Damiani mette a disposizione della Protezione Civile i 12mila mq dell’ex Palafiere, prossima sede della manifattura del Gruppo
L’ex Palafiere di Valenza è stato acquisito dal Gruppo Damiani destinandolo, dal 2022, ad essere l’headquarter della Maison dove troveranno posto anche una scuola di formazione per orafi e incastonatori ed un museo d’impresa . Un polo produttivo d’avanguardia dove si racconterà il Made in Italy dell’azienda ma che oggi si eleva a simbolo dei progetti di sostenibilità sociale della famiglia Damiani coerentemente con la propria corporate social responsibility: i 12mila metri quadrati dell’edificio saranno messi a disposizione della Protezione Civile così da supportare le autorità nelle attività straordinarie rese necessarie dall’emergenza sanitaria, eventualmente utilizzati anche come ospedale da campo, ricovero per senzatetto, magazzino materiali o per ciò che le autorità riterranno utile.
“In questo momento di grande preoccupazione e di dichiarata emergenza, io e i miei fratelli abbiamo deciso di dare un contributo concreto agli ospedali perché possano continuare a disporre della strumentazione necessaria a salvare la vita delle persone. Inoltre, abbiamo messo a disposizione della Protezione Civile i dodicimila metri quadrati di quella che sarà la prossima sede della nostra Manifattura: in questa battaglia dobbiamo essere uniti e ognuno deve fare qualcosa. Con la stessa attenzione guardiamo ai nostri dipendenti perché la loro sicurezza e salute ci stanno a cuore tanto quanto il benessere dell’azienda e di tutto il territorio in cui è inserita.” Ha dichiarato Guido Damiani Presidente del Gruppo Damiani
Ma il piano d’intervento è strutturato anche su altre e diverse iniziative, a partire da una prima donazione di oltre 100mila euro, a cui ne seguiranno altre, destinata all’ospedale SS Antonio e Margherita di Tortona indicato dalla Regione Piemonte come primo Covid Hospital piemontese, al SS Antonio, Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria, al Santo Spirito di Casale Monferrato, al Sacco di Milano, al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, all’ospedale di Padova, allo Spallanzani di Roma, al Santa Maria di Loreto di Napoli, al Policlinico di Bari e al Cannizzaro di Catania, oltre a devolvere una quota all’Humanitas University di Rozzano per sostenere la ricerca scientifica in ambito Convid-19.
Damiani ha inoltre attivato il proprio network internazionale con l’obiettivo di recuperare mascherine e altri dispositivi di protezione individuale da donare agli ospedali italiani.
Sul piano delle azioni di solidarietà lancia poi un programma che coinvolge i clienti dei marchi del Gruppo così da proporsi come collettore di una raccolta fondi a favore degli enti attivi nella lotta al Covid19. Acquistando un gioiello Damiani o Salvini, un oggetto Venini, oppure investendo in un diamante Calderoni, l’azienda attiverà ulteriori donazioni oltre a corrispondere agli acquirenti uno sconto, che potrà essere devoluto anch’esso all’ente scelto dal cliente finale per sostenere, per esempio, l’istituto ospedaliero del proprio territorio.
Ma non dimentica neppure i propri collaboratori attraverso l’attivazione di un’assicurazione, un aiuto concreto in caso di ricovero per Covid19 o di bisogno di assistenza domiciliare per i propri dipendenti.
A tutti i medici ed agli infermieri impegnati senza sosta nell’ospedale di Tortona, come da richiesta della Regione Piemonte trasformato in Covid Hospital, il Gruppo ha deciso di omaggiare un gioiello Bliss per ringraziarli simbolicamente del grande lavoro che stanno svolgendo e regalare loro un simbolico sorriso.
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