Il Ponte Casa d’Aste, all’incanto preziosità che spaziano da fine ’800 ai giorni nostri
Tra le Maison anche Fabergé, Buccellati, Cartier, Pomellato, Tiffany e Van Cleef – Arpels
A palazzo Crivelli, il 2 e 3 dicembre 2021, pezzi rari e di altissima qualità, dai due orologi da tavolo della maison Fabergé, realizzati tra il 1899 e il 1903 dall’orafo Mikhail Perkhin – uno dalla particolare forma triangolare, l’altro rifinito da una raggiera dai finissimi nastri e rami d’alloro – (rispettivamente lotto 130, stima € 65.000 – 80.000 e lotto 132, stima € 55.000 – 70.000), alla rara coppa in oro giallo (lotto 128, stima € 57.000 – 65.000) firmata dagli inglesi Hunt & Roskell, un elemento centrale di tiara a volute (lotto 95, stima € 13.000 – 15.000) del gioielliere torinese Musy, noto per i legami con la Casa reale di Savoia.
Si parla di alta gioielleria alla quale si aggiungono il bracciale di diamanti e rubini di Lacloche Frères (lotto 121, stima € 85.000 – 95.000), provvisto di accessori per essere indossato “en bandeau” o come “collier de chien”,e la broche a fiore (lotto 127, stima € 13.000 – 15.000) di Pierre Sterlé, oltre a tante gemme di ottima provenienza e caratura tra cui uno zaffiro ovale di ct. 32,66 (lotto 123, stima € 70.000 – 90.000) e un diamante rotondo di ct. 8,13(lotto 118, stima € 32.000 – 42.000).
Non mancano esemplari di design contemporaneo firmati Buccellati, Cartier, Pomellato, Tiffany e Van Cleef – Arpels, ma anche diversi anelli di manifattura antica che, partendo sempre da fine Ottocento, toccano date iconiche negli stili come le linee marcatamente liberty dell’anello a tre rubini ovali del ’25 (lotto 99, stima € 6.500 – 7.500), oppure, i volumi geometrici dei diamanti rotondi e smeraldo a gradini dell’anello Bulgari del 1930 (lotto 70, stima € 8.500 – 10.000).
Singolari la collezione di diciannove cammei (lotto 42, € 3.200 – 3.600) di varie epoche e il collier con diciassette cammei in corallo arancione (lotto 41, € 2.200 – 2.500).
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