Editoriale: La creatività e la passione sopravviveranno all’AI
L’ intelligenza artificiale stravolgerà, come tante altre applicazioni informatiche, la nostra quotidianità, ed è evidente che, nei prossimi anni, il mondo subirà grandi cambiamenti. Ma sono certo che non sarà in grado di sostituire quelle caratteristiche che hanno scritto la nostra storia, la storia italiana.
Dubito che il futuro potrà essere popolato da “artigiani digitali” perché la creatività, la sensibilità artistica e l’abilità tecnica necessarie a creare ‘capolavori’ sono frutto di studio, ma soprattutto di amore. L’AI sostituirà, sì, i processi produttivi ‘meccanici’ ma non potrà mai surrogare le emozioni investite e trasmesse, quelle che fanno di un gioiello di manifattura artigianale Valenzana o Torrese un oggetto unico, di un abito sartoriale la quintessenza della raffinatezza, di un accessorio fatto a mano l’espressione di un modus operandi inimitabile. E proprio il concetto di amore dovrà essere la chiave per preservare non anni ma millenni di tradizione, di fatto a mano, di buon gusto.
L’industria del gioiello inevitabilmente proseguirà il suo processo di evoluzione – oggi più che mai con grande impegno verso la sostenibilità – ma dovrà mantenere ben salda l’attenzione al passato.
Un esempio, da cui prendere insegnamento, è stata la mostra Ornamenta, realizzata al Centro Orafo di Marcianise – in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei – in occasione della fiera di maggio Open.
Una testimonianza di bellezza e di contemporaneità che ha investito i visitatori con un torrente di sensazioni che i robot non potranno mai replicare.
Editorial: Creativity and passion will survive AI
Artificial intelligence will, like so many other computer applications, disrupt our daily lives, and it is clear that, in the coming years, the world will undergo great changes. But I am certain that it will not be able to replace those features that have written our history, Italian history.
I doubt that the future can be populated by “digital artisans” because the creativity, artistic sensibility and technical skill needed to create ‘masterpieces’ are the result of study but above all of love. AI will, yes, replace ‘mechanical’ production processes but it can never replace the emotions invested and transmitted, those that make a Valencian or Torrese handcrafted piece of jewelry a unique object. And the very concept of love will have to be the key to preserving not years but millennia of tradition, of handmade, of good taste.
The jewelry industry will inevitably continue its process of evolution-now more than ever with great commitment to sustainability-but it will have to keep a firm focus on the past.
One example, from which to take a lesson, was the Ornamenta exhibition, held at the Goldsmith Center in Marcianise – in collaboration with the Archaeological Park of Pompeii – during the May Open fair.
It was a testimony to beauty and contemporaneity that invested visitors with a torrent of sensations that robots can never replicate.
POST COMMENT