Emanuela Vannini, architetto, designer appassionata di tutto ciò che dal disegno prende forma realizzandosi
L’essere nata a Roma per Emanuela Vannini è una marcia in più e lo ha dimostrato mettendo da parte la laurea in architettura per vivere un’esperienza nel mondo della gioielleria, conoscenza che la porta ad approfondire la storia di quest’arte così antica ed applicare quelle tecniche che si tramandano da millenni. Si accompagna a curiosità e passione in nome della creatività e della ricercatezza.
La sua prima collezione si intitola “Letters“, una rivisitazione dell’anello a sigillo in tre diversi materiali, perché il classico nelle sue mani si spinge verso forme contemporanee. È così anche per le collezioni Seed – il braccialetto sarà testimonial di una charity in collaborazione con Smarathon nel 2018, Rami, Orchidea, Arthur King, tra le sue predilette, con metallo battuto e rigato in omaggio all’arte del Medio Evo, e Bubble, dove dal metallo fuso affiorano pietre, un linguaggio decisamente più fluido e moderno.
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“Royal Family” è l’ultima in ordine cronologico, con pietre colorate incorniciate da metallo rivestito di oro chiaro, un gusto classico per il quale si presta una vasta gamma di colori.
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