Michela Vallotto, l’imperfezione è un punto d’arrivo
Artigiana viscerale, ama definirsi alchimista della materia, trattata principalmente con microfusione a cera persa
Le sue creazioni sono intenzionalmente imperfette, si direbbe addirittura (volutamente) inconcluse, per poter entrare in simbiosi con la sensibilità di chi indosserà il gioiello, a cui spetterà definirlo o concluderlo concettualmente. Uno scambio d’anime. Michela Vallotto, ideatrice del marchio My ZiZi Jewels, artigiana viscerale, nell’ottone e bronzo dei suoi manufatti, scanditi in pezzi unici o proposti come capsule collection in edizione limitata, ci mette la sua di anima.
Le è sempre chiaro il punto di partenza, mai quello finale, ama definirsi alchimista della materia, trattata principalmente con microfusione a cera persa in costruzioni minimal; è materica, passionale, cattura a volo pensieri ed emozioni, poi prova a reinpretarli in ciò a cui mette mano mescolando “...ingegno, esperienza, creatività e passione”.
Ed infatti, indagando i suoi anelli, o le sue collane o ogni altra sua realizzazione, non si può dare per certo che alla base vi sia un progetto di partenza chiaro e definito.
Volumi e geometrie sono determinati seduta stante, tutto ciò che viene plasmato dalle mani della designer non deve necessitare di ulteriori aggiunte o varianti, o ripensamenti, pena la riduzione di quell’imperfezione che invece rimane pregio.
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