Bulgari tra charity e lusso
In un momento difficile come questo , il mondo dell’effimero sta dimostrando di saper essere anche molto generoso ed altruista. Dallo spettacolo alla moda, tanti i big che si stanno mobilitando a sostegno dell’emergenza sanitaria con grandi cifre da spendere nella sconfitta del coronavirus. Dal crowdfunding dei Ferragnez al milione e 250 mila euro devoluti dal gruppo Armani, fino ai fondi destinati all’Humanitas University da Domenico Dolce e Stefano Gabbana, la lista in nome della solidarietà si fa sempre più lunga. Tra i protagonisti la Maison Bulgari, che al Dipartimento di Ricerca dell’Ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma ha fatto dono di un Microsocpio 3D, un esemplare di ultima generazione in grado di fornire l’acquisizione di immagini all’avanguardia, fondamentale per la ricerca grazie alla sua capacità di risolvere con precisione strutture microscopiche di cellule anche su campioni biologici tridimensionali e di seguirne la crescita e l’interazione con altri microrganismi nel tempo. Questo strumento, ideale per studiare le infezioni del Coronavirus a livello cellulare, il primo ad essere installato nella città di Roma, consente ai ricercatori INMI di realizzare protocolli di ricerca sperimentale innovativi.
Alla cerimonia, che si è tenuta nella Sala dei Seminari del Padiglione Del Vecchio, presso l’Istituto Nazionale di Malattie Infettive, erano presenti Jean-Christophe Babin, CEO di Bulgari, Lelio Gavazza, Executive Vice President Sales & Retail e Marta Branca, Direttore Generale dell’INMI Spallanzani, insieme al team di virologhe, prime in Italia a isolare il Coronavirus: Maria Rosaria Capobianchi, Francesca Colavita e Concetta Castilletti.
“Siamo onorati della donazione di Bvlgari che ci consentirà di rafforzare in un momento così delicato la ricerca sugli sviluppi del Covid-19. Ringrazio, in modo particolare l’AD Jean-Christophe Babin, per l’impegno e la sua disponibilità nei confronti dell’Istituto”. Ha dichiarato Marta Branca, direttore Generale dello Spallanzani.
“Siamo consapevoli che la donazione è una prima piccola goccia nell’oceano della ricerca che deve essere condotta, ma grazie alle persone meravigliose che ci lavorano giorno e notte con incredibile ottimismo siamo sicuri che nelle settimane a venire si faranno enormi passi avanti nel contenere prima e poi sradicare il Coronavirus, non solo in Italia, ma nel resto del mondo.” Le parole di Jean-Christophe Babin, CEO di Bvlgari.
Se a sostegno della ricerca ha impegnato il cuore e la mente, il lato lussuoso della sua alta gioielleria si mette in mostra con un magnifico sautoir, gioiello sontuoso dal mood esuberante degli anni ’70 che Richard Burton acquistò per i 40 anni della sua Liz nel 1972, forse perché affascinato dal magico blu della pietra perfetta per celebrare gli occhi blu-viola dell’attrice. Bvlgari lo ricomprò poi nel 2011 all’asta di Christie’s dei gioielli di Elizabeth Taylor, ora tra le creazioni più ammirate della Bvlgari Heritage Collection con il suo zaffiro “sugar loaf” da 62 carati incastonato nel mezzo del pendente ottagonale, trasformabile in spilla. Non è da meno la lunga catena che riprende il motivo esagonale accostato a quello romboidale.
Lo strepitoso gioiello sarà una delle maggiori attrazioni dell’esposizione Studio 54: Night Magic, che ripercorre la storia, la politica sociale e l’estetica pionieristica dell’iconica discoteca, frequentata da una varietà di artisti, stilisti, scrittori e musicisti. Proprio qui la Taylor indossò il gioiello su un abito blu scuro scintillante disegnato appositamente per lei da Halston per valorizzare il sautoir, al party di beneficienza organizzato da Martha Graham nel 1979 in onore del leggendario designer Halston. Ma già nel 1973, l’attrice aveva fatto sfoggio del ciondolo come spilla sul set del film Mercoledì delle Ceneri e nel 1975, per il cinquantesimo compleanno di Burton, la collana con un abito da sera nero con scollo a V. Il favoloso sautoir è poi apparso in innumerevoli serate, occasioni pubbliche e ritratti fotografici dell’attrice, sigillando indissolubilmente la sua predilezione per Bvlgari.
L’esposizione è in programma al Brooklyn Museum dal 13 marzo al 5 luglio 2020.
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