Fratelli Dinacci, l’arte della montatura Made in Italy presentata a Open Tarì

Flavio Dinacci: “Crediamo moltissimo nella manifattura italiana, il ritorno in termini di qualità e affidabilità del prodotto è enorme”

Per ogni pietra c’è bisogno di una struttura che possa esaltarne il colore, la preziosità, la luce. La montatura è, dunque, l’anima di un gioiello e nello stesso tempo deve presentarsi con un design ricercato ed una manifattura d’eccellenza”. Queste parole che l’amministratore delegato Flavio Dinacci pronuncia quasi scandendole, rappresentano il punto di partenza e di approdo della Fratelli Dinacci, storica azienda fondata nell’Antico Borgo Orefici come saggio dei metalli preziosi e montature, e con sede principale presso Il Tarì di Marcianise.

Proprio all’interno del polo orafo, in occasione di Open Tarì, che si è svolta dal 5 all’8 maggio per presentare le collezioni estive, l’azienda ha messo in mostra le ultime novità. “Nel solco della continuità e seguendo sempre il nostro dna – ha aggiunto l’owner Flavio – ci siamo mantenuti sulle linee classiche che rappresentano il nostro core business: bracciali tennis, solitari e fedine. Conserviamo la nostra specializzazione, che ci dà grande soddisfazione. Crediamo moltissimo nella manifattura italiana, investiamo e spendiamo in questo ambito perché siamo consapevoli, come ci fa constatare la nostra clientela italiana e internazionale, che il ritorno in termini di qualità e affidabilità del prodotto sia enorme”.

Ad Open Tarì, la Fratelli Dinacci ha occupato il modulo 168 e ai piani superiori, presso i moduli 38 e 39, è rimasto operativo anche il servizio dedicato alle analisi e alle stime. Qual è stato il bilancio, al termine della fiera?Nonostante i venti di guerra di questo periodo, siamo tra quelli che lavorano e che non si lamentano. È evidente che ci sia stata una flessione delle venditein totale per noi il 25%, sommando mercato domestico e all’estero – ma il Tarì, come al solito, ci ha molto soddisfatto in termini numerici, come visite ricevute. Occasioni di business, contatti, rapporti da sviluppare. Incide anche il prezzo dell’oro, che ormai ha superato i 70 euro a grammo. I nostri gioielli costano sempre di più, ma abbiamo preferito conservare le classiche carature perché un gioiello che deve accogliere pietre singole o in pavé è un gioiello di lusso, impegnativo e non può prescindere da questa caratteristica”.

fratellidinacci.it


Fratelli Dinacci, the art of Italian-made frames presented at Open Tarì

‘For each stone, there is a need for a setting that can bring out its colour, its preciousness, its light. The setting is, therefore, the soul of a piece of jewellery and at the same time it must present itself with a refined design and excellent workmanship’. These words, which managing director Flavio Dinacci pronounces almost in tongues, represent the starting and arrival point of Fratelli Dinacci, a historic company founded in the Ancient Goldsmiths’ Village as a sage of precious metals and mountings, and headquartered at Il Tarì in Marcianise.

At Open Tarì, Fratelli Dinacci occupied module 168 and on the upper floors, in modules 38 and 39, the service dedicated to analysis and estimates was also operational. What was the balance at the end of the fair? ‘Despite the war winds of this period, we are among those who work and do not complain. It is clear that there has been a drop in sales – a total of 25% for us, adding the domestic and foreign markets – but the Tarì, as usual, has been very satisfying in terms of numbers, as visits received. Business opportunities, contacts, relationships to be developed. The price of gold, which has now exceeded 70 euro per gram, also has an impact. Our jewellery always costs more, but we preferred to keep the classic caratings because a piece of jewellery that has to accommodate single or pavé stones is a luxury, demanding piece of jewellery and cannot do without this characteristic’.

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