Chiara Scarpitti: “Multipli Singolari. Il gioiello contemporaneo oltre il digitale”

È una designer di gioielli ed oggetti contemporanei, i suoi lavori sono esposti in diverse gallerie e musei di tutto il mondo. Oggi Chiara Scarpitti firma “MULTIPLI SINGOLARI. IL GIOIELLO CONTEMPORANEO OLTRE IL DIGITALE”, un volume, promosso da AGC Associazione Gioiello Contemporaneo, edito da ListLab, con saggi della designer e ricercatrice orafa Carla Riccoboni e della ricercatrice in design Giulia Scalera e prefazione del designer GianCarlo Montebello dove si legge tra l’altro “La bellezza, come etica. La semplicità, come complessità non manifesta. Il gioiello è un’arte che vive del pensiero che è la sua fonte prima, e delle innumerevoli téchne e degli infiniti materiali che ne definiscono l’apparenza.”

Il multiplo nelle sue relazioni con l’arte e l’industria è il punto di partenza per un’indagine sull’evoluzione del design del gioiello. Verso il superamento di un’obsoleta nozione di serialità industriale, la gioielleria contemporanea si contraddistingue come un ambito di ricerca fortemente innovativo, per la sua capacità di intendere l’oggetto attraverso nuove estetiche, significati e materiali, verso un’idea di multiplo singolare. La ricerca apre una prospettiva progettuale ad un gioiello pensato per un consumo non solo tangibile ma intellettuale, poiché dilata i suoi significati a un più ampio spettro di temi e finalità, come la sostenibilità, l’innovazione materico-tecnologica, le problematiche di natura politica e sociale che interessano la contemporaneità. Discostandosi dal dominio del razionale, il saggio analizza le tecnologie digitali come spunti di riflessione attraverso cui trova spazio la componente più umanistica e sensibile del progetto, per l’instaurarsi di una relazione intima con l’essere umano. Dal digitale al postdigitale, mescolando atomi e bits, anche il design del gioiello costruisce inediti scenari, dove software innovativi, scanner 3D, manipolazioni di materiali e contaminazioni transdisciplinari espandono i confini della ricerca. Il libro si conclude con il racconto di un’esperienza progettuale collettiva che ha interessato diverse figure del gioiello contemporaneo in Italia, attraverso l’organizzazione di coprogettazioni e workshop, finalizzati alla divulgazione di una cultura del design attenta alle nuove tecnologie e ai processi digitali in atto.

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