Morellato: Massimo Carraro e l’arte della corporate strategy

Visionario, certo, ma Massimo Carraro sa giocare d’anticipo con scelte precise e mirate, presupposto indispensabile per guidare un fatturato in continua crescita

Morellato Collezione Gemme

Morellato,  tutto iniziò con i cinturini …

Da piccolo laboratorio di orologi e cinturini nel 1930 a realtà imprenditoriale tra i tasselli fondanti del sistema economico italiano. Ma chi ha spianato la strada è Massimo Carraro entrato con determinazione in questa storia agli inizi degli anni ’90, quando rilevò l’azienda gestita da suo padre e da altri soci, la Morellato, specializzata nella produzione di cinturini per orologi. Già un grande traguardo ma la volontà era quella di traghettarla nel resto del mondo e lo ha fatto, ça va sans dire, con rivoluzioni sempre più rilevanti.

Visionario, certo, ma Massimo Carraro sa giocare d’anticipo con scelte precise e mirate, presupposto indispensabile per guidare un fatturato in continua crescita, un business da capogiro che ruota su punte di diamante del made in italy.

Un pragmatismo che lo ha portato a ricoprire cariche divise tra Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Morellato, di cui ha acquisito la proprietà insieme al fratello Marco. Un impero che oggi è primo nel settore in Europa a capitale completamente italiano, che conta diversi marchi di proprietà e autorevoli licenze insieme a marchi in distribuzione. Quanti? Tanti per un portfolio che si possa dire ricco e ben diversificato ma non abbastanza da soddisfare la sua voglia di espansione e sviluppo.

Per adesso all’appello rispondono i marchi di proprietà Morellato, Sector No Limits, Philip Watch, Lucien Rochat, Chronostar, Le Petit Story, Bluespirit, Joyé, Morellato Watch Straps, Arca ed anche Kronoshop.com, il primo sito e-commerce italiano interamente dedicato all’universo dell’orologeria e della gioielleria. In licenza: Maserati, Trussardi e Furla. In distribuzione: Cluse, Scuderia Ferrari, Police, Timberland e Tayroc. Un universo di proposte che catturano l’interesse di un target variegato per età, genere e stili di vita, presenti in punti vendita monomarca e multibrand, shop in shop, corner shop e shopping mall dislocati in 45 Paesi nel mondo. Nessuna espressione di status symbol, solo accenti diversi che abbracciano la quotidianità, la praticità e l’accessibilità per essere sempre più vicini alla gente. Tout court.

Morellato Collezione Perle

Un lusso accessibile che si traduce in cosa?
Le chiavi del successo sono da ricercare nei valori che Morellato incarna in termini di innovazione e di continua capacità d’interpretare nel mondo la grande tradizione italiana della gioielleria. I ‘gioielli da vivere’ hanno introdotto negli anni ’90 il concetto di lusso accessibile offrendo alle donne contemporanee gioielli easy to wear declinabili in ogni momento della giornata, per sentirsi uniche e speciali con un prodotto elegante e raffinato. Ancora oggi il design italiano che ci contraddistingue, la continua ricerca della qualità e lo stile contemporaneo, sono i nostri punti di forza e la chiave di un successo quasi trentennale. Oggi Morellato è sinonimo di gioia e positività e di grande attenzione verso tutto l’universo femminile. Le nostre collezioni di gioielli più rappresentative in argento 925‰ come Gemma, arricchita da gemme preziose, o le proposte della collezione Perla dove sono proprio le perle ad essere protagoniste, rappresentano la sintesi estrema tra modernità, desiderabilità e ricercatezza stilistica”.

Il gruppo Morellato da poco è entrato a far parte del Club degli Orafi, sodalizio che raccoglie i più importanti gruppi e brand del nostro settore.
Sono molto contento di aver accettato la proposta del presidente Aprea. L’Italia vanta una grande tradizione nella gioielleria, credo che il Club degli Orafi possa essere uno strumento importante per difenderla e valorizzarla al meglio nel mondo”.

Naturalmente una realtà così importante e dal respiro internazionale come la sua non può non tenere conto dei valori etici.
Non ci può essere alcun business oggi senza il rispetto dei valori etici. Nel rapporto con i dipendenti e i fornitori, nella ricerca dei materiali, nelle tecniche di lavorazione. Il rispetto dei limiti non basta, credo sia fondamentale scendere in campo per sostenere importanti progetti ed iniziative di responsabilità sociale. Abbiamo iniziato tanti anni fa un felice percorso accanto a Medici con l’AfricaCuamm (la più importante ONG italiana attiva in Africa), con l’obiettivo di garantire il parto sicuro e interventi nutrizionali per mamme e bambini nei paesi ancora bisognosi di forme di assistenza medica primaria. Da sempre siamo al fianco delle donne vittime di qualsiasi forma di violenza collaborando su iniziative concrete finalizzate al sostegno dei loro diritti. Credo sia fondamentale essere agenti positivi di cambiamento”.

I mercati più ricettivi quali sono e dove è maggiore l’attenzione dei giovani verso il gioiello?
Registriamo da tempo, un’attenzione crescente dei giovani verso il gioiello sia nel segmento femminile che maschile con un incremento del 15% solo nell’ultimo anno. Sono proprio le nuove generazioni ad intercettare maggiormente l’innovazione in termini di ricerca stilistica e ad essere attratti da un design sempre all’avanguardia, elemento per loro imprescindibile nel momento della scelta d’acquisto. Il mercato Italiano resta il maggior mercato europeo nell’ambito della gioielleria e orologeria. Siamo presenti da tempo in Europa dove le realtà più performanti sono la Spagna e la Francia e abbiamo una consolidata presenza in Medio Oriente e in Asia Pacific, tutti mercati dove continuiamo ad investire in termini di punto vendita, d’immagine, sul wholesale tradizionale come negli shop in shop. In sintesi: la marca deve sempre essere rappresentata al meglio, indipendentemente dal mercato in cui è presente.”

Le contrazioni del settore sono ancora percepibili. Qual è il futuro del gioiello moda in Italia?
Il gioiello è per sempre, non può essere una moda. Può essere premium, accessibile, trendy ma la preziosità in sé esprime valori duraturi che trovo poco compatibili con il mondo della moda”.

Ci sono punti di incontro tra gioiello di tendenza e gioiello tradizionale?
Credo che Morellato esprima al meglio la sintesi tra gioielleria tradizionale, innovazione stilistica contemporanea e uno sguardo attento alle tendenze ma con un’elaborazione stilistica personale molto precisa e coerente con il proprio DNA: preziosità senza tempo, non soggetta alla moda del momento ma destinata a durare nel tempo grazie ad ispirazioni sempre molto attuali. La nostra filosofia è sempre stata quella di affiancarci e non di sovrapporci al gioiello per le grandi occasioni e di essere sinonimo di lifestyle”.

Oggi c’è il fenomeno degli smartwatch, se ancora di fenomeno si può parlare.
Gli smartwatch, oltre alla connotazione di novità e di avanguardia tecnologica, hanno avuto il grande pregio di aver “riconnesso” il consumatore moderno in maniera sostanziale al mondo dell’orologeria in generale. Ho sempre pensato, che orologeria tradizionale e quella smart potessero convivere in modo complementare, senza invadere l’uno il territorio dell’altro. Certamente, il mercato dei connessi è fondamentale oggi e lo sarà anche nel futuro. La sfida è quella di continuare a proporre prodotti di grande qualità ad un prezzo accessibile“.

www.morellato.com


MASSIMO CARRARO THE ART OF CORPORATE STRATEGY

Established in 1930 as a watch and watch strap workshop, it is now an entrepreneurial reality of the Italian economic system. Massimo Carraro became part of this history at the beginning of the 90s, taking over Morellato, the watch strap company run by his father.
Massimo Carraro manages a business that revolves around Made in Italy and holds the offices of Chairman and Chief Executive Officer of the Morellato & Sector Group, of which he acquired the ownership with his brother Marco. An empire, the first in the sector with an all-Italian capital in Europe, and a well-diversified portfolio: Morellato, Sector, Philip Watch, Lucien Rochat, Sospiro, Chronostar, Arca, Bluespirit, Sospiro, Furla, Maserati, Pianegonda, Cavalli, John Galliano, Miss Sixty, Trussardi, Cluse, Scuderia Ferrari, Police, Timberland, Joiè, Arca, Tayroc, Le Petit Story and Kronoshop.com, first Italian e-commerce dedicated to watchmaking and jewellery. Available at single-brand and multi-brand stores, shop-in-shops, corner shops and shopping malls in 45 countries worldwide. Each is the expression of everyday life, practicality and accessibility that is always close to the people.

Morellato is the first group of accessible luxury, what were the keys to success? (marketing, product, distribution …) The values of innovation and the Italian jewellery tradition. “Gioielli da vivere”, jewels to live, introduced the accessible luxury concept in the 1990s. Italian design, a pursuit of quality and a contemporary style are our strengths.
How important is it to be part of a goldsmiths’ club like Club degli Orafi and what are the possible objectives to be pursued in the short and medium term? Very much. Club degli Orafi can be an important tool to enhance the Italian goldsmith tradition in the world.
What weight do the words sustainability and ethics have in your group? There is no business without ethical values. Social responsibility is needed. We started years ago alongside Medici con l’Africa – Guamm (an important Italian NGO active in Africa) to guarantee safe childbirths and nutritional operations for mothers and children in needy countries and we support women who are victims of violence.
Which are the most receptive markets and where do young people have more interest in jewels? We have been recording the growing attention of young people towards men’s and women’s jewellery for a long time, with a 15% increase only in the last year. Young people are more attentive to stylistic research and to a cutting-edge design. The Italian market is the greatest market, but we are also in Europe, mainly in Spain and France and in the Middle East and in Asia Pacific. All markets we invest in, representing the brand at best everywhere.
The contractions of the sector are still perceptible. How do you see the future of fashion jewellery in Italy? A jewel is forever, it cannot be a fashion.
Are there any meeting points between fashion jewellery and traditional jewellery? Morellato expresses the synthesis between traditional jewellery and innovation at best. There is a preciousness in our DNA that will last over time. We work alongside the jewel without overlapping it and its being synonymous with lifestyle.
How do you place the smartwatch phenomenon? They are novelties and cutting-edge technology and have the merit of having “reconnected” the modern consumer to the world of jewellery. I always thought that traditional and smart watchmaking could live together. The challenge is to continue to offer quality products at affordable prices.

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