Preziosa Young, ultima tappa Padova
Le 7 giovani designer di gioielli contemporanei in mostra all’Oratorio di San Rocco
Prossima, ed ultima, tappa Padova. Prosegue il viaggio, tutto in rosa, delle opere delle sette vincitrici del concorso PREZIOSA YOUNG, indetto da LAO, Le Arti Orafe Jewellery School, scelte tra 147 iscrizioni da tutto il mondo.
La competizione internazionale è tesa a promuovere le giovani generazioni e incentivarne la creatività per questo i lavori sono stati selezionati da una giuria internazionale – composta da curatori, artisti e critici del gioiello quali Giovanni Corvaja, Eugenia Gadaleta, Kazumi Nagano, Cóilín O’Dubhghaill, Renzo Pasquale, Carla Riccoboni, Sam Tho Duong – per le loro capacità inventive nei materiali utilizzati, nelle tecniche impiegate, nella proposta di concetti e design innovativi.
“Ognuna delle artiste selezionate ha una sua peculiarità, una sua specificità,e ognuna ha presentato un progetto da cui si evince l’originalità e la qualità della ricerca alla quale sta lavorando. I lavori che presentano interpretano in modo impeccabile le tendenze e il modo di sentire del mondo contemporaneo. Tre le tematiche, tre i fili conduttori sotto cui riunire i pezzi in mostra: Gioiello Psicologico, con i lavori di Chia-Hsien Lin, Dongyi Wu e Zihan Yang; i Gioielli Ibridi, di Elwy Schutten e Marie Masson; il Gioiello Etico con i lavori di Rachael Colley e Jess Tolbert.” Ha spiegato il curatore Gió Carbone
Le artiste protagoniste concorrono inoltre per l’assegnazione di due premi speciali messi in palio dalla scuola: un soggiorno a Firenze di tre mesi in veste di “artista residente” – quest’anno non assegnato a causa della pandemia di Covid-19 – ed uno spazio espositivo gratuito alla fiera di Monaco Inorghenta2021, vinto da Zihan Yang, designer di gioielli, proveniente dalla Cina, che con le sue complicate costruzioni in argento e oro, invita a tuffarsi nella profondità più oscure della psiche umana.
Le altre vincitrici sono Elwy Schutten, nelle sue creazioni si interroga sul concetto di identità e su come venga espresso e interferisca con l’ornamento e l’abbigliamento; Chia-Hsien Lin, con il suo progetto “Smelling Memories” studia la speciale connessione che si stabilisce tra gli odori e i ricordi che essi sono in grado di rievocare; Marie Masson, combinando le tecniche di pelletteria, gioielleria e plumasserie, rivisita i codici dell’ornamento; Jess Tolbert nella sua ricerca ricicla graffette realizzate industrialmente per fabbricare raffinati gioielli fatti a mano; Rachael Colley con la serie “Sha-green” presenta i rifiuti alimentari sotto forma di scorze di agrumi scartate, biodegradabili, come alternativa vegana all’omonimo shagreen, impiegato nell’industria del lusso; Dongyi Wu una storyteller che racconta le proprie esperienze attraverso ingombranti ornamenti.
A Padova dal 9 ottobre al 7 novembre 2021
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