Marco Broggian racconta il lusso di oggi

MIMI un nuovo percorso che cammina nel solco della tradizione

Da sempre nei suoi gioielli si riconosce l’autorevolezza del made in Italy che oggi presenta un rinnovamento importante, ma non severo, attraverso cui comunica le evoluzioni mosse da quel dinamismo tipico dei nostri tempi.

Un lungo lavoro in linea con i valori della famiglia Broggian, tra i nomi storicizzati della gioielleria italiana, tra cui l’unicità nemica di ogni possibile ibridazione. La verve del suo extraluxury vanta oggi una nuova interessante identità, vivacizzata anche da una gamma di colori delicatamente spettacolari, propri dell’eleganza.

Marco Broggian

È un percorso che cammina nel solco della tradizione e che ha scelto l’internazionalità di Baselworld per dichiararsi, dove essenzialità e modernità, manifestate già nel logo dispensato dall’accento, sono state accolte con grande positività. Una ventata di freschezza che ne conferma l’importanza acquisita nel mondo del gioiello. A sostenerla anche la meritoria lavorazione dei maestri orafi e la certificata elevata qualità.

Abbiamo incontrato Marco Broggian, amministratore delegato dell’azienda di famiglia con laurea in Economia, master in Management e diploma del Gemological Institute of America. Gli abbiamo chiesto: la sua è un’azienda che nasce da una intuizione di famiglia, come si è evoluta negli anni?

La nostra storia inizia cinquanta anni fa.
Una storia di grande espansione e sviluppo se si tiene conto che inizialmente erano i cinturini degli orologi il nostro prodotto di riferimento. Poi il primo passo verso il mondo del lusso diventando membro della Borsa Diamanti di Anversa nel ’73, e socio fondatore dell’IGI. Ai diamanti si affiancano poi le perle, le Mikimoto. Una collaborazione preziosa che ci vede transitare da clienti a business partner. L’apertura alla creazione di gioielli finiti è praticamente un percorso spontaneo.  Oggi la loro espressione è “mimi” il nostro brand che all’appeal di modernita’ affianca tutti i titoli del vero made in italy. È l’identificazione del lato più fresco e disinvolto del lusso, di cui icona è la collezione FreeVola, proposta a Basel con il suo mix di design e colore, uno per ogni mood.

Mimì. Collezione FreeVola

La creatività delle collezioni è curata dalla proprietà?
La responsabile creativa è una figura di grande professionalità ed esperienza. Prima di condividere i nostri valori, di entrare in sinergia con la nostra filosofia, ha lavorato per i più importanti nomi dell’haute joaillerie mondiale, e vien da sé che questa collaborazione è per noi motivo di grande soddisfazione.

Da poco ci sono stati cambiamenti societari che sono coincisi con un cambio di stile. Un’ondata di modernità pretesa dal mercato odierno?
Sì, il mercato sta cambiando ma le sue richieste collimano perfettamente con la nostra idea di gioiello perché da sempre prestiamo attenzione alle esigenze della clientela che chiede appunto semplicità, tratti freschi e puliti, scevri da sovrastrutture per conferire una maggiore personalità. MIMI è questo, ed anche di più, portando in gioco finanche il packaging che rinuncia alle obsolete scatole per farsi pratico portagioie in linea con i progetti di eticità e sostenibilità ambientale. Tutto ciò è possibile perché la nostra è una family company ed opera in prima persona con immediatezza e in libertà. Baselworld è stata la platea ideale per presentare questo importante cambiamento che altro non è che la continuazione della nostra costante innovazione.

Il vostro impegno è mirato all’internazionalizzazione, ad oggi quali sono i mercati di riferimento?
L’Italia rimane al primo posto, seguita da Russia, Medio Oriente e Giappone, dove siamo presenti con un monomarca e da poco abbiamo avviata anche una distribuzione sufficientemente capillare. Anche il Sud America ci sta dando grandi soddisfazioni e per i prossimi anni abbiamo già ipotizzato di essere attivi negli Stati Uniti.

Quanto conta fare squadra con il Club degli Orafi?
È parte di noi da sempre dalla sua fondazione. È una fonte di arricchimento aziendale e personale.

Mimì. Collezione Bloom

Quali sono i valori di un gioiello Broggian?
Sono manifestazione di una semplicità in grado di interpretare il contesto attuale. Un gioiello si acquista per mille e un motivo ma oggi più che mai la prima motivazione è quella personale perché è sempre più sentito come estensione dell’io. 

Il gioiello come lo conoscevamo fino ad oggi è finito e le nostre creazioni hanno il dono di rispondere ad un twist che apparentemente può sembrare contraddittorio ma che invece si pone come una mera qualità: essere portabili oggi in ogni occasione della quotidianità e rispondere parallelamente ad un filosofia di timeless per eleganza e qualità

L’argento come si colloca nella sua gioielleria?
Un tempo è stata parte della nostra produzione, oggi non più. Forse un domani si potrebbe ripensare, ma è tutto da vedere.

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