Confartigianato e ICE a Venezia 50 imprese orafe italiane incontrano i buyer USA
Cinquanta aziende orafe italiane parteciperanno al workshop per il mercato USA dei preziosi, promosso dall’Agenzia ICE e da Confartigianato. «A Venezia, sull’isola della Giudecca il 2 e 3 ottobre dalle ore 10 alle 17.30, nella splendida cornice dell’Hotel Hilton Molino Stucky, avremo oltre 100 operatori nostri ospiti, tra buyer e rappresentanti di imprese – spiega Paolo Frusone, Coordinatore Confartigianato Orafi – L’obiettivo è favorire l’incontro delle imprese italiane con i buyer che pur non prendendo parte abitualmente alle principali fiere internazionali sono molto interessati al gioiello nostrano. Il made in Italy è molto apprezzato Oltreoceano e la filiera della distribuzione del nostro gioiello nel mondo dipende nella maggioranza dei casi dalle partecipazioni delle imprese alle fiere internazionali riconducibili alle due edizioni di Arezzo e Vicenza, più presenze ad Hong Kong e Las Vegas. Le imprese della manifattura italiana riescono ad intercettare i piccoli grossisti ma non tutte le imprese del made in Italy sono attrezzate per acquistare spazi destinati a stand in queste fiere».
Ecco, dunque, la strategia: «Attraverso il workshop cerchiamo di allargare la platea degli acquirenti, sia diretta che indiretta. Invitiamo buyer che tradizionalmente non prendono parte alle fiere ma sui quali il gioiello italiano esercita sempre grande fascino. Nel corso del 2022 gli ordinativi dagli Stati Uniti hanno rappresentato il 15% del totale del nostro export nazionale di settore con una crescita del 58% rispetto al periodo pre-pandemia, per un valore di circa 1 miliardo e 500 milioni di euro».
Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha stanziato un contributo per l’incoming degli operatori del commercio all’ingrosso provenienti dagli Stati Uniti. «Circa centomila euro», dice Frusone. In aggiunta, Confartigianato ha offerto un consistente impegno economico ed organizzativo per la realizzazione dell’evento in collaborazione con la società di sistema Conf Export e con le sedi provinciali di Arezzo e Vicenza, condividendo con l’Agenzia ICE le attività di programmazione ed implementazione dell’iniziativa e curando il coordinamento delle imprese partecipanti. «La cifra stanziata è stata 16mila euro per sostenere le nostre imprese associate. Al netto dell’impegno economico, c’è stato quello organizzativo, molto importante. Ci siamo occupati del reperimento dell’albergo e soprattutto di assicurare vigilanza armata a salvaguardia del campionario, nei giorni del workshop. A conclusione dell’evento, apericena offerto da Confartigianato Imprese Vicenza ai buyers e alle imprese partecipanti».
Saranno 50 le imprese orafe italiane che parteciperanno alla “due giorni”. Le eccellenze manifatturiere del gioiello made in Italy arriveranno a Venezia non solo dai principali distretti orafi del nostro paese, Arezzo e Vicenza, ma all’evento b2b parteciperanno anche altri poli orafi: «Quindici aziende da Arezzo e altre quindici da Vicenza – spiega il coordinatore Frusone – altre cinque da Napoli, Torre del Greco e Marcianise. Abbiamo presenze dalle aree produttive del Veneto con Treviso, Padova e Venezia rappresentate. Infine presenze dalla Calabria e dalla Sicilia, in particolare Crotone e Sciacca».
Confartigianato and ICE in Venice 50 Italian goldsmith companies meet US buyers
The Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation has allocated a contribution of 100 thousand euros for incoming. Confartigianato supports with an investment of 16 thousand euros
Fifty Italian jewelry companies will participate in the workshop for the U.S. jewelry market, promoted by the ICE Agency and Confartigianato. “In Venice, on the island of Giudecca on Oct. 2 and 3 from 10 a.m. to 5:30 p.m., in the splendid setting of the Hilton Molino Stucky Hotel, we will have more than 100 of our guest operators, including buyers and representatives of companies,” explains Paolo Frusone, Coordinator of Confartigianato Orafi. “The objective is to encourage the meeting of Italian companies with buyers who, although they do not usually take part in the main international fairs, are very interested in our jewelry. Made in Italy is highly appreciated overseas and the distribution chain of our jewelry in the world depends in most cases on the participation of companies in international fairs attributable to the two editions of Arezzo and Vicenza, plus appearances in Hong Kong and Las Vegas. Italian manufacturing companies manage to intercept small wholesalers, but not all made-in-Italy companies are equipped to buy booth space at these fairs.”
Here, then, is the strategy: “Through the workshop we try to broaden the audience of buyers, both direct and indirect. We invite buyers who traditionally do not take part in fairs but on whom Italian jewelry always exerts great appeal. During 2022, orders from the United States accounted for 15 percent of our total domestic sector exports with a 58 percent growth over the pre-pandemic period, worth about 1.5 billion euros.” The Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation has allocated a grant for the incoming wholesale trade operators from the United States. “About 100,000 euros,” Frusone says. In addition, Confartigianato has offered a substantial economic and organizational commitment for the realization of the event in collaboration with the system company Conf Export and with the provincial offices of Arezzo and Vicenza, sharing with the ICE Agency the planning and implementation activities of the initiative and taking care of the coordination of the participating companies.
“The amount allocated was 16 thousand euros to support our member companies. Net of the economic commitment, there was the organizational one, which was very important. We took care of finding the hotel and, above all, ensuring armed security to safeguard the sampler, on the days of the workshop. At the conclusion of the event, apericena offered by the Vicenza Chamber of Commerce to buyers and participating companies.” There will be 50 Italian goldsmith companies participating in the “two-day event.” The manufacturing excellence of made-in-Italy jewelry will arrive in Venice not only from the main gold districts of our country, Arezzo and Vicenza, but the b2b event will also be attended by other gold poles: “Fifteen companies from Arezzo and another fifteen from Vicenza,” explains coordinator Frusone, “another five from Naples, Torre del Greco and Marcianise. We have presences from the Veneto production areas with Treviso, Padua and Venice represented. Finally presences from Calabria and Sicily, particularly Crotone and Sciacca.”
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