Fope resiste anche per il 2020: illustrato il bilancio agli investitori
Diego Nardin: «In un anno molto difficile abbiamo portato avanti le nostre strategie con successo e questi risultati hanno ancora più valore»
Ricavi ed Ebitda superiori alle previsioni, nuove aperture e un inizio anno che fa ben sperare. Fope tiene anche nel 2020, durante il quale il settore orafo ha attraversato forti difficoltà dovute al lockdown e alla mancanza di turisti.
I NUMERI.
La storica azienda vicentina, che ha illustrato il bilancio 2020 agli investitori, ha chiuso l’anno con ricavi per 26 milioni, con un -25,7% rispetto ai 35 dell’anno precedente e un Ebitda del 15% – contro il 12% preventivato – del valore di 3,95 milioni contro i 6,78 dell’anno precedente e l’Ebit a 2,34 milioni (era 5,43). L’utile netto si è invece attestato a 1,65 milioni, con un -66% rispetto ai 4,85 del 2019. Infine l’indebitamento finanziario netto è salito a 2,42 milioni dai 90mila euro dell’anno precedente.
«Siamo soddisfatti di risultati che sono andati anche oltre le nostre previsioni – sottolinea l’amministratore delegato Diego Nardin – con una flessione del 25,7% rispetto al 2019 che si riduce all’11% se non consideriamo i mercati turistici, che hanno sofferto più degli altri, come ad esempio i Caraibi, dove ha pesato l’assenza di viaggiatori americani, e in Italia le città d’arte. Questi risultati, al termine di un anno così difficile, sono ancora più importanti di quelli ottenuti in periodi buoni e fanno ben sperare anche in prospettiva».
APERTURE.
Numeri frutto di strategie già messe in campo e di un lavoro continuo, che ha portato anche a nuove aperture. «Nel 2020 – continua l’ad – abbiamo ridotto i costi, portando avanti comunque le nostre strategie, che si sono rivelate giuste e abbiamo proseguito sia la nostra politica di aperture di shop in shop, sia quella relativa ai monomarca».
In estate è quindi nato il negozio sul Lago Maggiore, mentre recentemente si è alzato il sipario sulla boutique di Kuala Lumpur, in Malesia, la prima in Asia. E a breve sarà tenuto a battesimo anche un prestigioso spazio a Dubai. Negozi che vanno ad aggiungersi a quelli di Londra e Venezia. Proprio da quest’ultimo l’azienda vicentina ha voluto lanciare un messaggio di ottimismo. «Abbiamo appena riaperto il monomarca di piazza San Marco – sottolinea Nardin – più che altro per dare un segnale di fiducia in una piazza dove molte attività sono ancora chiuse, anche se ovviamente conosciamo la situazione».
PROSPETTIVE.
In questo contesto le sensazioni per quanto riguarda il 2021 sono positive. «In questi primi mesi i segnali che stanno arrivano dai concessionari sono buoni e rispondenti alle nostre aspettative e questo ci fa guardare con ottimismo al 2021. Restano ovviamente incertezze legate all’emergenza sanitaria, ma pensiamo che potremo ottenere risultati positivi».
LE NUOVE COLLEZIONI.
Art deco, colore e focus su orecchini e anelli nelle collezioni 2021 di Fope, illustrate da Claudia Piaserico.
La prima novità riguarda, appunto, la linea Essentials, che si concentra su anelli e orecchini in oro 18 carati, progettati intorno alla maglia Novecento, che vuole diventare il nuovo must-have, in un’ottica di lusso quotidiano. La maglia flex’it è applicata sia agli anelli, in tre spessori, sia agli orecchini, con un design a goccia che mantiene perfettamente la forma grazie alle minuscole molle.
S’ispira all’Art Deco, invece, Vendôme, reinterpretata utilizzando per la prima volta nei dettagli preziosi non solo diamanti taglio brillante, ma anche princess e baguette, nonché rubini e zaffiri blu. Una novità rivolta, invece, alle consumatrici di fascia alta.
Infine Panorama, lanciata a metà 2020, che celebra il lusso discreto con uno spessore molto contenuto, quasi piatto, sempre in maglia flex’it. Caratteristiche di questa nuova collezione sono anche le barrette in oro, presenti in numero variabile e con differenti carature.
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