Federorafi: Confindustria Moda conferma un’evoluzione favorevole per il settore orafo-argentiero

Claudia Piaserico: “I dati confermano la grande capacità di riscatto del settore ma non dobbiamo lasciarci trasportare dai facili entusiasmi”.

Sulla base delle elaborazioni effettuate per Fedeorafi dal Centro Studi di Confindustria Moda su dati ISTAT, da gennaio a luglio 2021 il commercio con l’estero del settore orafoargentiero-gioielliero si mantiene interessato da un’evoluzione positiva. Più in particolare, da gennaio a luglio 2021 le esportazioni del settore hanno messo a segno un incremento del +83,2% per un totale di 4.455 milioni di euro. Nel periodo in esame si rileva una dinamica in crescita dell’export generalizzata ai principali mercati di destinazione del settore.

Claudia Piaserico

Per Claudia Piaserico, Presidente Federorafi: ” I dati confermano la grande capacità di riscatto del settore ma non dobbiamo lasciarci trasportare dai facili entusiasmi. Le performances sono influenzate anche dalle quotazioni in rialzo delle materie prime preziose e temo che non si arresteranno per i prossimi mesi visto che gli analisti prevedono per il 2022 nuovi record sull’oro e sugli altri metalli preziosi. Rimango comunque fiduciosa sulla tenuta del settore e sulla capacità di fare sistema anche attraverso le iniziative che la federazione sta mettendo in campo nell’ambito della formazione, della promozione e della sostenibilità.”

Rispetto ai livelli pre Covid-19 e, quindi, rispetto al gennaio-luglio 2019, molti paesi mostrano di aver ripianato il contraccolpo dello scorso anno, mentre altri non hanno ancora recuperato del tutto il gap. In particolare, l’export di Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti segna un incremento rispettivamente del +66,7% e del +7,7% rispetto al corrispondente periodo del 2019. Relativamente a Cina-Hong Kong, la crescita cinese si traduce in aumento di circa 29,1 milioni di euro rispetto al gennaio-luglio 2019; pur significativa, non compensa, tuttavia, le perdite di Hong Kong, come anticipato, inferiori di 122,4 milioni rispetto ai primi sette mesi del 2019.

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