Bulgari e l’Università di Oxford insieme contro il Covid-19
ChAdOx1 nCoV-19, viene chiamata così, con questo nome parecchio complicato, la speranza dell’umanità intera contro il Covid-19. E’ la nomenclatura del vaccino che si sta perfezionando all’Università di Oxford dove i ricercatori di professione saranno ora affiancati da due eccellenti promesse del settore, Cameron Bissett e Rebecca Makinson, due studenti del dottorato di ricerca sui vaccini assegnatari della borsa di studio istituita da Bulgari espressamente per tale causa.
Rappresentano il primo gruppo ufficiale di borsisti Bulgari dopo l’annuncio di giugno in cui si proclamava la nascita di una nuova partnership filantropica tra la Maison e lo Jenner Institute dell’Università di Oxford (apparso di recente sulle prime pagine dei giornali di mezzo mondo come gruppo leader a livello planetario impegnato nello sviluppo, nella progettazione e nel testare nuove tecnologie per i vaccini).
“Siamo molto grati a Bvlgari -ha dichiarato Sarah Gilbert, professoressa di vaccinologia presso la prestigiosa Università britannica- per aver consentito a Cameron e Rebecca di concentrarsi sulla loro importante ricerca senza preoccupazioni finanziarie. Spero che questi studenti siano i primi di una lunga serie di borsisti Bvlgari.”
“È un onore supportare i giovani brillanti talenti scientifici di domani -ha fatto seguito Jean-Christophe Babin, CEO della Maison– i dottorandi con borsa di studio Bvlgari Rebecca Makinson e Cameron Bissett e lavorare a stretto contatto con un leader mondiale come l’Università di Oxford per condividere una visione comune nella lotta contro il COVID-19 e le future pandemie”, ponendo l’accento sull’importanza di affrontare questa sfida non come una corsa per il vaccino ma come una corsa contro il virus.
Cameron Bissett ha conseguito quest’anno la laurea in Biochimica Molecolare e Cellulare ad Oxford, dedicherà il suo dottorato allo studio dei vaccini contro le malattie respiratorie, focalizzandosi soprattutto sul SARS-CoV-2, il ceppo di coronavirus che causa il COVID-19, sotto la supervisione della professoressa associata Teresa Lambe e della dottoressa Alex Spencer, entrambe fortemente impegnate nella sperimentazione clinica del cosiddetto “vaccino di Oxford”.
Rebecca Makinson non è nuova allo Jenner Institute, avendoci lavorato come assistente di ricerca. Per la sua attività, concentrata sulla caratterizzazione approfondita della risposta immunitaria cellulo-mediata ai vaccini contro il COVID-19, potrà beneficire dall’avanguardistico citometro a flusso, donato da Bvlgari allo Jenner Institute a giugno, e i suoi studi saranno supervisionati dalle professoresse associate Katie Ewer e Teresa Lambe.
Da febbraio, oltre alla consegna del citometro allo Jenner Institute, la Maison ha donato un microscopio 3D ad alta definizione all’Ospedale Spallanzani di Roma, oltre ad aver prodotto un disinfettante per mani donato a supporto del personale medico in prima linea in Italia, in Svizzera e nel Regno Unito. Infine, la Bvlgari Corporation of America si impegnerà nella creazione del Women & Science Fund a sostegno delle donne scienziate presso la Rockefeller University.
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