Giovanni Corvaja: ossessioni dorate
La ricerca ha portato il designer alla crezione del ‘Vello d’oro’ frutto di 1300 ore di lavoro, 28 km di filo d’oro quasi invisibile, 1.241.856 fili d’oro fino, 4000 granuli di platino e un peso di 324 grammi
Nato nel 1971 a Padova Giovanni Corvaja ha iniziato a lavorare come metalmeccanico all’età di 13 anni al Liceo Artistico Pietro Selvatico di Padova sotto la guida di Francesco Pavan e Paolo Maurizio. Nel 1988 il suo primo traguardo è il Diploma di Maestro d’Arte seguito nel 1990 dalla Maturità d’Arte Applicata. Nel 1990 entra al Royal College of Art di Londra per continuare i suoi studi nel campo della gioielleria d’arte e dopo la laurea al Royal College con il titolo di Master of Arts nel 1992, torna a Padova dove prosegue la sua carriera artistica nell’oreficeria. Una carriera che risplende come l’oro, anche perché proprio di oro si tratta.
“L’oro è la mia ossessione, è simbolo di evoluzione e perfezione, esprime la migliore virtù della natura e della creazione. È quindi una necessità per me lavorarci, per acquisirne la massima conoscenza possibile” dice Giovanni Corvaja.
E se non è sorprendente vedere che tutte le sue creazioni sono realizzate con il prezioso metallo aureo, lo sono invece le creazioni stesse. Dal ‘Vello d’oro’ del 2008 che incarna il mito greco e che è frutto di 1300 ore di lavoro, 28 km di filo d’oro quasi invisibile, 1.241.856 fili d’oro fino, 4000 granuli di platino e pesa 324 grammi. Soffice come un manto, straordinario come la dedizione che ci è voluta per crearlo.
Fino ai lavori più recenti in cui superfici che sembrano composte da particelle pronte ad esplodere o gabbie geometriche vedono intersecarsi livelli complessi di percorsi aurei. Ricerca, bellezza e unicità.
https://www.giovannicorvaja.com
Imelde corelli
Stupendo! Complimenti mi piacerebbe approfondire L argomento.