Customizzazione? Che passione!
La normale produzione d’alta gamma non soddisfa i tuoi gusti? Non c’è problema, per il tuo nuovo orologio da polso puoi scegliere il restyling di un modello esistente in serie limitata e super-esclusivo!
Michele Mengoli
Ha scritto romanzi e saggi e ha collaborato con una decina di testate nazionali, tra cui “Il Sole 24 Ore”, “QN” e “Linkiesta”. È co-fondatore della casa di produzioni video Black Sheep Strategy. E la passione per l’orologeria lo ha portato a dirigere i magazine più importanti del settore e a ricoprire il ruolo di advisor del progetto Vo Vintage per Vicenzaoro. Attualmente è Editor-In-Chief di “Watch Insanity”.
Nel mondo dell’automobile, la customizzazione di un modello di serie è una consuetudine diffusa da decenni e oggi ci sono veri e propri fenomeni di culto, come nel caso del garage californiano Singer Vehicle Design, che attraverso l’immaginifico payoff “Restored. Reimagined. Reborn.”, prende le Porsche 911 d’epoca e ne fa dei veri e propri capolavori dal fascino attualissimo e con prezzi di vendita stratosferici che viaggiano intorno ai 500mila dollari. Gettonatissime per la customizzazione vi sono poi le vecchie Defender di Land Rover, le Alfa Romeo o le Lancia Delta integrali, magari riproposte con motori elettrici e interni con finiture pazzesche fin nei minimi dettagli e prezzi ovviamente da nababbi.
Nell’orologeria meccanica d’alta gamma la storia è simile e probabilmente ha un percorso anche precedente, tant’è che nel secolo scorso vi era, per esempio, l’abitudine di far saldare delle anse agli orologi da tasca per allacciarseli al polso: lo stesso Gianni Agnelli aveva questa abitudine. Poi con la nascita del collezionismo degli orologi da polso, intorno agli anni Ottanta, e delle sue prerogative di mantenimento degli stilemi originali, questa moda è caduta in disuso. Negli ultimi anni è infine arrivata la customizzazione degli orologi contemporanei più celebri, come gran parte dei Rolex tecnici ma non solo.
Sempre i collezionisti di orologi – come peraltro gran parte dei colleghi delle auto d’epoca – guardano a queste operazioni con i “brividi sulla schiena”, vivendole come l’ultimo imbarbarimento possibile per la razza umana prima dell’inevitabile e giusta estinzione. Anche perché ogni operazione in tal senso fa immediatamente decadere la garanzia della casa madre e l’eventuale ripristino meccanico o estetico dell’orologio deve perciò essere garantito dal customizzatore.
Entrando nello specifico, uno degli ultimi casi lo si può osservare in alcune importanti vetrine online, tra le quali quella della celeberrima Luisaviaroma, storica boutique fiorentina che ha saputo cavalcare come pochi il business dell’e-commerce. Qui, nella sezione orologi, troverete i Mad Paris. Si tratta di una rivisitazione – a dire il vero anche piuttosto grossolana – di autentici Rolex: perlopiù sono Daytona, Datejust, Submariner e Milgauss, per l’appunto customizzati con trattamenti e modifiche varie, con prezzi che oscillano dai 30mila agli 80mila euro.
Se siete affascinati da questi restyling, vi segnaliamo due realtà imperdibili. La prima è quella del più famoso customizzatore odierno: George Bamford, fondatore di Bamford Watch Department, che partito come tutti i suoi colleghi trasformando a proprio gusto i soliti Rolex e successivamente decine di altri marchi, è arrivato – caso unico nel suo genere – a oltrepassare la linea di confine che sembrava insormontabile: ossia la collaborazione ufficiale con alcune marche del calibro di Zenith, Tag Heuer e Girard-Perregaux. Nel dettaglio, vi mostriamo le riuscitissime Limited Edition dell’Aquaracer di Tag Heuer e dell’El Primero “Edge of Space” di Zenith, realizzata in collaborazione con Mr Porter.
La seconda realtà, con prezzi ben superiori ai Bamford, sposta ulteriormente ogni tipo di “paletto” verso l’artigianalità più estrema per mano di maestri orologiai di grande esperienza per pezzi unici o edizioni limitatissime – come detto con prezzi equiparati all’eccellenza di tali esecuzioni. Parliamo di Artisans de Geneve, un laboratorio che “reimmagina” singoli orologi per clienti privati viziatissimi oppure che sviluppa edizioni limitate di Rolex (finora Daytona e Submariner), progettate attraverso le indicazioni di celebrità internazionali appassionate di orologeria, come Lenny Kravitz, Spike Lee, Juan Pablo Montoya (in foto il suo modello), Rubens Barrichello, Andrea Pirlo, John McEnroe, Mika Häkkinen e Fabio Cannavaro. E almeno qui, il motore elettrico è ancora un tabù!
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