Louis Vuitton: Bravery, Chapter II
L’iconica geometria della sua valigeria rivive tra gemme uniche dai colori ammalianti
Per il suo bicentenario la Maison scrive il secondo capitolo di Bravery – con il primo ha celebrato lo spirito pionieristico di Louis Vuitton. Incantevole quanto la precedente, questa nuova collezione di Alta Gioielleria, la Bravery Chapter II, si compone di venti pezzi spettacolari disegnati da pietre uniche e seducenti che omaggiano la sua più grande creazione: il baule piatto, inventato nel 1854, una rivoluzione nel mondo dei viaggi.
L’ha disegnata Francesca Amfitheatrof, Direttore Artistico per gli orologi e i gioielli di Louis Vuitton, facendo riflettere il DNA e i codici della Maison tra geometrie e colori attraverso quattro diversi temi: Le Multipin, Le Magnétisme, La Mini Malle e Cocktail Rings.
“La collezione Bravery è una metafora della vita di Louis Vuitton. Nel primo capitolo, svelato a giugno, abbiamo presentato le diverse tappe del viaggio che ha intrapreso. Ora celebriamo il momento più importante della sua carriera: l’invenzione dell’iconico baule e di tutte le sue caratteristiche distintive. È un nuovo tratto distintivo che stiamo introducendo nell’Alta Gioielleria Louis Vuitton”. Spiega Francesca Amfitheatrof
Le Multipin rivisita l’iconico lucchetto sul collier illuminato da tormaline rosa e verdi, citrini gialli, acquamarine blu, tanzaniti viola…, più di 100 pietre, cento carati allineati su tre file che si arrestano intorno ad una rarissima tormalina blu laguna da 42,42 carati. Il gioiello si accompagna ad un bracciale a polsino che vanta una tormalina ovale rosa da 20,67 carati e sessanta pietre colorate, oltre a due paia di orecchini in tormalina multicolore e ad un set di quattro anelli, ciascuno incentrato su una tormalina selezionata per la tonalità intensa.
Le Magnétisme punta sul fascino di uno zaffiro taglio cushion da 20,29 carati dello Sri Lanka di colore giallo – amovibile per essere indossato anche separatamente con una catena -, sospeso ad un diamante baguette, a forma di V, simbolo di Vuitton nonché forma degli angoli in metallo dei suoi bauli. Alla sua regalità conducono due file di tormaline rosa, arancione e gialla, per un totale di 152,86 carati. La silhouette rettangolare dell’iconica valigia si riflette nella cornice della pietra principale. Si accompagna a tre anelli rispettivamente con zaffiro rosa, tormalina rossa e tormalina lampone sono impreziositi dai diamanti.
La Mini Malle gioca sul monocromatismo, oro bianco e diamanti, per far rivivere la geometria della Petite Malle, lanciata nel 2014, tra maglie in pavé di diamanti e tre diamanti LV Monogram Star-cut, uno dei quali di 3,34 carati. Sulla stessa linea, una lunga collana che si trasforma in un girocollo e in due bracciali mentre l’anello con sigillo presenta un intarsio di diamanti. Il set è completato da un bracciale e un orologio gioiello.
Cocktail Rings, quattro anelli, ciascuno con una pietra centrale colorata taglio brillante che hanno richiesto tre anni di ricerca: un meraviglioso zaffiro Padparadscha rosa del Madagascar da 1,30 carati, un abbagliante rubino del Mozambico da 1,34 carati, uno zaffiro ceruleo dello Sri Lanka da 2,09 carati e un granato Demantoid verde intenso da 1,34 carati. Ogni anello presenta dettagli complessi, come borchie e angolari, che evocano la silhouette del baule.
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