J’OR: raccontare più storie in un gioiello

Attilio Gelpi con sua moglie Barbara, fondatori di Maison J’OR, cooperati dai figli Filippo e Lorenzo (responsabile progettazione sviluppo prodotto e responsabile vendite), hanno dimostrato che i gioielli sono quello che sanno fare scartando l’ovvio a favore di una riflessione profonda, intima e costante sul design. Offrendo altre possibilità alla bellezza, lo hanno avvalorato anche con la nuova collezione di Alta Gioielleria “Harem”, che diventa ponte tra culture diverse reinterpretando i temi geometrici dell’architettura araba.

Harem, anello Rubellite, cabochon da 11.15 kt, ritagli in turchese, diamanti naturali da 0,97 kt, oro rosa 18Kt
Harem, anello Madreperla, Tanzanite cabochon da 16.02 kt, ritagli in Madreperla, diamanti naturali da 0.97 kt, oro bianco 18 Kt
Harem, orecchini Tanzanite ,cabochon da 15.90 kt, ritagli in Madreperla, diamanti naturali da 2.20 kt, oro bianco 18Kt

Protagoniste sono le pietre, nello specifico cabochon di fuoco vivo – rubellite -, e di un denso blu abissale – tanzanite -, abbracciate da pattern di madreperla o di turchese, che file di diamanti mutano in losanghe impreziosendone i profili. Più che da spiegare è da contemplare il lavoro di maestria artigianale che ha reso possibile anche il mutevole gioco di luce negli orecchini pendenti. La percezione che si ha è di un’inequivocabile eleganza come segno riconoscibile di J’OR, realtà etica certificata dall’RJC voluta da una famiglia più che mai unita dai sentimenti e più che mai orgogliosa dell’impegno profuso. Imprenditori che si misurano quotidianamente con il sapere della tradizione

maisonjor.com


J’OR, telling more stories in a piece of jewelry
“Beauty without a form cannot exist.”

By offering other possibilities to beauty, they have proven that jewelry is what they know how to do by discarding the obvious in favor of deep, intimate and constant reflection on design. Attilio Gelpi with his wife Barbara, founders of J’OR, cooperated by their sons Filippo and Lorenzo (product development design manager and sales manager) have also corroborated this with the new High Jewelry collection “Harem,” which becomes a bridge between different cultures by reinterpreting the geometric themes of Arab architecture. Protagonists are stones, specifically cabochons of bright fire – rubellite -, and dense abyssal blue – tanzanite -, embraced by patterns of mother-of-pearl or turquoise, which rows of diamonds mutate into lozenges embellishing their profiles. More to contemplate than to explain is the craftsmanship that also made possible the changing play of light in the pendant earrings. The perception one has is of unmistakable elegance as a recognizable sign of J’OR, an RJC-certified ethical reality desired by a family more united than ever by sentiment and more proud than ever of their commitment. Entrepreneurs who measure themselves daily with the knowledge of tradition.

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