Martina Strazzer. Con “Amabile” ho coronato un sogno
Dall’online allo spazio fisico con un temporary store per promuovere non solo le linee di gioielli, ma anche per incontrare il pubblico e stimolare oltremodo la community per acquisti si persona.
Martina, hai dimostrato doti e capacità nella gestione dei social e soprattutto del canale TIKTOK, ma se non ci fosse stato l’aspetto creativo nelle tue produzioni molto probabilmente sarebbe stato tutto più difficile. Come sono nate le tue prime creazioni?
Le mie primissime creazioni erano molto semplici, non volevo fare cose troppo particolari perchè il mio budget di partenza era davvero ridotto e gioielli più strutturati avrebbero avuto un costo di produzione troppo elevato. Inizialmente ho fatto realizzare dei piccolissimi anellini costituiti semplicemente da una catenina che avvolgeva il dito. Successivamente, ho prodotto degli hoop classici, poi mi sono approcciata a dei design più elaborati, come delle roselline e degli angioletti. Proprio a questo punto mi sono resa conto che le mie capacità, non spiccate in termini di disegno, erano un limite per me, non riuscivo a comunicare bene ai miei fornitori cosa volessi. Mi sono quindi affidata ad una designer di gioielli ed assieme a lei abbiamo iniziato a dare vita alle prime creazioni esclusive di Amabile.
Oggi qual è il processo creativo delle tue collezioni? Hai un team con cui collabori?
Il processo creativo inizia con un brainstorming con alcune delle mie collaboratrici. Durante queste riunioni “buttiamo giù” le idee più disparate, prima partiamo dalle tematiche e poi pensiamo ai gioielli specifici. Per me è fondamentale circondarmi di persone che esprimano le proprie idee liberamente perchè sono convinta che più menti siano meglio di una. Lo trovo estremamente stimolante perché ci influenziamo a vicenda e dal confronto nascono le idee migliori. Deciso il concept di una collezione, la jewelry designer inizia a fare degli schizzi dando vita alle idee che sono state date. Una volta pronti gli schizzi, la responsabile del contatto coi fornitori ordina i primi campioni che arrivano in ufficio dopo qualche settimana. Il mio momento preferito è l’arrivo del corriere con i pacchi pieni di campioni, adoro vedere e toccare il frutto delle nostre idee. Da qui si passa alla valutazione dei campioni, decidiamo se iniziare la produzione oppure se fare qualche modifica. Avviata la produzione dobbiamo aspettare qualche mese per ricevere i gioielli finiti e pronti per la vendita.
La gioielleria, nell’ambito del luxury è sicuramente tra i segmenti più chiusi, come ti vedi contestualizzata in questo mondo e come pensi che loro vedano te?
Ciò che cerco di fare per differenziarmi in questo ambito è legare delle emozioni ai miei gioielli. Penso che questa sia una chiave nella mia comunicazione, provo concretamente a suscitare delle emozioni. Ad esempio, un po’ di mesi fa abbiamo lanciato una collezione che si chiama “Luce”, il tema può sembrare molto astratto e privo di significato concreto ma noi lo abbiamo legato alla tematica del: “tornare a brillare”. Tantissime persone mi scrivono dicendomi che si identificano nel concept e che hanno comprato gli orecchini di quella collezione perché hanno superato un periodo difficile e sono tornare a vedere la propria luce.
Ciò che cerco di fare per differenziarmi in questo ambito è legare delle emozioni ai miei gioielli. Penso che questa sia una chiave nella mia comunicazione, provo concretamente a suscitare delle emozioni.
Dopo un successo così clamoroso on line perché oggi senti l’esigenza di un “corner” fisico?
Amabile nasce online, di conseguenza non ho avuto modo, fino ad ora, di approdare sul mercato fisico. Sentivo la necessità di arrivare alle persone rompendo la barriera digitale che c’è sempre stata tra il brand e la community. A Marzo 2023 si è presentata la possibilità di aprire un piccolo corner in Rinascente e ho da subito pensato che fosse un’ottima soluzione per sperimentare una modalità di vendita fisica. Il temporary in-store, che sarà presente in Rinascente fino all’8 gennaio, è stato inaugurato il 17 Novembre con un evento che ha visto una enorme partecipazione di pubblico. Questa esperienza mi ha dato modo di vedere coi miei occhi quanto sia bello per la community acquistare di persona i gioielli di Amabile, è stata la carica per pensare a progetti ancora più grandi sempre riguardanti il mercato fisico!
Domanda banale…non si è sempre giovani, e questo vale per tutti, quale pensi sia il futuro di Martina Strazzer?
Questo è il lavoro che voglio fare e mi impegnerò tantissimo per far sì che Amabile diventi un’azienda sempre più grande. Chissà, magari aprirò anche altre aziende ma una cosa certa è che voglio fare l’imprenditrice. Nel mio futuro vedo una famiglia molto numerosa e una vita genuina e semplice. Mi piace l’idea di essere mamma e imprenditrice, questo è ciò che vedo nel mio futuro.
POST COMMENT