Sara Sacco, l’arte delle mani per raccontare momenti di vita e l’anima di un luogo
La naturale ossidazione del bronzo elemento narrante dei suoi gioielli
Alle spalle c’è una lunga preparazione teorica e pratica, necessaria a creare poi, nel 2015, un proprio brand: Urban Slivers Design, teso alla realizzazione di gioielli catturando l’essenza di linee architettoniche urbane. Sara Sacco per le sue creazioni si lascia ispirare dal naturale processo di ossidazione del bronzo, un metallo che definisce “vivo, antico, poetico, artistico, unico, ribelle”. La sua mutevolezza regala colori inaspettati, mai uniformi, quelli che caratterizzano “Anima Urbana”, personale interpretazione della città e del suo evolversi, dove forme regolari ed irregolari accolgono le geometrie delle gemme, incastonate come “occhi” attenti a captare e riflettere le superfici.
Un lavoro attento e passionale che in “Frammenti di memorie urbane” diventa quasi un incontro ravvicinato con un luogo a lei caro, il Borgo di Bienno, di cui, attraverso la collezione, racconta le emozioni che ha vissuto facendo parte dal 2018 del “Borgo degli Artisti di Bienno”. Una testimonianza di vita, trascorsa in questo luogo che ancora respira il profumo medioevale, rappresentata da frammenti di plexiglass specchiato e minerali allo stato grezzo in forme che richiamano la muratura degli edifici.
“Attraverso le emozioni e i sensi voglio narrare la storia del luogo, usando non solo le caratteristiche fisiche e spaziali ma anche il loro significato intrinseco. Perdersi in un luogo, assaporarlo, comprenderlo, viverlo e poi, raccontarlo attraverso un gioiello. Unisco le nuove tecnologie della stampa 3d con le tecniche tradizionali orafe, creando un legame tra sperimentazione e tradizione. Ogni mia creazione prende forma partendo da un’idea disegnata sulla carta, passando attraverso la modellazione digitale, la stampa 3d e si materializza grazie al lavoro artigianale orafo. Immaginare e realizzare personalmente ogni mia idea in un gioiello è un’emozione unica ogni volta, dall’effimero al reale attraverso il cuore. Il bronzo è il mio metallo prediletto”.
Questi gioielli sono nati dalla collaborazione con l’artista fotografo, Martin Dokoupil a cui va il merito di aver colto, con particolari tecniche, l’essenza, le memorie, i ricordi e gli istanti del posto.
Dal territorio alla leggerezza del segno che diventa parola con “Indelebilis”, una collezione personalizzabile realizzata con la partecipazione di Antonella Adamo, Calligrafa; Marialuna Storti, Mastra cartaia; Sara Sacco, Designer orafa.
E che tocca poi l’incanto di cui sono capaci i rosoni delle cattedrali intrappolandone la maestosità in forme nuove tridimensionali illuminate da cristalli Swarovski per la collezione che ha chiamato non a caso “Rosoni in fiore”.
Tutti i suoi lavori, pezzi unici o in edizione limitata, sono fatti a mano.
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