Sostenibilità, Pandora Raggiunge l’obiettivo: solo oro e argento riciclati
Alexander Lacik: “Siamo riusciti a farlo molto prima del previsto, grazie al forte impegno dei fornitori, che hanno modificato le proprie attività per approvvigionarsi solo di materiali riciclati certificati secondo la Responsible Jewellery Council Chain of Custody”
“Eviteremo emissioni di circa 58mila tonnellate di anidride carbonica all’anno“. In una nota stampa, attraverso il proprio Ceo Alexander Lacik, Pandora spiega quale sarà l’impatto sull’ambiente del nuovo obiettivo strategico raggiunto con due anni di anticipo: il gruppo danese della gioielleria ha rinnovato la propria fornitura di metalli preziosi e adesso si rifornirà esclusivamente di oro e argento riciclati.
“Questo grande cambiamento – chiarisce il brand di gioielli – favorisce il risparmio di significative emissioni di gas serra: l’impronta di carbonio dell’argento riciclato è un terzo rispetto a quella dell’argento estratto, mentre il riciclo dell’oro equivale ad una quantità di emissioni di anidride carbonica 600 volte inferiore rispetto a quella derivata dall’estrazione di oro“.
Già nel 2020 Pandora aveva indicato nel 71% la soglia di oro e argento riciclato nei propri gioielli. La percentuale è poi cresciuta fino al 97% nel 2023. Contemporaneamente aveva auspicato un metodo di lavorazione più ecosostenibile, evitando che i metalli preziosi finissero nelle discariche. Poi aveva annunciato: “Entro il 2025 cesseremo completamente di produrre i nostri gioielli utilizzando oro e argento appena estratti. Oro e argento possono essere riciclati all’infinito, senza perderne la qualità. Non si ossideranno e non si rovineranno mai e d’altra parte i metalli estratti secoli fa sono ancora come nuovi. Il miglioramento del riciclo può ridurre significativamente l’impronta climatica dell’industria della gioielleria“.
L’obiettivo è stato raggiunto con largo anticipo. “Molto prima del previsto, alla fine del 2023, – spiega il Ceo di Pandora, Lacik – grazie al forte impegno dei fornitori, che hanno modificato le proprie attività per approvvigionarsi solo di materiali riciclati certificati secondo la Responsible Jewellery Council Chain of Custody, uno degli standard del settore”.
Pandora reaches target 2 years early: will only use recycled gold and silver
“We will avoid emissions of about 58,000 tonnes of carbon dioxide per year’. In a press note, through its CEO Alexander Lacik, Pandora explains what the impact on the environment will be of the new strategic objective reached two years early: the Danish jewellery group has renewed its supply of precious metals and will now source exclusively recycled gold and silver.
“This major change,” the jewellery brand clarifies, “helps to save significant greenhouse gas emissions: the carbon footprint of recycled silver is one-third that of mined silver, while recycling gold is equivalent to 600 times less carbon dioxide emissions than from gold mining.
Already in 2020, Pandora had indicated 71% as the threshold of recycled gold and silver in its jewellery. The percentage then increased to 97% in 2023. At the same time, it had advocated a more environmentally sustainable method of processing, preventing precious metals from ending up in landfills. Then he announced: ‘By 2025, we will completely stop producing our jewellery using freshly mined gold and silver. Gold and silver can be recycled indefinitely, without losing their quality.
They will never oxidise or spoil and on the other hand, metals mined centuries ago are still as good as new. Improved recycling can significantly reduce the jewellery industry’s climate footprint’.
The goal was achieved well in advance. “Much earlier than expected, at the end of 2023,” explains Pandora’s CEO Lacik, “thanks to the strong commitment of suppliers, who have changed their operations to source only recycled materials certified according to the Responsible Jewellery Council Chain of Custody, one of the industry standards.
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