Jaquet Droz: il tempo non è mai stato così rock
Come ad un concerto della leggendaria brand. La stile tweed, gli amplificatori, il battipenna delle chitarre, il tolex degli altoparlanti… il mondo adrenalinico di quella musica che ha fatto la storia è tutto lì, sul quadrante del Rolling Stones Automaton, dalla Stratocaster di Ron Wood, posata davanti al doppio amplificatore, ai piatti d’oro leggermente ricurvi della batteria minimalista di Charlie Watts, 2 chitarre di Ron Wood e Keith Richards – una è quella a cinque corde con cui il “Riff umano” ha inciso alcuni dei groove più leggendari del rock, e, finanche il microfono e l’armonica di Mick Jagger.
Su un secondo disco ruotante (la rotazione dura circa trenta secondi e può essere azionata per otto volte consecutive attraverso un pulsante nella corona a ore 3) ecco le copertine originali dei sei album più emblematici del gruppo dal 1971 a oggi – realizzabili su richiesta dagli artigiani di Jaquet Droz scegliendo tra quelle preferite. E c’è poi la riserva di carica indicata a ore 8 da una camma – il braccio articolato e il diamante di un giradischi per vinili.
Sul fondello in vetro zaffiro, la massa oscillante in oro rosso viene incisa con il nome dell’album scelto, tra i 23 disponibili, insieme alla data di rilascio e al nome dello studio dove è stato registrato, per un esemplare unico inciso “1/1”.
Tutto animato da automi personalizzabili, tutto fatto a mano per questa wunderkammer da portare al polso per non dimenticare che è un segnatempo, pensato come un oggetto da collezione.
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