Altaroma 2023: 50 scatti per raccontare la fashion week capitolina secondo Preziosa Magazine

Roma caput mundi. La fashion week capitolina, andata in scena dal 31 gennaio al 2 febbraio, ha ribadito ancora una volta il ruolo cruciale della città come centro propulsore per la moda emergente italiana e internazionale. Sfilate, eventi ed esposizioni hanno animato il calendario della tre giorni organizzata da Altaroma. Questa 45^ edizione si è chiusa in crescita, con più di 7mila visitatori complessivi e un numero di buyer provenienti dall’estero che ha superato del 68% le presenze registrate nelle ultime stagioni.

«Il ruolo di Altaroma è quello di fare da trait-d’union, di facilitare il dialogo con i maggiori player e offrire ai designer l’opportunità di affacciarsi nei mercati più strategici» ha dichiarato Silvia Venturini Fendi, presidente della società partecipata dalla Camera di Commercio di Roma e dalla Regione Lazio, che si appresta a diventare una vera e propria fondazione. 

Vetrina ormai imprescindibile per le nuove leve del fashion, la kermesse ha visto protagonisti oltre 60 brand indipendenti, designer emergenti e startup innovative. Negli spazi industriali del PratiBus District hanno trovato spazio le collezioni targate Autunno Inverno 2023-24: abbigliamento uomo e donna ma anche accessori e gioielli.

A chiudere in bellezza la tornata di sfilate, eventi e appuntamenti, è stato il defilé collettivo di International Couture, intitolato “A Romance Glamour”. Un ponte tra Oriente e Occidente – come l’ha definito organizzatrice Maria Christina Rigano, consigliere all’Istituto Culturale Italo-Libanese – dove si sono avvicendate le creazioni esclusive di brand provenienti da Italia, Paesi Bassi, Polonia, Indonesia e Suriname; come i pezzi unici in argento e platino riciclati di Baroqco, realizzati a mano con l’ausilio di cristalli, pietre semipreziose e perle d’acqua, e i capi in pura seta del brand A’Bddikkia di Giovanna Mandarano, con stampe ispirate alla sua terra d’origine, Panarea.

Baroqco

A rappresentare il Made in Italy insieme alla designer Siciliana è stata la giovane stilista Eleonora Cicchetti, che si è fatta portavoce di un messaggio inclusivo attraverso abiti dai dettagli see-through pensati per valorizzare ogni donna e andare contro i pregiudizi. Spazio anche alla couture senza tempo di Valentina d’Angelo per il brand Blue Valentine e al neo-romanticismo carico di glamour del brand Kovalowe.

Kovalowe

Fondato nel 2018 dalle sorelle polacche Kowal (Ewelina e Justyna), ha già ricevuto numerosi consensi grazie al riuscito connubio tra alto artigianato ed eclettismo che contraddistingue ogni item. “Duo” il nome della collezione portata sulla catwalk di Altaroma, declinata in una palette dalle nuance intense e vibranti. Ha puntato invece sul bianco e nero La Métamorphose per la sua “Dame de la nuit”, una figura femminile che brilla nell’oscurità avvolta nelle trame voluttuose del satin. 

La Métamorphose

Non solo sfilate. Tra i progetti presenti in calendario, Showcase si è confermato punta di diamante della manifestazione. L’ormai consolidato progetto di scouting, volto a promuovere le nuove eccellenze del fashion sul mercato worldwide attraverso l’incontro con gli addetti ai lavori, si è aperto allo shopping, consentendo ai visitatori di acquistare le collezioni in esposizione.

Sperimentazione, ricerca e unicità sono state le keyword di questa undicesima edizione, che ha contribuito a tracciare l’identità del nuovo panorama fashion italiano.

Tra i nomi da tenere d’occhio: Maria Clelia Scuteri, che con il suo brand Invaerso ha raccolto la sfida ambiziosa di coniugare tradizione e innovazione, realizzando creazioni dall’alto valore innovativo; Maria Patrizia Marra, al suo debutto nell’universo jewelry; Alberto Ciaschini e le sue calzature fuori dagli schemi, tra glamour e ironia.

Le calzature fuori dagli schemi di Alberto Ciaschini
Details | Preziosi intrecci artigianali per le borse di De Couture
Sono ispirati alle forme organiche della natura i gioielli di Maria Patrizia Marra

A brillare – letteralmente – durante la tre giorni della kermesse sono stati poi i cappelli artistici di Batog con cristalli e strass e le borse di De Couture impreziosite da intrecci chain rigorosamente artigianali. Spazio infine agli inediti bijoux per capelli di Midorj, dall’animo trasformista: cerchietti e tiare che si trasformano in choker, ferma-chignon che diventano bracciali e fermacoda da indossare come anelli. 

I cappelli artistici fatti interamente a mano del brand fiorentino Batog
Gli accessori per capelli dall’animo trasformista di Midorj

©photo Alessia Grambone

www.altaroma.it

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