Il comparto delle Fiere in grande affanno ma in grado di ripartire in tutta sicurezza
Un accorato invito al Governo affinchè dia risposte e certezze in tempi brevi per dare il via libera al rilancio del settore
I numeri indicano chiaramente che è uno tra i comparti fondamentali dell’economia italiana: secondo le stime di CFI, il settore fieristico genera un volume d’affari di 60 miliardi di euro annui. Le manifestazioni b2b sono un driver per le nostre imprese: il 50% delle esportazioni nasce da contatti originati dalla partecipazione agli eventi fieristici, per un volume complessivo di 251 miliardi di euro l’anno e un ritorno sugli investimenti di 8 euro per ogni euro investito.
Da tempo fermo a causa dell’emergenza sanitaria, il comparto delle fiere sarebbe pienamente in grado di riprendere l’attività in totale sicurezza, come annunciato dagli operatori di categoria. Quindi, da parte delle principali rassegne italiane del settore moda, PITTI Uomo, Bimbo, Filati e Taste a giugno, Milano Unica (il salone dell’eccellenza tessile-accessori) a luglio e poi a settembre MICAM Milano (il salone internazionale delle calzature), MIPEL (l’evento internazionale dedicato alla pelletteria e all’accessorio in pelle), TheONE Milano (il salone dell’haut-à-porter femminile), LINEAPELLE (mostra dedicata a pelli, tessuti, accessori e componenti più innovativi), DaTE (manifestazione dedicata all’occhialeria d’avanguardia) e HOMI Fashion&Jewels Exhibition (manifestazione dedicata al bijoux e all’accessorio moda), è pressante la richiesta al Governo (che pur parlando di riaperture estive per alcune attività, non menziona assolutamente le fiere) di dare assolute certezze per poter riavviare l’attività confermandone lo svolgimento, nel rispetto delle regole e dei protocolli di sicurezza sanitaria sia per gli espositori che per i visitatori.
In pratica, si chiede che nel prossimo DPCM, previsto per il 6 di questo mese, si conceda la possibilità di procedere all’organizzazione delle rassegne di settore, la cui programmazione necessita di tempi lunghi affinchè tutto si svolga in totale sicurezza e in assoluta tutela per gli operatori di settore, unici ad avere accesso alle manifestazioni. Diversamente, senza certezze e tempi congrui si rischierà di compromettere del tutto la prossima stagione autunnale.
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