la fine di quest’anno, per rendere il corallo e il cammeo ancor più trasparenti. «Da tre anni lavoriamo a un marchio collettivo, che permetta di risalire a tutto il processo che ha portato alla realizzazione di un pezzo, che sia gioiello o semilavorato. Da un QR code si potranno vedere tutto il percorso dalla provenienza della materia prima, all’approvvigionamento, alla lavorazione, fino alla vendita. A gennaio 2021 abbiamo presentato il regolamento d’uso al ministero, che deve vagliarlo, e pensiamo che saremo pronti per presentarlo a VicenzaOro a gennaio 2022».
Ciò che conta, comunque, è tornare ed è importante che la prima fiera sia proprio Vicenza, che per noi è sempre stata un riferimento
Ciro Condito
Condito Giovanni, corallo
Non vede l’ora di essere tra i padiglioni berici Ciro Condito, della storica azienda di coralli, che per settembre ha in serbo le novità studiate in questi mesi. «Siamo contenti che finalmente si torni – afferma – anche se sappiamo che il numero di operatori esteri sarà ancora un po’ ridotto e questo per un settore che ha un’alta quota di export è penalizzante. Speriamo che almeno l’Europa risponda bene e di incontrare il mercato italiano, che è sempre stato quello prevalente a settembre. Ciò che conta, comunque, è tornare ed è importante che la prima fiera sia proprio Vicenza, che per noi è sempre stata un riferimento. Il fatto che la percentuale di operatori italiani sarà probabilmente ancora maggiore significa comunque incontrare i clienti dopo un anno e mezzo, portando pezzi anche nuovi e diversi».
Da parte sua Condito ha già studiato la propria strategia. «Proporremo un’esposizione variegata per quanto riguarda i colori, con tagli diversi e particolari e collane che combinano varie tonalità di corallo. Ci aspettiamo una buona risposta dopo tanto tempo che non ci si incontra e speriamo che anche l’estate faccia la sua parte. Da giugno a livello nazionale abbiamo notato una crescita della domanda e speriamo in un buon riscontro a settembre. Credo che sia stata una scelta giusta da parte di Ieg organizzare e che anche noi abbiamo fatto bene ad aderire».
È la fiera che ci rappresenta meglio come concept, perché gli operatori internazionali vengono qui per trovare i brand italiani.
Gino di Luca
Cameo Italiano, cammei
«Tornare finalmente a Vicenza scalda il cuore». È entusiasta Gino Di Luca, di Cameo Italiano di essere parte di un appuntamento che sa di ripartenza e normalità.
«Voice l’anno scorso è stata un “riscaldamento” – continua – ma eravamo in piena pandemia e nessuno sapeva come si sarebbe evoluta la situazione. Per noi VicenzaOro è fondamentale e se in un “gioco della torre” dovessimo selezionare solo un evento annuale sarebbe senz’altro questo. È la fiera che ci rappresenta meglio come concept, perché gli operatori internazionali vengono qui per trovare i brand italiani, il meglio dell’artigianalità e del fatto a mano, radicato nella cultura artistica del nostro paese. L’ideale, in questo contesto, sarebbe che potessero partecipare anche americani e asiatici, ma comunque penso che l’estero ci sarà».
Intanto l’azienda sta lavorando ai nuovi pezzi da portare a VicenzaOro. «Siamo andati avanti nella progettazione delle collezioni e di due nuovi modelli di orologio, che questa volta hanno il cammeo all’interno del quadrante sotto le lancette, un esercizio di progettazione molto creativo, ma anche di realizzazione balistica molto complicato. Basti pensare che solo una conchiglia su dieci può essere utilizzata».
Torniamo con positività ed entusiasmo. Adesso Vicenza è la prima fiera d’Europa e anche quella che nel futuro continuerà ad essere il punto di riferimento, nonostante tanta concorrenza
Giancarlo Coscia
Coscia, perle
«Torniamo con positività ed entusiasmo. Adesso Vicenza è la prima fiera d’Europa e anche quella che nel futuro continuerà ad essere il punto di riferimento, nonostante tanta concorrenza». Giancarlo Coscia, dell’azienda omonima, guarda con ottimismo alla prossima fiera di settembre, anche alla luce di una ripartenza che ormai pare avviata. «Quest’anno siamo ripartiti bene, c’è stata una forte ripresa rispetto al 2020, anche se siamo ancora un po’ sotto rispetto al 2019. Vediamo che i clienti hanno fiducia in noi e abbiamo ricevuto ordini da Europa, Sud America, Emirati, Hong Kong. Gli assortimenti si erano assottigliati e c’era voglia di ripartire. E anche per Vicenza abbiamo già appuntamenti sia con italiani che con operatori esteri, soprattutto dal Centro Europa, sperando che magari possa venire qualcuno dagli Emirati».
Per Vicenza ha puntato su creatività ed eleganza. «La pandemia ci ha dato modo di rivedere le nostre collezioni, allargarle e modificarle. Porteremo in particolare “Soirée” con perle infilate seguendo una sfumatura bianca, grigia e nera, la prima realizzata con perle giapponesi akoya, le altre con perle tahitiane della Polinesia Francese, unite ai brillanti bianchi. È pensata per una donna elegante, che vuole essere protagonista, anche guardando a una ripresa delle occasioni mondane. Vogliamo mostrare qualcosa di nuovo e fresco ai clienti che verranno».
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