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Lamya porta gli artigiani nel digitale tra NFT e Metaverso
Dario Rjeili: «Mettiamo in connessione l’artigiano con i clienti, seguendo l’ideazione, la personalizzazione, la lavorazione e la produzione del gioiello.»
Dario Rjeili è un giovane Veneziano di origini Italo-Libanesi residente a Milano, nonché il fondatore di un ambizioso progetto: Lamya Jewelry, prima piattaforma in Italia per la vendita di gioielli artigianali fisici e digitali. La missione di Dario è quella di mantenere alto il nome di ogni artigiano e di ogni designer, e soprattutto il valore del “fatto a mano” perché ricco di storia, cultura e passione.
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Lamya Jewelry è una nuova piattaforma online che ha come scopo quello di riunire in un unico sito artigiani e designer di gioielli poco attivi online, offrendo loro una vetrina digitale e curando l’intero processo di comunicazione con il cliente, di consulenza, di gestione dell’ordine e di digitalizzazione.
L’intero portale nasce quindi per semplificare il lavoro degli artigiani che possono focalizzarsi unicamente sui loro gioielli e per per velocizzare e aiutare i consumatori che possono trovare l’artigiano che più li rappresenta, richiedere una consulenza e ordinare il proprio gioiello su misura. Tutto ciò è possibile grazie ad un efficiente servizio di comunicazione che può avvenire tramite chat o videochiamata.
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Lamya inoltre si assicura di essere assolutamente trasparante con il cliente fornendo contenuti (foto e video) veritieri e certificati dei propri gioielli, tramite la tecnologia di Truescreen, startup bolognese. Grazie a Lamya il cliente finale vede realizzato il gioiello dei propri di sogni seguendone passo passo l’ideazione, la personalizzazione, la lavorazione e la produzione, ed essendo quindi partecipe dal disegno all’oggetto finito.
Dario è il primo nel mercato Italiano ad occuparsi della digitalizzazione di gioielli artigianali per portarli nel Web 3 attraverso NFT da collezione o wearable.
Grazie alla collaborazione con Crifis, un giovane marketplace di NFT legati a prodotti fisici di valore, i gioielli realizzati dagli artigiani di Lamya entreranno non solo nel portagioie ma anche nel portafoglio virtuale dell’acquirente che sarà proprietario unico dell’oggetto.
“Insieme a Cifris- spiega Dario Rjeili, founder di Lamya – stiamo lavorando alla possibilità di allegare anche foto o video all’NFT permettendo cosí al possessore di creare un piccolo album dei ricordi legato ad un oggetto tanto importante”.
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II gioiello 3D inoltre è indossabile anche nel Metaverso dal proprio Avatar, che probabilmente molto presto tutti avremo. Lamya, infatti, è in grado di creare orecchini e collane da utilizzare come wearables in Decentraland, il metaverso oggi più in voga.
Un pacchetto completo che garantisce un viaggio scintillante nel più prossimo futuro.
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