IED apre le porte al gioiello

Un dialogo con i talenti del panorama nazionale e il loro approccio al mondo dell’accessorio – jewelry oriented – con focus sulle realtà accademiche

L’Istituto Europeo di Design (IED), fiore all’occhiello nel panorama formativo a livello internazionale, dedito al disegno industriale, alla moda e alle arti visive, si estende anche al gioiello.

Nelle sedi di Milano, Roma e Torino il corso triennale di Jewelry Design viene promosso all’interno della scuola di Design con spazi e direzioni condivise con il corso di Product Design. Un percorso unico nel suo genere che apre un dialogo tra realtà apparentemente distanti: quella dell’approccio personale e sperimentale e la progettualità company-oriented. Le basi didattiche si fondano su discipline d’insegnamento che trasmettono come distinguere diversi stili di design, tecniche di produzione e materiali per i mondi de il gioiello contemporaneo, il gioiello moda e l’alta gioielleria, vantando anche una parte pratica all’interno del Laboratorio Orafo.

Al disegno creativo con tecniche grafiche manuali, viene affiancato l’utilizzo di software e tecnologie di stampa 3D sviluppando capacità informatiche essenziali al fine di comunicare il progetto e rimanere al passo con le nuove tecnologie e tecniche di produzione. Il culmine del percorso, che consolida una valida preparazione culturale tecnica e progettuale, vede il definirsi di una propria collezione dei gioielli che esplica la futura identità di designer.

I talent to watch dell’ultimo triennio accademico vantano già esperienze all’interno di realtà affermate del mondo della gioielleria nonché una fresca visione sul panorama del gioiello contemporaneo.

Scopriamoli insieme.

Annachiara Zani

@anna.c.zani

NOW.HERE.VOID

Il vuoto può essere materializzato?  Come si può rendere visibile l’invisibile? Sono le domande che si pone Annachiara Zani in NOW.HERE.VOID dove la luce diventa un mezzo necessario per rivelare, in modo impercettibile, che oltre la realtà tangibile c’è qualcos’altro che aspetta di essere svelato. L’alabastro, in qualità di materiale trasparente, diventa lo strumento giusto per raccontare l’imprevedibile. Inoltre, posti in controluce, i gioielli affermano in capital letters che tutto è VISIBILE.

Francesca Nuala Sirimarco

@nuala_jewels

FEMINA MALEFICA

Il progetto di Francesca Nuala Sirimarco, che attualmente lavora presso Milor gioielli, nasce dall’urgenza di indagare sulla caccia alle streghe in Europa, attraverso una collezione formata da una serie di 7 pendenti, ognuno dei quali è altamente simbolico. Mani e materia per raccontare la storia di ogni donna soppressa e spogliata delle proprie perturbanti ideologie. Un percorso ancestrale, ricco di pregiudizi e malintesi, tuttora intrinsechi nella società contemporanea, che sottovaluta gli albori della stregoneria, dove la saggezza femminile vedeva la donna come baluardo e guida spirituale. Primordiali e sacri, i monili di Francesca Nuala Sirimarco insegnano a guarire dalle piaghe del passato e a potenziare le singole identità.

Francesca Nuala Sirimarco

Yang Ningyi

@888coco_yang

TIME’S FLOW

Il cadenzare del tempo è parte della vita quotidiana. Speculato, teoricizzato e analizzato resta un elemento fluttuante della nostra esistenza che può essere sperimentato solo attraverso i sensi. L’osservazione individuale è la chiave di lettura della collezione di Yang Ningyi, un percorso di luci e ombre in cui il Deus Ex Machina è il sole. I suoi gioielli “parlano” grazie alla luce naturale e registrano lo scorrere del tempo. Illuminata dal sole, infatti, la forma dell’’ombra dei gioielli continuerà a cambiare e, nel momento specifico in cui la luce del sole brillerà direttamente su di essi, l’ombra sboccerà in un fiore.

Yang Ningyi

Huang Yuewen

@yuewen.jewels

REBIRTH FROM THE RUINS

12 maggio 2008. Nella città natale della designer, Sichuan – Cina, ci fu un enorme terremoto. Anni dopo Huang Yuewen ne testimonia il processo evolutivo dell’urbanistica e dei sopravvissuti alla catastrofe. Dalle rovine si espande la luce della rinascita e le pietre preziose vengono utilizzate come connettore dei “frammenti” di metallo prezioso. Le crepe vengono, così, idealmente risanate, per un risultato estetico impattante.

Huang Yuewen

www.ied.it

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