Milano Fashion& Jewels torna dal 14 al 17 settembre con tante novità

In Fieramilano l’offerta ampia e diversificata della manifestazione con spazio alla sostenibilità, formazione, e un programma ricco di talk. Rinnovata la collaborazione con Poli.Design

Creatività e innovazione saranno i punti fermi di Milano Fashion & Jewels. Le racconteranno i circa 600 brand presenti in fiera (il 48% dei quali provenienti dall’estero), tra cui ci saranno giovani start up e designer che dal 14 al 17 settembre presenteranno le proprie collezioni di accessori moda, abbigliamento e gioiello della prossima stagione autunno/inverno 2024, insieme ad alcune anticipazioni primavera/estate 2025. Per rendere l’offerta più ampia e diversificata, Milano Fashion & Jewels ha pensato ad un padiglione in più rispetto alle passate edizioni. Il layout della manifestazione sarà dunque suddiviso in tre diverse sezioni.

L’area Fashion Accessories & Apparel è dedicata alle proposte di accessori moda e abbigliamento, sia Ready To Wear che Preview. Si tratta di collezioni “total look” che arricchiscono l’offerta di negozi, department store e punti vendita specializzati, rivolgendosi ad un pubblico variegato.

La sezione JEWELLERY ospiterà, invece, le collezioni di gioiello suddivise nelle aree tematiche “PER LA MODA” (realizzati dalle maison per gli stilisti), “ALLA MODA” (forte componente creativa, in linea con le richieste e desideri del consumatore), “Contemporaneo” (pezzi unici o micro-serie, capsule limitate autoprodotte da designer nazionali e internazionali). Inoltre i retailer italiani ed esteri che raggiungeranno la sezione F&J DELIVERY potranno anche scegliere direttamente in fiera tra un’ampia varietà di prodotti “finiti” e semilavorati, oltre ad un assortimento di pietre preziose e semi-preziose per bigiotteria e gioielleria. Si rinnova la collaborazione di grande valore con Poli.Design, eccellenza accademica del Politecnico di Milano. Ancora una volta, la visione del domani sarà il fulcro narrativo di DESIGN DIRECTION, un’area multimediale, e di VISIONARIES “for fashion”, una vera e propria “mostra” nella mostra, uno spazio riservato ai #visionaries.

Lucas Jack. And Oxidised Green

Quest’anno saranno presenti 75 diverse proposte provenienti da designer internazionali che hanno collaborato con direttori creativi e fashion stylist, donando la propria creatività al mondo della moda. Nel padiglione 10 torna anche Exploring Sustainable Fashion. Realizzata in collaborazione con SFASHION-NET, è una rete per i brand di moda slow, critica e indipendente.

Qui verranno presentati prodotti realizzati secondo criteri e pratiche totalmente sostenibili. Milano Fashion & Jewels vuole fornire un’informazione sempre più approfondita ai propri visitatori e anche nell’edizione di settembre ha previsto un calendario di eventi ricco di talk, workshop e master class per i retailer di settore. Dall’utilizzo efficace delle piattaforme social per gestire attività di marketing fino a suggerimenti per attuare nuove strategie commerciali di successo: sarà tutto concentrato nel padiglione 10 del Fashion Hub. Nel ricco panel di appuntamenti non poteva mancare la Master Class realizzata in collaborazione con Elle Italia che si concentrerà su alcune tendenze selezionate dalle passerelle internazionali focalizzandosi su precisi macro trend.

Pig’Oh. bracciale Ray #7, Essenze lignee differenti, filo di rame

Non solo informazione ma anche tanta formazione: il percorso creativo con IED di Milano culminerà, infatti, in una speciale passerella. A 10 studenti – Awate Surabhi Suhas, Bragadze Tamar, Cancio Martins Bissaia Barreto Ines, Kuhar Sophie, Marsano Silvia, Montoro Pasquale, Pallagrosi Attilio, Rahmani Nirvana, Vaz Maurity Mariana e Yeganegi Neshat – è stato chiesto di lasciarsi guidare da un’ispirazione che provenisse dalla sfera emotiva e che, più nello specifico, avesse a che fare con i traumi vissuti per fare emergere una dimensione artistica più vulnerabile ma anche più autentica. In fiera sarà presente con un proprio spazio anche la Scuola Orafa Ambrosiana, che ha tre sedi a Milano e che ha inserito giovani nelle manifatture nazionali ed estere supportando anche gli allievi interessati ad aprire proprie attività oppure a rilevare quelle di famiglia. In questa sezione saranno presenti due importanti novità. Grazie ad un accordo con la China National Garment Association – l’unica associazione governativa cinese per l’abbigliamento – TheOneMilano proporrà per la prima volta in Italia una collettiva per soddisfare le richieste dei consumatori occidentali soprattutto in termini di trasparenza, tracciabilità e sostenibilità. In questo modo sarà possibile costruire uno speciale “ponte” fra Italia e Cina, collegando manifattura e creatività tra similitudini e differenze. Sempre in questa sezione, infine, Mipel Overseas porterà una proposta internazionale di accessori in pelletteria per il mercato italiano ed europeo.

Infine, in un’ottica di networking, Milano Fashion&Jewels si svolgerà in concomitanza con MICAM Milano, Salone Internazionale della Calzatura, e MIPEL Salone internazionale della pelletteria e dell’accessorio moda, nelle giornate dal 15 al 17 settembre. Ci sarà inoltre una parziale sovrapposizione con Lineapelle, la mostra internazionale di pelli, accessori, componenti, tessuti in programma nel quartiere fieristico di Fiera Milano (Rho) dal 17 al 19 settembre.

Design Direction, le nuove tendenze dedicate alle principesse contemporanee

Beatypure e Adorabold sono i macro trend di Design Direction, uno spazio multimediale dove scoprire le tendenze di moda 2026 nel gioiello e nell’accessorio dei prossimi anni. Beatypure sceglie i colori essenziali – bianco e nero – insieme a blocchi di colori primari. Predilige minimalismo e linee rette agli eccessi e alle curve. I dettagli sono tono su tono ed esaltano l’intramontabile semplicità espressiva, amata dal pubblico giovane a cui si rivolge. Adorabold si manifesta, invece, con un moodboard che fonde forza e leggerezza. Una non esclude l’altra, anzi sono esaltate a vicenda e si uniscono in un gioco continuo di dettagli formali e cromatici. Questo binomio crea soluzioni sorprendenti e inaspettate. È dedicato alle principesse contemporanee: sono ribelli, indipendenti, carine, adorabili, appassionate di arte e di streetstyle. Amano i piaceri della vita ed i colori vivaci, riscoprono tecniche ed estetica di altri tempi.


MFJ, la sostenibilità nel proprio DNA: 11 marchi presenti nella sezione speciale
Selezionate piccole e medie imprese artigianali ed indipendenti del panorama slow fashion italiano

L’area “Exploring Sustainable Fashion” di Milano Fashion & Jewels, curata da Guya Manzoni e Marina Savarese, fondatrici di Sfashion-net, ospita 11 i marchi selezionati del panorama slow fashion italiano.
Ecco tutti i brand presenti. ◗ Pig’Oh: ha sede a Copparo in provincia di Ferrara, è un’attività nata nel 2012 e si occupa di gioielleria contemporanea realizzata con materiali non nati per questo scopo. Alcuni esempi di riuso e riciclo creativo: le capsule delle bottiglie di vino, i tubi di gomma e i bulloni da cantiere. Gioielli esposti anche al Guggenheim Museum di Venezia, Macro – Museo nazionale delle arti del XXI secolo e il Palazzo delle Esposizioni a Roma, alla Royal Academy of Arts di Londra. ◗ Lo Fo Io: i fondatori si definiscono artigiani da (ri)generazioni e loro sono alla seconda. Realizzano il ganzo, lo sciarpello, stole, guanti e cappelli. Collaborano con i cenciaioli di Prato che riciclano scarti tessili dal 1850. ◗ Resilia: brand di abbigliamento responsabile con sede a Castel d’Azzano in provincia di Verona. Produce in piccoli quantitativi in Italia e in laboratori sartoriali. Lavora solo con 3 tipi di materiali e tessuti: dead stock, cioè materiale di alta qualità che seleziona tra gli esuberi della grande distribuzione; cotone organico coltivato, prodotto, lavorato e garantito secondo gli standard agricoli biologici GOTS; riciclato e certificato GRS (Global Recycled Standard), cioè tessuti ricavati da materiali di scarto rielaborati in nuove fibre e trasformati in filati e nuovi tessuti. ◗ Mario Doni: brand di antica artigianalità toscana, specializzato nelle realizzazioni di sandali, zoccoli, cinture e altri accessori in Vera Pelle Italiana conciata al vegetale, cuoio naturale e pelle antiallergica. Ha certificato la propria filiera produttiva, processo produttivo e materiali con un sistema di blockchain. ◗ Come le Ciliegie: showroom a Panighina in provincia di Forlì, il nome è un rimando metaforico al corpo femminile. Come le ciliegie, le donne sono tutte diverse ma ciascuna è unica e meritevole di indossare abiti che sappiano valorizzarla. La fondatrice Valentina Amoroso ha ideato una sartoria non convenzionale: nel 2008 creava collane con bottoni vintage ma dal 2012 si è specializzata in abiti senza cerniere e bottoni, dai tagli ampi ed essenziali e mettendo al primo posto la qualità dei tessuti. ◗ Morgatta Collection: sartoria letteraria di Marina Savarese, nata nel 2016. Shop on line, prima collezione a Londra nel 2003. La collezione rimanda a stoffe, colori, inchiostri, lettere e stampe. ◗ Malaika: ad Abano Terme (Pd), il motto è “abita la natura”. II biologico è il punto di partenza: la materia prima usata per realizzare tutti i capi di abbigliamento è “cotone organico”, che proviene da coltivazioni biologiche ed è lavorato senza agenti chimici tossici per l’uomo. Inoltre tutti i particolari in plastica che si trovano negli indumenti e accessori provengono al 100% da plastica riciclata. ◗ Carlotta Scarabeo: gioielli dinamici in corda, realizzati a mano tramite upcycle. Scampoli di tessuto recuperato diventano anche portagioie unici, interamente cuciti a mano. ◗ Nicoletta Fasani: lo slogan è “non c’è sostenibilità senza tracciabilità e non c’è responsabilità senza trasparenza”. In ogni pagina dello shop on line, è possibile scoprire il viaggio degli oggetti, l’impatto ambientale della produzione e le loro certificazioni. A Milano, Nicoletta ha anche realizzato il laboratorio di scartoria, non un corso di riparazioni sartoriali ma il workshop che fornisce competenze tecniche per realizzare un accessorio (collana) stimolando competenze e pratiche per creare nuove soluzioni con scarti e materiale di recupero. Alla Scala di Milano, ad ottobre 2023, le è stato consegnato il premio “Impresa e valore 2023”. ◗ Pol.In: le piemontesi Paola e Sefora hanno creato un brand indipendente di abbigliamento artigianale etico. Capi unici, stampati, ricamati e creati a mano in edizione limitata. Infine ◗ AB Alessia Barbarossa dell’omonima designer marchigiana. Originaria di Fabriano, ama creare abiti affidandosi a tecnica e artigianalità.

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