Federorafi: mercato in ripresa ma occorre tutta la sua fisicità
Federorafi fotografa il momento storico, i commenti autorevoli del mondo orafo
Dai fatturati in crescita alle strategie per fronteggiare le conseguenze della pandemia, dal sentiment degli imprenditori alle prospettive future. L’ultima indagine di Federorafi, relativa al trimestre gennaio – marzo 2021, ha indagato proprio sull’impatto che il Covid 19 ha avuto sul settore, concludendo che ci sono, nonostante tutto, “buoni segnali di ripresa”.
«È fondamentale ripartire anche con i viaggi all’estero per gli incontri di business»
Ivana Ciabatti
presidente uscente Federorafi
“L’indagine conferma il grande dinamismo e la determinazione delle imprese che stanno cercando di uscire dalle sabbie mobili del 2020 sull’onda positiva, anche psicologica, delle buone indicazioni provenienti dai numeri e dagli effetti dei piani vaccinali in molti Paesi, compresa l’Italia. – ha dichiarato in una nota stampa la presidente uscente Federorafi Ivana Ciabatti – Quello che ora diventa fondamentale è ripartire anche con i viaggi all’estero per gli incontri di business ed incentivare la presenza in Italia degli operatori stranieri a partire da VicenzaOro September. Con lungimiranza Federorafi con Agenzia ICE ha messo a punto anche diverse operazioni in presenza sia in USA che in Cina e per Expo Dubai, proprio i tre paesi che stanno dimostrando un buon feeling con il gioiello made in Italy. Per permettere che tutto quello che stiamo preparando da mesi, sia come singole aziende che come federazione, investendo tempo e risorse, si possa tramutare in occasioni di business è indispensabile l’affiancamento delle istituzioni, a partire dal Ministero degli Affari Esteri, per accompagnare i nostri imprenditori nelle trasferte all’estero e per facilitare l’arrivo in Italia dei buyer internazionali attraverso accordi one-to-one con gli atri Paesi. È quello che chiediamo dall’aprile dello scorso anno!”.
Andiamo ad analizzare i numeri della suddetta indagine: il 24% del campione presenta un fatturato in crescita rispetto ai livelli del primo trimestre del 2020 (tra questi, un 10% cresce oltre il 20%). Il 22% invece mostra vendite invariate rispetto ai primi tre mesi del 2020. Rimane prevalente la quota del campione che decresce, il 54%, ma occorre precisare che tale quota è ben più contenuta rispetto all’incidenza registrata nelle rilevazioni precedenti, 89% nell’anno 2020.
«Durante questo trimestre si notano segnali positivi provenienti anche dai mercati esteri»
Luigi Cosma
presidente Borsa Diamanti D’Italia
“Per quanto riguarda il nostro settore ed in particolare il settore dei diamanti abbiamo potuto constatare una certa ripresa da inizio anno della domanda e un conseguente aumento dei prezzi. – ha commentato Luigi Cosma, presidente Borsa Diamanti Italia – Questi ultimi aumenti hanno praticamente riportato i prezzi alla situazione pre-Covid, fattore decisamente incoraggiante che fa sperare in una ripresa più immediata. Durante questo trimestre si notano segnali positivi provenienti anche dai mercati esteri come quello cinese e americano con un costante aumento della domanda. Questi segnali ci fanno guardare avanti con una maggiore fiducia. Un fattore importante sarà quello di viaggiare in modo più libero per facilitare maggiormente gli incontri interpersonali e gli scambi”.
«Oggi l’obiettivo è il mantenimento del trend di crescita»
Paolo Cesari
presidente Assogemme
Il presidente di Assogemme, Paolo Cesari, ha detto: “L’indagine redatta da Federorafi sul primo trimestre dell’anno è stata efficace. La pandemia ha avuto un effetto doloroso sulla filiera di produzione di tutto il comparto orafo e i piccoli operatori, in particolare, sono coloro che ne hanno subito maggiormente le conseguenze. Il mercato estero ha dato positivi segnali di ripresa, dovuti in particolar modo alla ripartenza del mercato cinese ed americano: ad oggi l’obiettivo è il mantenimento del trend di crescita, nella speranza che nuove varianti del Covid non blocchino ulteriormente i flussi di lavoro. Rientrare in presenza, e soprattutto poter viaggiare nuovamente è fondamentale, in un settore come il nostro dove le relazioni e il rapporto con il prodotto, soprattutto per i pezzi unici, deve poter essere curato di persona non solo attraverso uno schermo”.
«Per il nostro settore gli incontri offline restano molto importanti»
Vincenzo Aucella
presidente Assocoral
Viaggiare è fondamentale anche per il comparto del corallo, come ha sottolineato Vincenzo Aucella, presidente Assocoral: “Il distretto produttivo di Torre del Greco sta soffrendo molto questo blocco degli spostamenti, con le cancellazioni di fiere internazionali quali quella di Hong Kong. Per il nostro settore gli incontri offline restano ancora molto importanti perchè ogni nostro prodotto è un prodotto unico ed artigianale. Scegliere un lotto di corallo oppure dei cammei di un certo valore non si può tramite una fotografia. Al momento non sappiamo quale sarà la prospettiva per noi per l’autunno 2021, restiamo fiduciosi perché abbiamo comunque contatti costanti con i nostri clienti, il nostro prodotto è ancora ricercato, e siamo sicuri che non appena si riuscirà a viaggiare in sicurezza verso l’estero (non solo noi, ma anche per i nostri clienti) il tutto tornerà alla normalità”.
«Per una vera ripresa economica è importante riprendere a viaggiare. Per questo motivo il ruolo delle fiere è la chiave per la ripartenza»
Emanuele Guido
direttore Business Unit Lifestyle Fiera Milano
Molti concordano, inoltre, nel ribadire il ruolo fondamentale che hanno le fiere, che lentamente stanno ripartendo, come ha spiegato Emanuele Guido, direttore Fiera Milano:
“I mesi appena trascorsi ci hanno insegnato a cercare occasioni di business anche da remoto ma indispensabile per una vera ripresa economica è riprendere a viaggiare, incontrare le persone e toccare con mano i prodotti, specie per comprendere se e come si sono evoluti i singoli canali di distribuzione. Proprio per questo motivo il ruolo delle fiere è la chiave per la ripartenza. Noi stiamo lavorando proprio per questo. Il primo passo sarà a settembre con HOMI Fashion&Jewels (fieramilano dal 18 al 20) edizione che ci vedrà in contemporanea con MICAM Milano (il salone internazionale delle calzature) e MIPEL (l’evento internazionale dedicato alla pelletteria e all’accessorio in pelle) in un’ottica di sinergia per tutto il mercato del mondo del gioiello moda e dell’accessorio”.
«I momenti di business che abbiamo organizzato in questi mesi, hanno visto rafforzarsi la fiducia del comparto»
Vincenzo Giannotti
presidente Centro Orafo Il Tarì
Il presidente del Tarì di Marcianise, Vincenzo Giannotti ha osservato: “Dal mese di aprile, abbiamo registrato, e continuiamo a farlo quotidianamente, un progressivo incremento sia delle visite settimanali di gioiellieri presso il nostro Centro, che del volume di affari delle nostre aziende. I momenti di business che abbiamo organizzato in questi mesi, pur tra tante difficoltà, hanno visto rafforzare la fiducia del comparto. Dopo la positiva esperienza di maggio stiamo procedendo a vele spiegate verso la prossima importante edizione di OPEN in calendario dall’8 all’11 ottobre. Stiamo assistendo in questi mesi anche alla attesa ripresa di attenzione da parte dei mercati esteri. Da questo punto di vista siamo già al lavoro con Ice Agenzia per organizzare un nuovo importante incoming di 100 buyers selezionati, provenienti in prevalenza da Europa e Mediterraneo. Il progetto OPEN Europe – Tesori nascosti al Tarì, sostenuto dal piano Export Sud, è in calendario dal 6 al 15 ottobre prossimi. Per la prima volta si tratterà di un evento Phygital, nel quale concretamente gli incontri fisici si alterneranno ad appuntamenti virtuali, grazie alla piattaforma Fiera 365 che in questi giorni stiamo costituendo con Ice”.
L’indagine di Federorafi ha rilevato anche che la metà circa del campione (48%) segnala un certo risveglio del mercato estero con riferimento ad alcuni Paesi-partner strategici: Stati Uniti, Francia, Emirati Arabi/Qatar.
E il futuro? Nel secondo trimestre 2021 le aziende a campione – nel 45% dei casi – si attendono una crescita del fatturato rispetto al medesimo periodo del 2020 (detta quota quasi raddoppierebbe rispetto al 24% registrato nel primo trimestre).
«I momenti di business che abbiamo organizzato in questi mesi, hanno visto rafforzarsi la fiducia del comparto»
Giorgio Villa
Presidente Club degli Orafi
“Siamo cautamente ottimisti e fiduciosi nella positiva capacità di tenuta del settore. Abbiamo certamente attraversato una crisi senza precedenti ma, come Club, pensiamo e ci impegneremo affinché il 2021 possa essere davvero un anno di cambio di rotta, di ritorno alla normalità ed alla crescita, seppur contenuta. Il 2020 è stato un anno molto complesso per l’intero settore. La chiusura forzata del lockdown ha fatto sì che dall’estrazione, alla produzione fino al retail ci sia stato un forte rallentamento dell’export e un’importante contrazione del fatturato interno. – ha precisato Giorgio Villa, presidente del Club degli Orafi Italia – Negli ultimi mesi invece notiamo dei segnali molto positivi che arrivano dal mercato cinese, il primo a tornare a livelli pre-Covid, e che guarda al 2021 con grande ottimismo. Nell’ultimo trimestre 2020 inoltre abbiamo notato dei trend positivi sul mercato americano e si osservano segnali di crescita anche nel Middle East. Per quanto riguarda il mercato interno le chiusure del 2020 hanno avuto un forte impatto, ma già con le aperture prenatalizie sono stati registrati dei risultati di ripresa. Si denota una grande differenza tra il branded e l’unbranded, sia nella categoria dei marchi che nel business b2b. Un altro punto che ha fatto la differenza è stato sicuramente il digitale”.
L’indagine nel dettaglio ha evidenziato che un buon 25% delle aziende prospetta un inizio di ripresa già nella primavera 2021 mentre un 59% lo sposta di alcuni mesi. In particolare: un 39% la prevede a partire dall’autunno 2021, mentre un 20% dalla primavera 2022. Solo una minoranza ipotizza tempi ancora più lunghi: a partire dall’autunno 2022 per il 10% dei rispondenti e non prima del 2023 per il restante 6%.
«Il sentiment positivo è condiviso da tutti i protagonisti dell’intera filiera che nel ritorno di Vicenzaoro September 2021 vedono l’occasione decisiva per riprendere il dialogo con i mercati internazionali»
Marco Carniello
Global Exhibition Director di IEG
“Segnali di un trend di ripartenza significativo si registrano su più fronti. Il VBI – Vicenzaoro Buyer Index, sistema di monitoraggio attraverso il quale Italian Exhibition Group misura la propensione dei buyer internazionali del settore a partecipare all’appuntamento in presenza di settembre, rileva a giugno un clima di fiducia raddoppiato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Riscontri decisivi arrivano in particolare da Middle East e Nord America, oltre che dall’Europa e naturalmente dall’Italia. – afferma Marco Carniello, Global Exhibition Director di IEG – Il sentiment positivo è condiviso da tutti i protagonisti del comparto con in testa le aziende e gli operatori dell’intera filiera che nel ritorno di Vicenzaoro September 2021 vedono l’occasione decisiva per riprendere il dialogo con i mercati internazionali, in particolare quelli vicini. Un dialogo che IEG si è impegnata a mantenere attivo negli scorsi mesi grazie alle diverse iniziative messe in campo a favore delle aziende, sfruttando i canali digitali, ma che non vediamo l’ora di ritrovare, dal vivo e in presenza, in fiera a Vicenza”.
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