Baselworld è ripartita da Ginevra

Beat Zwahlen, amministratore delegato «Baselworld è tornata nuova e diversa per rispondere alle nuove tendenze del settore»

Il direttore Michel Loris-Melikoff e l’amministratore delegato di Mch Group, Beat Zwahlen hanno tenuto a battesimo l’evento pop up organizzato dalla fiera svizzera durante i Geneva Watch Days, come primo passo fisico della rinascita.
Partner di questa nuova avventura, dieci marchi indipendenti, Claude Meylan, IceWatch, Ahci, rappresentata da Ludovic Ballouard and David Candaux, BA111OD Watch Concept, Bomberg, Furlan Marri, Ikepod, Riskers e Sinn Spezialuhren, tutti raggruppati sotto le insegne di Baselworld nella location dell’ice Bergues, dove fino a giovedì si susseguiranno incontri e dibattiti con rappresentanti di spicco del settore orologiero e non solo, ma anche momenti mondani, in un’ottica di “festivalizzazione”.

La conferenza stampa di presentazione dell’evento è stata anche l’occasione di parlare della nuova Baselworld, partendo dalla road map verso il prossimo evento fieristico fisico, previsto a Basilea dal 31 marzo al 4 aprile prossimi e dalla piattaforma digitale che sarà lanciata in autunno.

Beat Zwahlen amministratore delegato MCH Group

«Baselworld è tornata nuova e diversa reinventata e riadattata al nuovo contesto, per rispondere alle nuove tendenze dei settori dell’orologeria, gioielleria e gemme. A Baselworld produttori, venditori e consumatori di tutti i settori s’incontreranno per condividere le loro conoscenze, la loro passione e il loro know how. Il cambio di passo del nostro settore richiede più velocità, flessibilità e coraggio di sperimentare».

Beat Zwahlen

Il digitale

Il digitale, che sarà il prossimo passo con la presentazione prevista tra ottobre e novembre, è ciò da cui è partito Loris-Melikoff. «Proporremo una piattaforma indipendente, sviluppata internamente dal nostro team, in collaborazione con diversi stakeholder, che verrà creata partendo dai riscontri che avremo nei prossimi mesi».
Un processo che, come spiega, è figlio del nuovo “approccio clientecentrico”. «Al centro della nostra attenzione ci sono gli operatori, i giornalisti, i collezionisti, gli entusiasti. In passato l’approccio era più focalizzato sugli espositori, ma dobbiamo concentrarci sui visitatori, perché se ci sono i giusti visitatori, ci saranno anche i giusti espositori».
La piattaforma avrà contenuti forniti dalle aziende o realizzati da Mch e sarà uno strumento per vendere, mostrarsi ai media e fare rete. «Sarà aperta a tutti, anche a brand che non espongono a Baselworld, e accessibile gratuitamente dal pubblico».

La Fiera

Il direttore si è poi focalizzato sull’evento fisico, a partire dai nuovi focus, già annunciati, su smartwatch, diamanti lab-grown e usato certificato (cpo), ma anche tecnologia, innovazione e servizi. E dal nuovo approccio nei confronti degli espositori, con pacchetti, prezzi più bassi e nuove politiche di pagamento e di rimborso. «Dopo l’edizione del 2019 avevamo visto che era necessario un cambiamento da questo punto di vista e abbiamo adottato un sistema più snello e semplice. Dopo le cancellazioni dell’anno scorso abbiamo lavorato sulle condizioni e le aziende riceveranno un rimborso totale in caso di cancellazione da parte di Mch, ma anche se per ragioni legate al Covid non fosse loro possibile raggiungere la Svizzera. I termini di pagamento sono poi stati resi più flessibili». Il gruppo si è infine attivato per rendere i prezzi degli alberghi più accessibili.

Per quanto riguarda l’evento in sé, da un lato il design sarà «nuovo, minimale e urban, perché al centro ci sia il prodotto e non l’architettura», con stand aperti per orologi e gioielli e chiusi per le pietre, mentre ci sarà una “festivalizzazione” con incontri e contenuti che riguarderanno tutti i settori e eventi mondani in cui incontrarsi.

Baselworld | Pop-Up Event Geneva 2021

E, inevitabilmente, si è parlato di numeri previsti e dei grandi brand che hanno lasciato Basilea. «È difficile dire ora quanti saranno gli espositori, visto che le adesioni si sono aperte da poco, ma ce ne aspettiamo tra 200 e 300. Per quanto riguarda i marchi che se ne sono andati, il nuovo concept di Baselworld deve funzionare e funzionerà anche senza di loro. Ci sono contatti con alcuni che saranno a Ginevra, ma potrebbero essere interessati a essere presenti sulla piattaforma digitale e sarebbe già un primo passo nella giusta direzione. Baselworld però deve accettare che certe marche se ne sono andate e che l’anno prossimo saranno a Ginevra. È un fatto».

Intanto, in questi giorni l’evento pop up ospiterà, oltre ai dieci marchi indipendenti, diversi incontri, con vari esponenti del settore, tra cui Jean-Christophe Babin, amministratore delegato di Bulgari; Aurel Bacs, senior consultant di Phillips in Association with Bacs&Russo; Gaetano Cavalieri, presidente di Cibjo, la confederazione mondiale del gioiello, che saranno visibili anche in streaming.

https://www.baselworld.com

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