Sara Capoferri: Fery, gioielli dal sapore gotico e per Asia Argento la croce Cruzeiro
Abbiamo incontrato Sara nel suo atelier-laboratorio a Rovato in provincia di Brescia: “Ho un approccio un pò particolare al progetto. Parto dall’idea, faccio una ricerca di immagini, butto giù la grafica e poi corro al banchetto e ci lavoro direttamente. Ho nella mia testa l’immagine di quello che vorrei che fosse, poi con gli strumenti aggiusto e guido le mani.”
Sara non utilizza ne stampi ne modelli in cera, ma gioca col metallo
La designer realizza direttamente i suoi gioielli da quella che è la materia prima, una sola, l’argento 925, esclusivamente italiano. Anche se, avendo un lato “geek” molto spiccato, ci confida che non esclude, in un futuro prossimo, di ampliare il suo interesse a tutto quello che è il mondo del 3D per la stampa o del taglio laser. L’idea di unire mani e tech risulterebbe un connubio ideale e assolutamente in linea col suo modo di essere e con l’immagine del suo brand. “Credo che la coesistenza di sapienza e tecnologia unita allo stile italiano sia una chiave da sfruttare a beneficio del settore e che potrebbe emergere e brillare nel mondo.”
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Per Asia Argento, Sara Capoferri ha creato la croce Cruzeiro
Quello che la contraddistingue e per cui è ricercata dalla sua clientela è la capacità di realizzare gioielli ad hoc, la sua capacità di tradurre in monili le loro storie, che sia un racconto personale o la celebrazione di un momento.
Si tratta quindi di simboli personalissimi, come fossero tatuaggi da portare sempre accanto a sé. La procedura con cui lavora è ormai consolidata: Il cliente la rende parte del suo mondo, concordano insieme immagini e soggetti, affidandosi poi alla sua creatività per la scelta di raffigurazioni, texture ed altri spunti, con uno stile che strizza l’occhio ad anime rock, patine anticate e graffiature, grazie all’argento reticolato che risulta il più rappresentativo nei suoi gioielli.
La particolare produzione di Sara, in passato è stata notata da Asia Argento regina dark italiana, che in più occasioni ha indossato i monili Fery. Ad esempio la croce Cruzeiro, simbolo dai tanti risvolti non sempre religiosi, pensata e ideata proprio per l’artista romana.
Quasi tutte le sue creazioni sono unisex, per lei e per lui. Per il pubblico maschile non mancano però i gemelli, che con il lettering personalizzato, diventano bottoni gioiello. Oppure la linea di papillon gioiello che sta sviluppando e arricchendo di nuovi modelli.
“L’argento come metallo in fondo si presta moltissimo a interpretazioni alchemiche antiche. Tra le ultime creazioni a cui sto lavorando sicuramente spiccano i teschi in versione romantica. Dagli sugarskulls messicani, alle spille Vanitas, passando per la collana Eternal. Anche qui si tratta di un approccio al tema dark sempre da una prospettiva malinconica, ma non oscura. In fondo è proprio il nero il colore che li racchiude tutti. Indosso spesso quello che creo, perché rappresentano il mio gusto. – ci racconta la designer”.
Tra le novità, oltre alle mini capsule di Handy – ciondoli a forma di mano – ci sono le pietre e alcuni tocchi d’oro per impreziosire rielaborando cosi alcuni elementi classici del mondo del gioiello. Sta infine creando e costruendo un nuovo progetto, ma… per ora, rimane un segreto.
Se si ha un desiderio, una storia da tradurre su argento come regalo, amuleto o “autodono”, si può contattare Sara tramite instagram @sarafery, facebook (Fery silver art di Sara Capoferri) o sul suo sito www.fery.it
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