Manuela Telesca quel cambiamento che si stava aspettando

È fatto a mano, ed è già uno dei pregi di questa creazione un pò gioiello, un pò scultura. Per Manuela Telesca è il frutto di un lungo percorso di ricerca, di qualcosa che ha un inizio ma non necessariamente una fine, perché si sviluppa nell’arco di un tempo indefinito fatto di sperimentazioni compositive, non tecniche perché quelle che utilizza rispettano rigidamente le tradizionali – tra le tante la fusione a cera persa.
La jewelry designer non è nuova a questo linguaggio che la porta ad indagare la materia, ad avere confidenza con essa per mostrarne nuovi potenziali estetici, che lascia approdare verso strutture che intrecciano grazia e potenza, ordine e caos, peso e leggerezza: la vera anima di Manuela.
È nei dettagli la sua dimensione artistica, in ogni singola presenza che diventa nucleo, figura trainante a seconda dell’angolazione da cui si guarda – l’anello, la collana, il bracciale.

Ognuna più significativa di un’altra, sia essa gemma (diamanti, smeraldi, acquamarina), metallo (oro, bronzo, argento) o spazio vuoto, tutto a vista, tutto su uno stesso piano di interazione. È, a tutti gli effetti, un progetto, e molto ambizioso, a cui ha dato il nome di “The Other”, ovvero, l’altro, quello che non era e che non sarà ancora perché è espressione di cambiamento.

In esso, nello specifico in questo bracciale snodato, ci si illude di individuare analogie con prospettive urbane o, perché no, di paesaggi alieni, ma il riscatto dal passato lo rende estraneo ad ogni immaginabile realtà, se non quella emozionante di Manuela Telesca.

www.manuelatelesca.com

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