Il Ponte Casa d’Aste, introvabili orologi da polso e da tasca e gioielli da sogno all’asta in novembre
Patek Philippe, Rolex, Audemars Piguet, ed anche Jaeger-LeCoultre, Cartier, Piaget, Omega, Bulgari, IWC, Longines, Zenith, in edizioni storiche o introvabili o semplicemente ammalianti all’incanto alla Casa d’Aste Il Ponte. Nelle magnifiche sale di Palazzo Crivelli a Milano, il 12 novembre (con esposizione ad ingresso libero il 6, 7 e 8 novembre negli orari 10.00-13.00 – 14.30/18.30) saranno battuti orologi da polso e da tasca che hanno fatto storia, ad iniziare dal Patek Philippe Nautilus in oro e acciaio, disegnato dal geniale progettista e gioielliere svizzero Gerald Genta nel 1976, ispirandosi alle linee dell’oblò del Nautilus di Jules Verne. Suo anche l’Audemars Piguet Royal Oak, anni ottanta, con lunetta ottagonale e quadrante a «tapisserie».
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“Gli orologi da polso sono ormai una delle principali forme di investimento -afferma Luca Manzoli, Capo Dipartimento Orologi da polso e da tasca della Casa d’Aste-.Obiettivo del dipartimento è proporre una selezione che possa essere apprezzata sia dal pubblico di appassionati che di esperti “ A questi ultimi, infatti, sono riservate anche edizioni speciali come il Frank Muller da uomo con quadrante guilloché e calendario perpetuo, realizzato in soli 100 pezzi.”
Ancora in novembre, Il Ponte procederà ad una seconda asta, stavolta dedicata ai gioielli.
“Quella che vogliamo presentare al pubblico -sostiene Luca Ghirondi, Capo Dipartimento Gioielli della Casa d’Aste Il Ponte- è un’asta dal fascino irresistibile! Nonostante il periodo complesso , la domanda di beni di lusso è in costante ascesa . Inoltre mancando le fiere internazionali, penso che le aste rivestano un ruolo ancora più determinante e di interesse”. Per il settore di sua competenza, il fascino effettivamente irresistibile sarà di eccezionali pezzi che andranno all’incanto il 18 e 19 novembre 2020, con esposizione ad ingresso libero nei giorni 6, 7, 8 novembre (orario 10.00-13.00 – 14.30-18.30) in Via Pontaccio 12, Milano.
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Si tratterà di gemme da straordinarie carature, gioielli come vere e proprie opere d’arte, talvolta con il valore aggiunto della vetustà. E’ di fine XIX secolo, ad esempio, la collana con grande broche/pendente su cui svettano due diamanti a cuscino (ct. 3,25 circa e ct. 3,68 circa) attorniati da altri 49 ct circa di diamanti old mine.
Altra particolarità di grande interesse, Buccellati, presente insieme alle Maison blasonate Black Star & Frost, Tiffany & CO, Cartier, Van Cleef & Arpels, Bulgari, David Webb, Cusi, Chiaravalli e Sabbadini, firma una broche a forma di fiore al cui centro splende un diamante di circa 4,80 ct in grado di cambiare colore secondo l’ambientazione e la luce. Restando in tema di diamanti, si arriva a 10,16 ct con la sontuosa gemma montata su un anello rifinito con ulteriori due diamanti a scudo di ct 0,50 circa cadauno.
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