Astronomo Diamanti. Un binomio costante per cucire relazioni e qualità
Giovanni Giuseppe, Giovanni Giuseppe, Giovanni Giuseppe. Con questo ritmo si sono avvicendate sei generazioni in un’azienda che ha fatto della commercializzazione dei diamanti la propria passione. Due nomi che si sono alternati di padre in figlio fino ad oggi dove, nuovamente, Giovanni a capo della Astronomo Diamanti accompagna suo figlio Giuseppe alla conoscenza di un mondo che non cessa di stupire.
Non molto tempo fa – seguendo gli eventi mondiali e i repentini cambiamenti dell’economia – si prevedevano scenari disastrosi e compromettenti per il mercato dei diamanti e invece “il valore di queste gemme non ha mai visto una riduzione di richieste; oggi paradossalmente la domanda è aumentata perché il diamante subisce minori variazioni di valore rispetto a quella che ad esempio si registra con l’oro. Il concetto di bene rifugio si rafforza e prosegue nel tempo” racconta Giovanni che ci introduce nel suo atelier nel centro orafo di Marcianise, Il Tarì.
In questo spazio che racconta la storia della sua famiglia incontriamo anche Elvira Leila, la sorella di Giovanni, che con lui divide l’onere e l’onore di portare avanti l’impresa. È lei che, con meticolosa attenzione e coadiuvata da quattro collaboratrici, gestisce e controlla tutto il percorso dei lotti che entrano in azienda solo dopo i viaggi che Giovanni mensilmente compie tra Tel Aviv e Anversa alla ricerca delle pietre migliori. Viaggi che favoriscono incontri, amicizie ed espansioni commerciali.
Le vendite? Sin dalle origini (siamo ai primi del Novecento) sono rivolte principalmente al territorio italiano, quello americano e quello arabo, il cui mercato, in continua crescita solo nel primo trimestre 2022 ha raggiunto un valore di 11 miliardi di dollari.
Mentre Giovanni continua il suo racconto, in azienda ogni membro dello staff è impegnato nell’attività di selezione e suddivisione delle pietre. Solo una scelta oculata ed attenta consente di ottenere risultati mirati alla soddisfazione dei clienti che si avvicendano al banco mentre una delle operatrici individua, una ad un una, le pietre che andranno ad impreziosire la montatura di un bracciale in oro bianco.
“La soddisfazione più grande – prosegue Giovanni – è il riconoscimento del valore della nostra azienda che ha consolidato in oltre cento anni i rapporti di fiducia con tutta la filiera che ci hanno sempre consentito di offrire le adeguate garanzie ai compratori che avvertono il senso della famiglia che ci anima”. Giuseppe, seduto accanto a noi è silenzioso, ma il suo sguardo è già proiettato verso il futuro.
La storia non si interrompe, si sta già scrivendo il nuovo capitolo.
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