LAO – Le Arti Orafe, i vincitori di Preziosa Young
Alla decima edizione del concorso internazionale premiato il talento di cinque giovani designer del gioiello
In occasione della quarta edizione della Florence Jewellery Week (mix di mostre, incontri e workshop con artisti e curatori internazionali), a Firenze dal 28 aprile al 2 maggio 2022, i lavori di PREZIOSA YOUNG 2021, selezionati da una qualificata giuria composta da Alice Rendon, e Maria Laura La Mantia, storiche dell’arte, da Doreen Timmers, curatrice della galleria Doors, in Olanda; da Laura Kalmann, una delle artiste invitate a Florence Jewellery Week 2022; dal duo di artisti Conversation Piece (Beatrice Brovia and Nicolas Cheng), entrambi invitati a FJW 2022; da Laura Helena Aureli, editrice di Lost in Jewellery Magazine e curatrice di MydayByday Gallery a Roma; da Qian Wang, Shanghai, artista orafa, Cina, saranno in mostra in diversi luoghi della città e dopo Firenze l’esposizione proseguirà in altre gallerie in Italia, in Spagna, Polonia, Olanda e Cina.
La partecipazione totalmente gratuita offre anche la possibilità di partecipare a due premi speciali, uno offerto da LAO che prevede un soggiorno gratuito a Firenze in qualità di artista in residenza, e l’altro dalla fiera Inhorgenta.
Gli artisti Xinia Guan, Cina/USA, Anne Lahn Hornbæk Hansen, Danimarca, Pilynn Siriphanich, Tailandia, Charlotte Vanhoubroeck, Belgio, Zhipeng Wang, Cina/Germania sono stati scelti in base all’innovazione delle loro proposte, alla scelta dei materiali utilizzati, alle tecniche impiegate, al concetto espresso.
Il lavoro di XINIA GUAN è “radicato nel processo”, infatti, per le sue creazioni in argento il metallo viene segato a mano, la polvere raccolta e convertita in un nuovo pezzo, rappresentando metaforicamente le ore trascorse al banco orafo e dichiarando una sensibilità verso il problema dello spreco nel mestiere mentre la saldatura laser, non quella tradizionale, le permette di optare per una tecnologia più ecosostenibile. La sua ricerca orafa ha lo scopo di dare concretezza materiale all’incessante fluire dell’esistenza.
Affascinata dalla tecnica dello smalto cloisonn, ANNE LAHN HORNBÆK HANSEN attraverso l’antico procedimento traduce nel colore le sue illustrazioni che celebrano il corpo femminile in tutte le sue differenze e imperfezioni. Questi busti nudi, da indossare come spille, incarnano lo spirito più esuberante e orgoglioso del movimento ‘body positive’, mostrandosi fieramente pelosi, flaccidi, decadenti e in tutta la loro preziosa e autentica varietà.
PILYNN SIRIPHANICH utilizza ‘Agricultural Waste Composite’, un materiale alternativo e sostenibile, un composto ispirato alla trasparenza e alla leggerezza del sacchetto di plastica ma ottenuto da fibre naturali. Gli avanzi nella sua ricerca sono diventati il materiale principe della collezione, secondo la logica dell’upcycling, iil recupero creativo dello scarto, con cui ha creato una collezione di gioielli, piegando i fogli sottili in forme tridimensionali, leggere e voluminose.
ZHIPENG WANG si chiede se il gioiello come oggetto simbolo di specifiche tradizioni culturali e dichiarazione di appartenenza a un certo ceto sociale possa ancora sopravvivere nel mondo globalizzato di oggi. Il tè e il caffè utilizzati nei suoi anelli sigillo diventano rappresentanti allegorici, rispettivamente, della cultura orientale e di quella occidentale. Così come la tipologia del sigillo, non più sinonimo di lusso e di prestigio.
CHARLOTTE VANHOUBROECK ha riportato alla luce il personaggio di Louise-Marie d’Orleans attraverso lo studio del suo inventario – più di un centinaio di gioielli. La collezione Stilled Sentiments permette di rileggere un’importante figura femminile qual è stata la prima regina del Belgio, ma anche di rivelare un mondo di ricordi e segreti celati dietro questi gioielli, che custodiscono ritratti in miniatura, ciocche di capelli, messaggi incisi. L’artista ha reinterpretato questi pezzi per raccontare lo spirito di un nuovo tempo.
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