L’ETÀ DELL’ORO: 50 capolavori raccontano nove secoli di storia, dal Medioevo al Novecento

Il nobile metallo trait d’union alla Galleria Nazionale dell’Umbria

Cosa hanno in comune Duccio di Boninsegna, Gentile da Fabriano, Taddeo di Bartolo, Niccolò di Liberatore, Bernardino di Mariotto, Bartolomeo Caporali? L’uso della luce sprigionata da un colore che va oltre il colore, quella dell’incontaminabile metallo che diventa anima delle composizioni, metafora di divinità, indiscusso simbolo di potere, elemento mitico e mistico, profano e divino, suggestione di bellezza sovrannaturale con cui gli artisti hanno reso eterni i loro dipinti. Dipinti che ora dialogando con le opere di altri grandi maestri dell’arte contemporanea – Carla Accardi, Alberto Burri, Mario Ceroli, Gino De Dominicis, Jannis Kounellis, Marisa Merz, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto, Andy Warhol (tra gli altri).

L’oro ancora una volta protagonista, anche nella mostra “L’età dell’oro” (presentata in anteprima alla 60esima Biennale di Venezia) e annoda nove secoli di storia.

[…] “Ho voluto spostare l’attenzione su quelli che si definiscono “i primitivi”, sulla grande collezione di fondi oro che rende la nostra istituzione un grande museo internazionale alla pari con il Metropolitan di New York e i Musei Vaticani. La mia idea è che sia giusto tentare di dare nuove letture dei maestri del passato, portando avanti la ricerca accademica, come stiamo facendo, ma anche provocare la mente dei visitatori riattivando il patrimonio con lo sguardo dei contemporanei. Da questa idea nasce ‘L’età dell’oro’, dove il metallo nobile si presta benissimo all’obiettivo”. Il direttore Costantino D’Orazio


Sotto il patrocinio del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Città del Vaticano, in mostra oltre 50 capolavori dal 26 ottobre al 19 gennaio nella sala Podiani della Galleria nazionale dell’Umbria, a Perugia. La curatela è di Alessandra Mammì, Veruska Picchiarelli e Carla Scagliosi.

gallerianazionaledell’umbria.it


THE GOLDEN AGE: noble metal illuminates the National Gallery of Umbria.
50 masterpieces tell nine centuries of history, from the Middle Ages to the 20th century
What do Duccio di Boninsegna, Gentile da Fabriano, Taddeo di Bartolo, Niccolò di Liberatore, Bernardino di Mariotto, and Bartolomeo Caporali have in common? The use of light through color beyond color, that of pristine metal that becomes the soul of compositions, a metaphor for divinity, an undisputed symbol of power, a mythical and mystical element, profane and divine, a suggestion of supernatural beauty with which artists made their paintings eternal. Paintings now dialoguing with the works of other great masters of contemporary art – Carla Accardi, Alberto Burri, Mario Ceroli, Gino De Dominicis, Jannis Kounellis, Marisa Merz, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto, Andy Warhol.
Gold that becomes the protagonist of the exhibition The Golden Age (premiered at the 60th Venice Biennale) knotting nine centuries of history.

[…] “I wanted to shift the focus to what are called ‘the primitives,’ to the large collection of gold backgrounds that makes our institution a great international museum on par with the Metropolitan in New York and the Vatican Museums. My idea is that it is right to try to give new readings of the masters of the past, carrying on academic research, as we are doing, but also to provoke the minds of visitors by reactivating the heritage with the gaze of contemporaries. From this idea comes ‘The Golden Age,’ where the noble metal lends itself well to the objective.” Director Costantino D’Orazio
Under the patronage of the Vatican City’s Dicastery for Culture and Education, more than 50 masterpieces will be on display from Oct. 26 to Jan. 19 in the Podiani Room of the National Gallery of Umbria, Perugia. The curatorship is by Alessandra Mammì, Veruska Picchiarelli and Carla Scagliosi.

POST COMMENT

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *