GemGenève, a maggio al Palaexpo un’edizione senza confini

Ronny Totah: “GemGenève ha vinto la scommessa di elevare le arti orafe ai massimi livelli internazionali, coltivando al contempo uno spirito conviviale e familiare“.

Confine, parola attualissima nel nostro tempo, sarà il tema della prossima edizione di GemGèneve, in programma dall’ 8 all’ 11 maggio a Ginevra. Un confine aperto, inclusivo, in cui è possibile riconoscere se stesso senza esludere l’altro: con questo spirito l’evento Ginevrino unirà e riunirà business, cultura, arte, scienza e tutti coloro a cui sta a cuore condividere competenza e passione per i gioielli e le gemme. Durante la precedente edizione il Salone aveva chiamato a raccolta oltre 3500 visitatori tra buyers, designer e artisti provenienti da tutti i continenti, trasformando per più di quattro giorni il Palexpo in un autentico tempio della gioielleria.

i cofounder di GemGenève Thomas Faerber e Ronny Totah

Grazie alle settantacinque nazionalità rappresentate, GemGenève ha nel suo DNA esclusività ed inclusività, accogliendo il mondo intero: dall’India agli Stati Uniti, passando per Brasile, Armenia, Giappone e Cina, senza dimenticare l’Ucraina.
Altra lodevole mossa, GemGenève accoglie gratuitamente tutti i giovani di età inferiore ai 18 anni e tutti gli studenti interessati al settore della gioielleria, tant’è che nel maggio 2024 il 22% delle presenze era rappresentato da giovani sotto i 30 anni.

Jewellery & Gemstone Association of Africa

Come sempre i talenti locali ed emergenti saranno al centro dell’esposizione, per la prima volta a Gem Genève sarà presente la prima organizzazione africana a riunire gioiellieri, designer e gemmologi, la Jewellery & Gemstone Association of Africa (JGAA), nata per sostenere la gioielleria promuovendo, al contempo, modelli economici sostenibili. L’associazione si occupa anche di formazione, sviluppando programmi incentrati sul taglio delle pietre preziose. Felice di questa new entry Nadège Totah : “Fin dalla prima edizione, GemGenève ha puntato i riflettori su designer ancora «sottotraccia»; aprire (finalmente) il Salone ai giovani talenti africani è per noi uno dei motivi di maggiore orgoglio di questa 9a edizione.

Nel Villaggio dei Designer si potranno ammirare le creazioni degli astri nascenti del gioiello tra cui la designer cinese A.win Siu che ha partecipato per la prima volta a GemGenève nel maggio 2023, dopo aver percorso con più di 8.000 km per presentare i suoi iconici gioielli. GemGenève ha segnato il suo ingresso ufficiale nel mondo della gioielleria inducendola a tornare anche per questa prossima edizione. Nel maggio 2024 Shavarsh Hakobian ha partecipato per la seconda volta a GemGenève, creando una nuova collezione appositamente per il Salone. A maggio 2025 tornerà per la terza volta, un’occasione perfetta per mostrare i suoi nuovi lavori, tutti in edizioni ultra limitate. Grande ritorno anche per la gioielleria Ucraina. Poiché artisti e designer sono spesso tra i primi a essere dimenticati in tempo di guerra, Olga Oleksenko si è impegnata dal 2022 con la Strong & Precious Art Foundation a garantire la sopravvivenza dei giovani creator sulla scena internazionale. Esperta di gioielleria e ambasciatrice della maison Van Cleef & Arpels a Kiev, ha riunito in questa inedita collettiva i più promettenti nomi ucraini della gioielleria contemporanea aiutandoli a sbarcare anche oltroceano.

Uno spazio sarà dedicato anche all’eccellenza artigiana con nomi quali Nelly Saunier, artista specializzata nella lavorazione della piuma e Sara Bran che ha fatto del merletto d’oro la sua cifra artistica da quasi 20 anni. La prima si è conquistata un nome nel mondo dell’Alta Moda collaborando per 17 anni con Jean-Paul Gaultier e per aver introdotto l’arte della piuma nelle collezioni del gioielliere Harry Winston, e poi di Van Cleef & Arpels. La seconda vanta collaborazioni con grandi marchi come Piaget e Guerlain e ogni sua creazione richiede non meno di 600 ore di lavoro.


Durante l’evento sarà in programma una mostra per intenditori e collezionisti di gioielli dell’ Art Deco che hanno rappresentato un’esplosione di creatività nella storia dell’arte orafa. Si è trattato infatti “di un periodo di emancipazione sociale, ma anche di grandi innovazioni tecniche“, sottolinea Robert Leigh-Pemberton, collaboratore del gioielliere londinese Humphrey Butler Ltd, che prenderà parte alla prossima edizione della mostra. Altra presenza confermata sarà quella di Enzo Liverino; per lui il corallo è una passione di famiglia tramandata fin dal 1894, attualmente ricopre anche il ruolo di Presidente della commissione Corallo presso la CIBJO, che annovera tra le sue missioni principali quella di far conoscere e rispettare attraverso pratiche sostenibili questa gemma.



Il programma ufficiale di incontri culturali della nona edizione sarà svelato nelle settimane precedenti il Salone.

Conferenze, tavole rotonde, vedranno come solito, alternarsi esperti, storici, autori specializzati e opinion leader di settore desiderosi di dibattere sulle principali tematiche e questioni che animano il settore del gioiello, con un unico obiettivo: abbattere le barriere e abolire i confini tra universi distanti del gioiello.

gemgeneve.com


GemGenève, an edition without Borders in May at PAlaexpo

Boundary, a very topical word in our time, will be the theme of the next edition of GemGèneve, scheduled from May 8 to 11 in Geneva. An open, inclusive boundary, in which it is possible to recognize oneself without excluding the other: in this spirit the Geneva event will unite and bring together business, culture, art, science and all those who care about sharing expertise and passion for jewelry and gems. During the previous edition, the show had gathered more than 3,500 visitors including buyers, designers and artists from all continents, transforming the Palexpo into an authentic temple of jewelry for more than four days.

With seventy-five nationalities represented, GemGenève has exclusivity and inclusiveness in its DNA, welcoming the whole world: from India to the United States, via Brazil, Armenia, Japan, and China, not forgetting Ukraine.
Another laudable move, GemGenève welcomes all young people under the age of 18 and all students interested in the jewelry industry free of charge, so much so that in May 2024, 22 percent of attendance was represented by young people under 30.

As always, local and emerging talent will be at the center of the exhibition, and for the first time at Gem Genève the first African organization to bring together jewelers, designers and gemologists, the Jewellery & Gemstone Association of Africa (JGAA), will be present, established to support jewelry while promoting sustainable economic models. The association is also involved in education, developing programs focused on gemstone cutting. Happy with this new entry Nadège Totah : “Since the first edition, GemGenève has been shining the spotlight on designers who are still ‘under the radar’; opening (finally) the Salon to young African talents is for us one of the greatest reasons for pride in this 9th edition.”

A space will also be devoted to artisan excellence with names such as Nelly Saunier, an artist specializing in feather work, and Sara Bran, who has made gold lace her artistic signature for nearly 20 years. The former has made a name for herself in the world of Haute Couture by collaborating for 17 years with Jean-Paul Gaultier and for introducing the art of feathering into the collections of jeweler Harry Winston, and then Van Cleef & Arpels. The latter boasts collaborations with major brands such as Piaget and Guerlain, and each of her creations requires no less than 600 hours of work.

The official program of cultural meetings of the ninth edition will be unveiled in the weeks leading up to the show.

Conferences, panel discussions, will see, as usual, alternating experts, historians, specialized authors and industry influencers eager to share opinions and debate on the main issues and questions that animate the jewelry sector, with one goal: to break down barriers and abolish boundaries between distant universe of jewelry.

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