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Mario Inverardi, purezza delle linee ed equilibrio
È orafo, pittore, scultore, sempre alla ricerca di nuove tecniche.
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Si definisce ‘artista autodidatta’ Mario Inverardi, ma la grande sensibilità che guida la mente e la mano affiora in ogni suo lavoro dimostrando un sapere che va oltre. I gioielli sono l’espressione di una immaginazione che fa rivivere simboli lontani, elementi della natura oppure il rincorrersi dei pensieri, un risultato che ottiene battendo e trafilando a mano l’oro e l’argento perché attraverso questa antica tecnica i metalli acquisiscono particolari effetti di ombre e di luci come godessero di una “vita nuova e mutevole”.
A volte incastona pietre preziose o perle ma secondo un suo personale codice estetico che non si distacca mai da un concetto di armonia, purezza di linee, equilibrio e significati .
“Non ce n’è uno uguale ad un altro, perché ogni pezzo è un unicum, certificato e punzonato.” La sua prima mostra personale risale al 1973.
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