Responsible Jewellery Council, Federorafi organizza un corso di formazione
Sarà possibile iscriversi fino al 31 gennaio al corso organizzato in video conferenza.
Il percorso didattico prevede cinque sessioni. La prima, che durerà 4 ore, introdurrà i principi RJC (Responsible Jewellery Council), la certificazione importante nella filiera dei gioielli molto richiesta nel settore del lusso, della moda e dai principali buyer internazionali. I suoi disciplinari di riferimento, infatti, sono funzionali all’esigenza sempre più forte di sostenibilità, dell’etica aziendale e dei diritti umani.
Il primo obiettivo del corso, dunque, è conoscere gli elementi base che costituiscono il sistema di certificazioni RJC, e come fare ad individuare il sistema più adeguato alla propria realtà aziendale.
La seconda parte – durata 6 ore – è dedicata a processi o prodotti oggetto di certificazione. Si entra dunque nella fase operativa: saranno illustrati vantaggi e opportunità della certificazione RJC, verrà affrontato il tema della scelta tra sistema COP (Code of Practices) e sistema COC (Chain of Custody). Il sistema COP è applicabile a imprese di tutta la filiera del comparto dei diamanti, dell’oro, argento, platino, gemme preziose colorate (ad esempio zaffiri, rubini e smeraldi) ed è obbligatorio per tutti i membri RJC. La Certificazione Chain of Custody (CoC) è volontaria, può essere adottata dalle aziende che trattano oro, platino, rodio, palladio. Serve a garantirne la tracciabilità e l’approvvigionamento responsabile.
Il terzo modulo è dedicato al tema RJC ed ai principi ESG della Sostenibilità. Sarà quindi un focus di 2 ore sui principi di salute e sicurezza e sull’etica nel business. Seguiranno 4 ore di corso dedicate ai principi e alle tecniche per il monitoraggio del sistema RJC e relativi KPI. L’obiettivo di questa sessione è fornire conoscenza degli strumenti per il monitoraggio periodico dei requisiti del sistema di certificazione RJC.
La conclusione del corso è un modulo di 4 ore utilizzato per conoscere il percorso di certificazione RJC da parte di un ente terzo e il mantenimento della certificazione nel tempo, quindi la validità del certificato e le modalità di audit per le certificazioni COP e COC.
“Dopo 15 giorni dalla chiusura delle iscrizioni – spiega Stefano de Pascale direttore Confindustria Federorafi – verrà diffuso il calendario del corso che svolgeremo in 5 giornate, a partire da marzo. I dati in nostro possesso sulle imprese certificate RJC ci segnalano un trend in aumento. Sono circa 1800 a livello mondiale e il 20% è la quota italiana. Per tipologia e per dimensioni sono rappresentative sia delle realtà artigianali che di quelle più strutturate.
Confindustria Federorafi lancia questo corso di formazione per supportare le imprese, soprattutto PMI/artigiani, nel percorso di certificazione RJC. Tra gli strumenti che stanno alimentando le positive performance del gioiello made in Italy, un ruolo di primo piano viene sicuramente svolto proprio dalle certificazioni, che sono oramai diventate una condicio sine qua non per rimanere sui mercati. Vale per i top brand ma anche per le eccellenze manifatturiere meno note”. Rispetto ad altri comparti manifatturieri, quello orafo può già utilizzare alcuni disciplinari obbligatori, come il regolamento UE sulla Due Diligence per l’oro “conflict free” o il Kimberley Process Certification Scheme per i diamanti anch’essi “conflict free”. Poi ci sono le certificazioni messe a punto dal Responsible Jewellery Council. Ottenere la certificazione per un’azienda, significa essersi attenuta ad una serie di migliori prassi in tutte le fasi della lavorazione, dall’attività estrattiva fino al commercio al dettaglio.
“Però bisogna dimostrarlo al consumatore finale – dice Maria Cristina Squarcialupi, vice presidente nazionale Confindustria Federorafi con delega alla sostenibilità – perché anche nei prodotti del lusso o lusso accessibile, come vengono considerati quelli orafi-gioiellieri, il consumatore non dà più per scontato che i materiali utilizzati e le modalità di produzione siano conformi ai principi basilari della sostenibilità. Le stesse richieste di garanzie sono ormai diffusissime tra i buyer, i retailers internazionali e tra i top brand nei confronti di potenziali terzisti. In questa direzione gli standard del Responsible Jewellery Council rappresentano un importante aiuto anche per le imprese meno strutturate, perché sono personalizzati sulle caratteristiche del settore pur partendo dai principi generali ONU in materia di sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Allo stesso tempo, non tutte le imprese sono in grado di comprenderli ed implementarli. Da qui nasce l’esigenza, in collaborazione con le territoriali dei principali distretti orafi, di mettere a punto un programma formativo ad hoc.
L’obiettivo è consentire agli imprenditori di velocizzare il percorso verso le certificazioni RJC. C’era grande richiesta di formazione: abbiamo intercettato questa esigenza degli imprenditori durante i nostri Work Talk che abbiamo organizzato nel 2023 presso i distretti di Arezzo, Campania, Valenza e Vicenza. Le regole UE in materia di due diligence di filiera, di CSRD e di green claims bussano ormai alla nostra porta. Le certificazioni, dunque, saranno un vantaggio competitivo irrinunciabile per garantire la crescita delle nostre imprese e dei nostri collaboratori. Ci sarà anche una ricaduta macroeconomica per le nostre strutture produttive: intercetteremo meglio lo spostamento in atto dalla globalizzazione alla regionalizzazione delle relazioni commerciali mondiali”.
La partecipazione al corso costa 450 euro + IVA per aziende associate a Confindustria Federorafi e alle territoriali di Confindustria collegate.
Costa invece 600 euro + IVA per aziende non associate.
C’è uno sconto del 10% sulle seconda iscrizione e successive nel caso di iscrizioni multiple, cioè iscrizioni di più persone da parte di una stessa azienda.
È possibile richiedere voucher di Fondimpresa e/o Fondirigenti a totale copertura del costo del corso. Per ulteriori informazioni è possibile contattare i seguenti indirizzi di posta elettronica: info@assoservizisrl.it o info@federorafi.it .
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